Un connubio perfetto tra parola e musica, un dialogo serrato con il presente che attinge alla profondità di una delle figure più affascinanti e rivoluzionarie della storia. Ha debuttato lo scorso 15 dicembre nella suggestiva cornice della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, tra gli affreschi di Giotto, lo spettacolo “Francesco”, nato dalla collaborazione tra il giornalista e scrittore del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo, e il celebre cantautore Angelo Branduardi. Un evento che celebra l’universalità e la sconcertante attualità del messaggio del Poverello di Assisi, a 800 anni dalla sua scomparsa, che cadrà nel 2026.
La prima nazionale ha registrato il tutto esaurito, con 800 spettatori, tra cui numerose suore e frati, che hanno assistito con entusiasmo e commozione alla rappresentazione. Un pubblico eterogeneo che testimonia la capacità di San Francesco di parlare ancora oggi a credenti e non credenti. Tra i presenti anche il cantautore Lorenzo “Jovanotti” Cherubini, che ha seguito con grande partecipazione l’evento. La serata è stata aperta dalla toccante interpretazione di Branduardi de “Il cantico delle creature”, eseguita con voce e violino, accompagnato al pianoforte dal maestro Fabio Valdemarin.
Un Viaggio tra Storia, Poesia e Musica
Lo spettacolo si sviluppa attraverso la narrazione avvincente di Aldo Cazzullo, che attinge a piene mani dal suo saggio di successo “Francesco. Il primo italiano” (HarperCollins), un libro che ha scalato le classifiche di vendita. Cazzullo, con la sua consueta maestria divulgativa, ricostruisce la vita del Santo, intrecciando la dimensione storica e quella spirituale. Emerge così un ritratto a tutto tondo di Francesco: non solo il santo della devozione popolare, con gli episodi iconici come la predica agli uccelli o l’ammansimento del lupo di Gubbio, ma anche l’uomo del suo tempo, protagonista di scelte radicali come la spoliazione dei beni, il complesso rapporto con il papato, la fondazione dell’ordine e il coraggioso viaggio in Egitto per incontrare il sultano.
A fare da contrappunto al racconto di Cazzullo, le musiche di Angelo Branduardi, tratte dal suo celebre album del 2000 “L’infinitamente piccolo”, interamente dedicato alla figura di San Francesco. Le canzoni di Branduardi, con i loro testi curati da Luisa Zappa e basati sulle Fonti Francescane, creano atmosfere suggestive e cariche di emozione, amplificando la potenza delle parole. Lo stesso cantautore ha raccontato la genesi di quel progetto, nato da una richiesta dei francescani che desideravano un’opera filologica e non meramente devozionale. Una sfida che Branduardi, “peccatore” come si è definito, ha accolto con umiltà, dando vita a brani che sono diventati pietre miliari della sua discografia, premiati con dischi d’oro e di platino.
L’Attualità di un Messaggio Inascoltato
“L’insegnamento di Francesco è più vivo che mai, anche se resta inascoltato”, ha sottolineato Aldo Cazzullo. Ed è proprio questo il cuore pulsante dello spettacolo: dimostrare come la predicazione del Santo di Assisi, incentrata sulla pace, sull’amore per il creato e sulla dignità di ogni essere umano, sia una bussola indispensabile per orientarsi nelle complesse sfide del mondo contemporaneo. Un messaggio di pace in un’epoca segnata dai conflitti, un richiamo alla cura della “casa comune” di fronte alla crisi ambientale, una richiesta di rispetto per i più deboli e per le donne in una società ancora troppo spesso segnata dalla prevaricazione.
A rafforzare simbolicamente questo messaggio di dialogo e apertura, durante la serata ad Assisi è stato esposto sul palco il “corno del Sultano”, una reliquia d’avorio che, secondo la tradizione, San Francesco ricevette in dono dal sultano al-Malik al-Kamil durante il loro storico incontro a Damietta nel 1219. Un oggetto che simboleggia l’amicizia e il dialogo interreligioso, un potente monito in un’epoca di crescenti tensioni.
Il Tour e lo Speciale Televisivo
Il successo del debutto ad Assisi è solo l’inizio di un lungo viaggio. L’evento diventerà anche uno speciale televisivo che andrà in onda su La7 in occasione della Pasqua. Inoltre, il tour dello spettacolo proseguirà per tutto il 2026, toccando numerose città italiane. Le prime tappe annunciate sono Pisa (12 febbraio), Firenze, Napoli, Torino e Genova, ma il calendario è in continuo aggiornamento e prevede date in importanti teatri come il Teatro Sociale di Mantova e il Teatro Alessandrino. Un’occasione imperdibile per immergersi nella vita e nel messaggio di una figura che, a otto secoli di distanza, continua a illuminare il cammino dell’umanità.
