Imola, cuore pulsante della Motor Valley italiana, ha ospitato la 60ª edizione della cerimonia di premiazione dei Caschi d’Oro e Volanti ACI, un evento che ogni anno celebra le eccellenze del motorsport nazionale e internazionale. Nella prestigiosa cornice dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, i riflettori si sono accesi sui piloti che hanno scritto le pagine più entusiasmanti della stagione agonistica 2025, un’annata che ha visto il tricolore sventolare alto in numerose categorie.

La serata, organizzata da Autosprint in collaborazione con l’Automobile Club d’Italia, ha riunito il gotha dell’automobilismo, confermando la sua importanza come momento di bilancio e di celebrazione per un intero movimento. L’atmosfera era carica di passione e orgoglio, un tributo non solo ai singoli talenti, ma anche alle squadre, ai tecnici e a tutti gli addetti ai lavori che alimentano la fiamma della competizione.

I Volanti ACI: L’Oro di Fornaroli, Giovinazzi e Pier Guidi Illumina la Scena

Il momento clou della premiazione è stato, come da tradizione, l’assegnazione dei Volanti ACI, riconoscimenti che pesano come un’intera carriera. Quest’anno, il metallo più prezioso è andato a tre interpreti straordinari:

  • Leonardo Fornaroli (Volante d’Oro): Un riconoscimento meritatissimo per il giovane pilota piacentino, che ha dominato la scena internazionale conquistando con autorità il titolo nel campionato FIA Formula 2. La sua è stata una stagione impeccabile, fatta di talento puro, costanza di rendimento e una maturità tattica da veterano. Questo Volante d’Oro non è solo la celebrazione di una vittoria, ma la consacrazione di una promessa per il futuro della Formula 1.
  • Antonio Giovinazzi e Alessandro Pier Guidi (Volante d’Oro): La coppia d’oro dell’endurance ha ricevuto l’ambito premio per il trionfo nel FIA Hypercar World Endurance Drivers’ Championship. Al volante della Ferrari 499P, i due piloti hanno dimostrato una sintonia perfetta e una determinazione incrollabile, portando la casa di Maranello sul tetto del mondo nella categoria regina delle corse di durata. Una vittoria che ha il sapore della leggenda e che rinverdisce i fasti del Cavallino Rampante in questa disciplina.

Accanto a loro, il podio dei Volanti ACI ha visto brillare altri due giovani talenti che si sono distinti per le loro performance eccezionali:

  • Matteo De Palo (Volante d’Argento): Vice-campione nella combattutissima Formula Regional European Championship by Alpine, De Palo ha dimostrato di avere la stoffa del campione, lottando fino all’ultima gara per il titolo e mettendo in mostra una velocità e una grinta non comuni.
  • Andrea Mabellini (Volante di Bronzo): Protagonista assoluto nel FIA European Rally Championship, Mabellini ha conquistato il terzo posto finale al termine di una stagione esaltante. Il suo bronzo è il premio per il coraggio e la passione che lo hanno portato a sfidare i migliori specialisti europei sui terreni più insidiosi.

Caschi Tricolore: Fontana, Trentin e Pera, Orgoglio Italiano nel Mondo

La serata ha celebrato anche i campioni che hanno portato in alto il nome dell’Italia nelle competizioni iridate e nazionali, con l’assegnazione dei Caschi Tricolore.

  1. Riccardo Pera (Casco d’Oro): Un oro pesantissimo quello conquistato da Pera, che si è laureato campione nella categoria LMGT3 del FIA World Endurance Championship. La sua vittoria è il frutto di una strategia perfetta e di una guida impeccabile, che hanno permesso al suo team di primeggiare in un campionato estremamente competitivo.
  2. Giovanni Trentin (Casco d’Argento): Un riconoscimento speciale per il più giovane vincitore di un titolo nel Campionato Italiano Rally Terra. Trentin rappresenta la nuova linfa del rallismo italiano, un talento precoce capace di domare la polvere e gli sterrati con la sicurezza di un veterano.
  3. Matteo Fontana (Casco di Bronzo): Il successo nel FIA World Rally Championship – WRC3 ha valso a Fontana un meritatissimo Casco di Bronzo. Una vittoria di caratura mondiale che conferma l’eccellente scuola rallistica italiana e la capacità dei nostri piloti di imporsi ai massimi livelli.

Un Aneddoto Storico: L’Ispirazione di Caterina Caselli

A rendere la serata ancora più speciale è stato l’intervento di Andrea Cordovani, direttore di Autosprint. Cordovani ha condiviso con la platea un affascinante aneddoto sulle origini del nome “Caschi d’Oro”, svelando un legame inaspettato tra il mondo dei motori e quello della musica leggera italiana.

Fu Marcello Sabbatini, storico e visionario direttore della rivista fin dagli anni ’60, ad avere l’intuizione. L’ispirazione arrivò osservando la cantante Caterina Caselli, che in quegli anni si presentò al Festival di Sanremo sfoggiando un iconico caschetto biondo. “Ecco il nome che cercavo per la nostra premiazione: li chiameremo Caschi d’Oro”, esclamò Sabbatini. Un dettaglio che aggiunge un tocco di colore e di storia a un premio che da sessant’anni rappresenta il punto di riferimento per l’automobilismo italiano, unendo la velocità delle piste all’eleganza di un’intuizione geniale.

Di davinci

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