Sunderland, Regno Unito – Si apre un nuovo, fondamentale capitolo nella storia della mobilità sostenibile. Nello storico stabilimento di Sunderland, Nissan ha ufficialmente dato il via alla produzione della terza generazione della Leaf, il modello che oltre un decennio fa ha democratizzato l’auto elettrica. L’evento non rappresenta soltanto il lancio di un nuovo veicolo, ma l’incarnazione concreta del piano EV36Zero, un ambizioso progetto da un miliardo di sterline che trasforma il sito inglese in un ecosistema industriale integrato e all’avanguardia, primo nel suo genere a livello mondiale.

Dopo oltre 282.704 unità prodotte a Sunderland dal 2013, la nuova Leaf nasce da un investimento di 450 milioni di sterline, destinato a rivoluzionare non solo il prodotto ma l’intero processo manifatturiero. Questo investimento segna un passo cruciale nella strategia “Ambition 2030” di Nissan, che mira alla neutralità carbonica lungo l’intero ciclo di vita dei suoi prodotti entro il 2050.

EV36Zero: un modello per l’industria del futuro

Il concetto di EV36Zero è il cuore pulsante di questa trasformazione. Non si tratta semplicemente di assemblare auto, ma di creare un hub manifatturiero sostenibile che combina tre elementi chiave: la produzione di veicoli elettrici, la fabbricazione di batterie di nuova generazione e l’utilizzo di energia rinnovabile. Questo approccio a 360 gradi, come suggerisce il nome, mira a gestire l’intero ciclo di vita dell’auto elettrica, dalla generazione dell’energia necessaria per la produzione fino all’assemblaggio in loco delle batterie, fungendo da modello pilota globale per l’industria automobilistica.

L’impianto di Sunderland, il più grande nella storia dell’industria automobilistica britannica, si conferma così un polo strategico per Nissan in Europa. Con una capacità produttiva di circa 500.000 veicoli l’anno e un indotto che supporta circa 30.000 posti di lavoro, la sua evoluzione in un Electric Vehicle Hub è un segnale di fiducia nell’economia del Regno Unito, come sottolineato anche da rappresentanti del governo britannico.

La “Fabbrica del Futuro” è già realtà

Per accogliere la produzione della nuova Leaf, lo stabilimento ha subito una metamorfosi radicale, adottando le tecnologie della cosiddetta “fabbrica del futuro”. La linea di produzione numero due è stata per la prima volta adattata per i veicoli elettrici, implementando soluzioni innovative per ottimizzare l’efficienza e la precisione. Tra le principali novità tecnologiche introdotte troviamo:

  • Digitalizzazione e Big Data: L’uso intelligente di big data, realtà virtuale e mappatura digitale permette un controllo capillare e un’ottimizzazione costante dei processi produttivi.
  • Automazione avanzata: Sono stati installati 78 nuovi robot high-tech nel reparto carrozzeria, inclusi sistemi di saldatura laser completamente automatizzati che garantiscono una precisione straordinaria con tolleranze di appena 0,3 millimetri.
  • Logistica interna intelligente: Ben 475 nuovi veicoli a guida automatica (AGV) si occupano di consegnare i componenti direttamente alla linea di produzione, riducendo i tempi e il rischio di errori.
  • Assemblaggio batterie automatizzato: Un impianto all’avanguardia nel reparto finiture e telai è in grado di installare il pacco batterie nel veicolo in modo completamente autonomo, applicando 26 bulloni in soli 56 secondi.
  • Nuove tecnologie di stampaggio e verniciatura: L’area presse è stata aggiornata con 137 nuovi stampi, mentre il reparto verniciatura ha introdotto nuove palette di colori per personalizzare la nuova Leaf, come le vibranti tinte Sukumo Blue e Luminous Teal.

A tutto questo si aggiunge un imponente programma di formazione: oltre 360.000 ore di training sono state erogate al team di 6.000 persone per prepararle alle nuove sfide della produzione elettrificata.

Nuova Leaf: design da crossover e batterie ad alta densità

La terza generazione della Leaf abbandona le forme da berlina compatta per abbracciare un design più vicino a quello di un crossover, una scelta strategica per intercettare le preferenze del mercato europeo. Le dimensioni parlano chiaro: 4,35 metri di lunghezza, 1,81 di larghezza e 1,55 di altezza, con un passo di 2,69 metri e un bagagliaio da 437 litri.

Sotto la nuova carrozzeria, sviluppata sulla piattaforma CMF EV, si celano importanti novità tecniche. Saranno disponibili due opzioni per la batteria:

  1. Una versione da 52 kWh, abbinata a un motore da 130 kW (177 CV), che promette un’autonomia di circa 440 km (ciclo WLTP).
  2. Una versione top di gamma con batteria da 75 kWh e motore da 160 kW (218 CV), capace di raggiungere un’autonomia fino a 622 km (WLTP), posizionandola in una fascia molto competitiva del mercato.

Le prime consegne in Italia sono attese per la primavera del 2026.

La Gigafactory AESC e il futuro di Sunderland

Un ruolo cruciale nel progetto EV36Zero è giocato dalla nuova gigafactory di AESC, costruita proprio accanto allo stabilimento Nissan. Questo impianto, dotato della più grande “cleanroom” del Regno Unito, fornirà batterie di nuova generazione con una maggiore densità energetica, garantendo prestazioni e autonomia superiori. La capacità produttiva iniziale è di 15.8 GWh, destinata a crescere ulteriormente. La vicinanza fisica tra la produzione delle celle e l’assemblaggio dei veicoli crea una catena di fornitura resiliente e competitiva, riducendo costi logistici e impatto ambientale.

Ma la Leaf è solo l’inizio. Nissan ha già confermato che sulla stessa linea produttiva, a partire dal prossimo anno, verrà realizzato anche il nuovo Nissan Juke completamente elettrico. Questo conferma la flessibilità dello stabilimento, già abituato a produrre modelli con diverse motorizzazioni (termica, ibrida, e-POWER), e lo proietta verso un futuro interamente a zero emissioni in Europa.

Di davinci

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