GIOIA TAURO – Un altro ingente colpo al narcotraffico internazionale è stato messo a segno nel strategico scalo portuale di Gioia Tauro. Grazie a un’operazione condotta in sinergia dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dall’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), sono stati intercettati e sequestrati 248 chilogrammi di cocaina purissima. La sostanza stupefacente, che avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali circa 40 milioni di euro una volta immessa sul mercato, era stata ingegnosamente nascosta all’interno di due container provenienti da Paesi d’oltreoceano.

UNA STRATEGIA DI OCCULTAMENTO TRA MERCI INSOSPETTABILI

I trafficanti hanno tentato di eludere la fitta rete di controlli utilizzando un metodo ormai consolidato: nascondere la droga tra carichi di copertura apparentemente innocui. I 217 panetti di cocaina erano stati infatti suddivisi e occultati in due distinti container. Il primo trasportava auto usate, mentre il secondo conteneva sacchi di sesamo. Questa scelta dimostra la continua ricerca da parte dei narcotrafficanti di metodi sempre più sofisticati per mimetizzare i carichi illeciti tra le migliaia di merci che transitano quotidianamente nello scalo calabrese.

LA TECNOLOGIA E IL FIUTO CANINO: UN’ACCOPPIATA VINCENTE

L’individuazione del carico illecito è stata possibile grazie a un approccio investigativo a due livelli, che combina alta tecnologia e l’insostituibile fiuto delle unità cinofile. In una prima fase, i container sospetti sono stati sottoposti a un’accurata ispezione tramite le sofisticate apparecchiature scanner a raggi X in dotazione all’Agenzia delle Dogane. Le anomalie riscontrate durante questa analisi non invasiva hanno fatto scattare un secondo, più approfondito, livello di controllo.

Successivamente, sono entrate in azione le unità cinofile della Guardia di Finanza, il cui intervento si è rivelato, ancora una volta, decisivo. L’infallibile fiuto dei cani antidroga ha confermato i sospetti, guidando i militari al punto esatto in cui i 217 panetti di cocaina erano stati nascosti, permettendo così il sequestro dell’ingente partita di droga.

UN ANNO RECORD PER LA LOTTA AL NARCOTRAFFICO A GIOIA TAURO

Questo sequestro si inserisce in un contesto di intensificazione dei controlli disposta sull’intera area portuale in questo scorcio finale dell’anno. I risultati ottenuti nel corso del 2025 sono emblematici dell’efficacia di tale strategia. Con quest’ultima operazione, il totale di stupefacenti sequestrati nel porto di Gioia Tauro ha raggiunto la cifra record di quasi cinque tonnellate (circa 4,8 tonnellate), superando già il dato complessivo registrato nell’intero 2024. Questo dato non solo conferma il ruolo cruciale dello scalo calabrese nelle rotte del narcotraffico internazionale, ma testimonia anche l’altissimo livello di attenzione e la crescente efficacia delle forze dell’ordine nel contrastare questo fenomeno criminale.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, proseguono ora per identificare tutti i responsabili della filiera criminale, dai mittenti nei paesi di origine ai destinatari finali del carico.

IL PORTO DI GIOIA TAURO: HUB LOGISTICO E FRONTIERA CONTRO LA CRIMINALITÀ

Ancora una volta, il porto di Gioia Tauro si conferma uno snodo logistico di fondamentale importanza nel Mediterraneo, ma anche una delle principali porte d’accesso della cocaina in Europa e, di conseguenza, un fronte primario nella lotta al narcotraffico. La costante attività di monitoraggio e l’efficace sinergia tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane rappresentano un presidio di legalità indispensabile per la sicurezza non solo nazionale, ma dell’intera Unione Europea.

Di veritas

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