Una Boccata d’Ossigeno per le Tasche degli Italiani
Finalmente una buona notizia per gli automobilisti italiani. Dopo settimane di attesa, la discesa dei prezzi dei carburanti alla pompa si fa sempre più concreta, seguendo la scia del più marcato calo delle quotazioni petrolifere sui mercati internazionali. La soglia psicologica di 1,7 euro al litro per la benzina in modalità self service è stata infranta, un evento che non si verificava da oltre un mese e mezzo. Questo segnale positivo rappresenta una piccola, ma significativa, boccata d’ossigeno per le famiglie e le imprese che quotidianamente fanno i conti con i costi di trasporto.
L’analisi, come di consueto, ci viene fornita dai dati elaborati da Staffetta Quotidiana, basati sulle comunicazioni inviate dai gestori all’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le rilevazioni, effettuate su un campione di circa 20.000 impianti distribuiti su tutto il territorio nazionale, offrono un quadro chiaro e dettagliato dell’attuale situazione dei prezzi alla pompa.
Benzina e Diesel: il Dettaglio dei Prezzi al Self Service
Analizzando i dati più recenti, emerge come il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self service si attesti a 1,698 euro al litro, con un calo di 4 millesimi rispetto alla rilevazione precedente. Questa media è il risultato di una forbice che vede le stazioni di servizio legate alle compagnie petrolifere posizionarsi a 1,702 euro/litro e le cosiddette “pompe bianche” (gli impianti indipendenti) offrire un prezzo più competitivo di 1,692 euro/litro. Una differenza che, seppur minima sul singolo litro, può tradursi in un risparmio tangibile su un pieno.
Anche per il diesel si registra un andamento simile. Il prezzo medio in modalità self service scende a 1,654 euro al litro, anch’esso con una diminuzione di 4 millesimi. In questo caso, le stazioni delle compagnie si attestano a 1,656 euro/litro, mentre le pompe bianche si confermano più convenienti con una media di 1,648 euro/litro.
La Situazione al Servito e gli Altri Carburanti
La tendenza al ribasso si conferma anche per chi sceglie la comodità del servizio “servito”. Tuttavia, come è noto, i prezzi in questa modalità sono sensibilmente più alti:
- Benzina servito: il prezzo medio è di 1,841 euro al litro (-3 millesimi). La differenza tra compagnie (1,882 euro/litro) e pompe bianche (1,762 euro/litro) è qui ancora più marcata, a testimonianza di come gli impianti indipendenti possano offrire un vantaggio economico notevole.
- Diesel servito: la media si posiziona a 1,794 euro al litro (-4 millesimi), con le compagnie a 1,835 euro/litro e le pompe bianche a 1,717 euro/litro.
Per quanto riguarda gli altri tipi di carburante, la situazione è più variegata:
- GPL servito: il prezzo rimane sostanzialmente stabile a 0,688 euro al litro, con una media di 0,699 euro/litro per le compagnie e 0,677 euro/litro per le pompe bianche.
- Metano servito: si registra un leggero calo a 1,394 euro al kg (-1 millesimo). Le compagnie lo vendono a 1,412 euro/kg, mentre gli impianti indipendenti a 1,380 euro/kg.
- GNL (Gas Naturale Liquefatto): in controtendenza, si osserva un lieve aumento a 1,213 euro al kg (+1 millesimo), con prezzi quasi identici tra compagnie (1,214 euro/kg) e pompe bianche (1,213 euro/kg).
Focus Rete Autostradale: Prezzi Sempre Più Salati
Come prevedibile, fare rifornimento in autostrada continua a essere significativamente più costoso. I prezzi praticati sulla rete autostradale riflettono costi di gestione e concessione più elevati, che si traducono in un onere maggiore per il consumatore finale. Ecco le medie rilevate più di recente:
- Benzina: 1,797 euro/litro per il self service e ben 2,062 euro/litro per il servito.
- Gasolio: 1,752 euro/litro per il self service e 2,021 euro/litro per il servito.
- GPL: 0,829 euro al litro.
- Metano: 1,489 euro al kg.
- GNL: 1,262 euro al kg.
Questi valori evidenziano come, per chi viaggia su lunghe distanze, pianificare le soste per il rifornimento uscendo dalla rete autostradale possa generare un risparmio considerevole.
Le Cause del Calo e le Prospettive Future
La principale leva che sta spingendo al ribasso i prezzi alla pompa è, come accennato, la diminuzione delle quotazioni internazionali del petrolio. Fattori geopolitici, decisioni dell’OPEC+ sulla produzione e le aspettative di una domanda globale più debole stanno contribuendo a raffreddare i prezzi del greggio. Questo calo, tuttavia, si trasferisce sui prezzi al dettaglio con una certa lentezza e non sempre in modo proporzionale, a causa di diversi fattori che compongono il prezzo finale del carburante. Tra questi, il peso delle accise e dell’IVA rimane una componente preponderante e fissa, che attutisce le variazioni del costo della materia prima. Sarà cruciale monitorare l’andamento dei mercati nelle prossime settimane per capire se questa tendenza al ribasso si consoliderà o se assisteremo a nuove inversioni di rotta. Da segnalare, inoltre, che da gennaio 2026 è previsto un allineamento delle accise tra diesel e benzina che potrebbe portare a un aumento di circa 3 centesimi per il gasolio.
