Un asse strategico che unisce le sponde del Mediterraneo si rafforza in vista di un appuntamento cruciale per le relazioni economiche tra Italia e mondo arabo. Il Cairo ha recentemente ospitato un incontro di alto profilo tra il Ministro degli Investimenti e del Commercio Estero egiziano, Hassan Al-Khatib, e una delegazione italiana guidata da Pietro Paolo Rampino, figura di spicco della Camera di Commercio Italo-Araba e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano. Al centro del dialogo, il prossimo Forum Arabo-Italiano, che si terrà a Milano a marzo e vedrà proprio l’Egitto nel ruolo di ospite d’onore. Un’occasione, come sottolineato da entrambe le parti, per inaugurare una nuova stagione di cooperazione e investimenti reciproci.

L’Egitto si presenta a Milano: un clima favorevole per gli investimenti

Il Ministro Al-Khatib ha accolto con favore l’invito ufficiale a partecipare all’evento milanese, evidenziando come il suo Paese sia oggi un terreno fertile e particolarmente attraente per le imprese italiane. Questo rinnovato appeal è il risultato diretto di un’ambiziosa serie di riforme economiche strutturali, i cui frutti iniziano a essere visibili nelle statistiche e nei dati macroeconomici più recenti. L’Egitto, infatti, sta attraversando una fase di profonda trasformazione, come delineato nella “Egypt Vision 2030”, un piano che punta a diversificare l’economia, modernizzare le infrastrutture e promuovere la sostenibilità. Nonostante le sfide, come l’inflazione e la necessità di gestire il debito pubblico, il governo del Presidente Abdel Fattah al-Sisi ha intrapreso misure significative, tra cui la svalutazione della sterlina egiziana per attrarre capitali esteri e il taglio di alcuni sussidi statali.

L’obiettivo è chiaro: creare un ecosistema favorevole agli investimenti diretti esteri, riducendo la burocrazia e offrendo maggiori incentivi. I settori su cui Il Cairo punta con maggiore decisione sono quelli a più alto valore aggiunto e potenziale di crescita, in particolare l’automotive e l’energia. Per l’Italia, si tratta di una “preziosa opportunità di collaborazione”, come l’ha definita lo stesso ministro, che apre le porte a partnership industriali di lungo periodo.

Automotive ed Energia: i pilastri della nuova cooperazione

La scelta di focalizzarsi su automotive ed energia non è casuale. Da un lato, l’Egitto mira a diventare un hub produttivo e logistico per l’industria automobilistica, sfruttando la sua posizione geografica strategica tra Europa, Africa e Medio Oriente. Dall’altro, il Paese è impegnato in una decisa transizione energetica, con l’obiettivo di raggiungere il 42% di fornitura energetica da fonti rinnovabili nei prossimi cinque anni.

Questo scenario si sposa perfettamente con il know-how e l’eccellenza del sistema industriale italiano. Nel campo delle energie rinnovabili, la collaborazione è già una realtà. Un esempio lampante è il recente finanziamento di 110 milioni di euro da parte di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per la realizzazione di un imponente impianto fotovoltaico da 1.000 megawatt ad Assuan. Questa operazione, la prima nell’ambito del “Plafond Africa” del Piano Mattei, vedrà la creazione della più grande centrale in Africa capace di combinare produzione solare e stoccaggio di energia, con una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre un milione di tonnellate l’anno. Anche la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha recentemente stanziato 200 milioni per l’ammodernamento della rete elettrica egiziana, a testimonianza dell’interesse internazionale per la transizione verde del Paese.

Il Forum di Milano: una vetrina per il futuro

Il Forum Arabo-Italiano, organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Araba, si preannuncia quindi come un evento di capitale importanza. Pietro Paolo Rampino ha sottolineato come la manifestazione rappresenterà un’opportunità unica per coordinare e rafforzare la cooperazione tra i settori privati dei due Paesi. Non sarà solo una piattaforma per presentare le opportunità di investimento, ma anche un momento per:

  • Promuovere le riforme economiche egiziane presso la business community italiana ed europea.
  • Stimolare gli investimenti in entrambe le direzioni, favorendo la nascita di joint venture.
  • Approfondire la cooperazione in settori economici prioritari, dall’agritech al turismo, passando per l’edilizia e l’innovazione tecnologica.
  • Sviluppare le capacità e il trasferimento di know-how tecnologico e manageriale.

L’evento di Milano sarà dunque molto più di un semplice incontro: sarà la consacrazione di una partnership strategica in crescita, come dimostrano anche le recenti iniziative del governo italiano, tra cui il Piano Mattei, che vede l’Egitto tra i nove Paesi pilota. Un partenariato che guarda al futuro, fondato sulla condivisione di obiettivi di sviluppo sostenibile e sulla volontà di costruire insieme un modello di crescita economica che sia resiliente, innovativo e reciprocamente vantaggioso.

Di davinci

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