Sale l’attesa in casa Cremonese per l’impegnativa sfida che vedrà i grigiorossi affrontare la Lazio di Maurizio Sarri allo Stadio Olimpico di Roma. Mister Davide Nicola sta preparando meticolosamente la partita, potendo contare su segnali decisamente positivi provenienti dal centro sportivo “Giovanni Arvedi”. Giorno dopo giorno, il tecnico ha visto l’infermeria svuotarsi, permettendogli di lavorare con un gruppo quasi al completo e di alzare notevolmente il livello e l’intensità delle sedute di allenamento.
La squadra appare compatta, motivata e pronta a vendere cara la pelle contro un avversario di caratura superiore, reduce da una vittoria al cardiopalma a Parma. L’atmosfera è quella di un gruppo che ha ritrovato fiducia e coesione, elementi fondamentali per affrontare un finale di 2025 che si preannuncia incandescente. L’allenamento di oggi, come riportato dai canali ufficiali del club, si è concentrato su attivazione fisica, rondò e un approfondito lavoro tattico per affinare gli ultimi dettagli in vista del match.
Il rebus a centrocampo: chi sostituirà lo squalificato Payero?
Il principale grattacapo per Davide Nicola riguarda la linea mediana. L’assenza forzata di Martín Payero, fermato per un turno dal Giudice Sportivo, costringe il tecnico a ridisegnare il reparto. Si apre così un ballottaggio cruciale per definire chi affiancherà Bondo e Vandeputte nel probabile 3-5-2. Le opzioni sul tavolo portano a due profili con caratteristiche differenti: Alberto Grassi e Alessio Zerbin.
Grassi rappresenta la scelta dell’equilibrio e dell’esperienza. La sua intelligenza tattica e la capacità di copertura garantirebbero maggiore solidità a un reparto che dovrà contenere la qualità del palleggio laziale. Tuttavia, le sue condizioni fisiche sono da valutare attentamente, essendo stato già assente contro il Torino per un fastidio al flessore. D’altro canto, Zerbin, sebbene reduce da un affaticamento muscolare, sembra destinato al recupero e offrirebbe una soluzione più dinamica. La sua velocità e la capacità di inserirsi potrebbero rivelarsi armi preziose, specialmente nelle fasi di transizione e per creare superiorità numerica in fase offensiva.
La scelta finale di Nicola dipenderà molto dall’interpretazione tattica che vorrà dare alla partita: una Cremonese più attendista e votata al contenimento vedrebbe Grassi favorito, mentre una squadra intenzionata a pungere in ripartenza potrebbe beneficiare maggiormente dello spunto di Zerbin.
Attacco, poche rivoluzioni: fiducia a Vardy e Bonazzoli, ma Sanabria scalpita
Se il centrocampo è un cantiere aperto, il reparto offensivo sembra offrire maggiori certezze. Salvo sorprese dell’ultimo minuto, Davide Nicola è orientato a confermare la coppia d’attacco formata da Jamie Vardy e Federico Bonazzoli. I due attaccanti costituiscono il punto di riferimento avanzato della manovra grigiorossa e la loro intesa è in continua crescita. Vardy, in particolare, ha recentemente ritrovato la via del gol, un segnale di grande importanza per il morale e le ambizioni della squadra.
Tuttavia, alle loro spalle preme con forza Antonio Sanabria. L’attaccante paraguaiano sta lavorando con grande determinazione e professionalità, mettendo in sana difficoltà il tecnico nelle sue scelte. Questa competizione interna è un segnale estremamente positivo per la Cremonese, che può contare su un reparto vivo, motivato e con alternative di qualità pronte a dare il proprio contributo a partita in corso o a rivendicare una maglia da titolare.
La situazione dall’infermeria e in difesa
Mentre la rosa è quasi al completo, restano ai box il centrocampista Michele Collocolo, alle prese con una lesione muscolare il cui rientro è previsto verso fine anno, e il difensore Mika Faye, che sta recuperando da una distorsione alla caviglia. In difesa, invece, si monitorano le condizioni del capitano Matteo Bianchetti, costretto a saltare la trasferta di Torino per un problema al naso. Il suo recupero sarebbe fondamentale per garantire esperienza al terzetto difensivo che, con ogni probabilità, sarà completato da Terracciano e Baschirotto a protezione della porta di Audero.
