CHIUSI (Siena) – Una macabra scoperta ha gettato nel caos la circolazione ferroviaria italiana questa mattina, martedì 16 dicembre 2025. Il corpo senza vita di un uomo di 41 anni è stato rinvenuto sui binari della linea ad Alta Velocità Roma-Firenze, a circa due chilometri dalla stazione di Chiusi, in provincia di Siena, nel territorio comunale di Città della Pieve, al confine tra Toscana e Umbria. Il ritrovamento, avvenuto intorno alle 9:30, ha imposto l’immediata sospensione del traffico ferroviario su una delle arterie più strategiche del Paese, causando una catena di disagi che si sono protratti per ore.

L’INTERRUZIONE E LA GRADUALE RIPRESA

Per consentire gli accertamenti dell’Autorità Giudiziaria e le operazioni della Polizia Ferroviaria, intervenuta tempestivamente sul posto, la circolazione è stata bloccata sia sulla linea AV che su quella convenzionale. Ferrovie dello Stato (FS) e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) hanno comunicato che lo stop è scattato intorno alle 9:30. La linea convenzionale è stata la prima a essere parzialmente riattivata, prima delle 11, sebbene con forti rallentamenti. Per quanto riguarda l’Alta Velocità, la circolazione è ripresa in modo graduale solo poco prima di mezzogiorno. Tuttavia, la normalizzazione completa del servizio ha richiesto molto più tempo, con RFI che ha annunciato il ritorno alla regolarità solo intorno alle 14:30.

Durante le ore di blocco, è stata necessaria una riprogrammazione dell’intera offerta ferroviaria. Molti treni ad Alta Velocità e Intercity sono stati deviati sulla linea convenzionale, congestionandola ulteriormente e accumulando ritardi significativi. I disagi per i viaggiatori sono stati notevoli, con ritardi che hanno raggiunto e superato i 120 minuti, oltre a numerose limitazioni di percorso e cancellazioni.

I TRENI COINVOLTI E LE RIPERCUSSIONI SULLA RETE

L’interruzione ha avuto un impatto a cascata su tutto il territorio nazionale, “spezzando” di fatto i collegamenti tra Nord e Sud Italia. Le stazioni di Roma Termini e Firenze Santa Maria Novella hanno registrato pesanti difficoltà, con tabelloni che indicavano ritardi fino a 100 minuti sia in partenza che in arrivo. Trenitalia ha pubblicato un elenco dettagliato dei convogli che hanno subito le maggiori conseguenze. Tra i treni ad Alta Velocità con ritardi superiori ai 60 minuti figurano:

  • FR 9303 Milano Centrale (5:50) – Roma Termini (10:35)
  • FR 8506 Napoli Centrale (7:30) – Bolzano (13:48)
  • FR 9618 Roma Termini (8:50) – Milano Centrale (11:58)

Numerosi altri convogli hanno subito variazioni di percorso, con fermate a Roma Tiburtina anziché a Termini, o sono stati cancellati, costringendo i passeggeri a utilizzare treni sostitutivi. Anche il traffico regionale ha risentito pesantemente della situazione, in particolare sulla linea Fara Sabina-Montelibretti con Fiumicino Aeroporto.

LE INDAGINI E L’IPOTESI DEL GESTO VOLONTARIO

Sul luogo del ritrovamento sono in corso le indagini della Polizia Ferroviaria per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e risalire alle cause del decesso. Al momento, l’ipotesi considerata più probabile dagli inquirenti è quella di un gesto volontario da parte dell’uomo di 41 anni. Le autorità stanno lavorando per chiarire ogni aspetto della vicenda, un evento tragico che purtroppo non è isolato. Pochi giorni prima, l’11 dicembre, si erano verificati altri due incidenti mortali sui binari in Toscana: uno a Calenzano e un altro alla stazione di Villafranca in Lunigiana, dove ha perso la vita un’anziana.

Questo drammatico evento riaccende i riflettori sulla sicurezza delle linee ferroviarie e sull’impatto che tali tragedie hanno su un servizio pubblico essenziale, paralizzando la mobilità di migliaia di persone e sottolineando la fragilità di un sistema complesso e interconnesso.

Di veritas

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