Le piazze finanziarie del Vecchio Continente hanno imboccato la via dei rialzi in una giornata cruciale, caratterizzata dall’attesa per le decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE) e della Bank of England (BoE). A tenere banco è anche il dato sull’inflazione negli Stati Uniti, che ha sorpreso gli analisti mostrando un rallentamento più marcato del previsto. In questo scenario, i mercati azionari mostrano un cauto ottimismo, mentre il mercato obbligazionario e quello valutario registrano movimenti più contenuti.
Le Decisioni delle Banche Centrali al Centro dell’Attenzione
Gli investitori di tutto il mondo hanno gli occhi puntati su Francoforte e Londra. La Banca Centrale Europea ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati. Più in dettaglio, il tasso sui depositi resta fermo al 2,00%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,15% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 2,40%. La presidente Christine Lagarde ha sottolineato che la decisione è stata unanime e che ogni opzione resta sul tavolo per le future riunioni, ribadendo un approccio guidato dai dati. La BCE ha inoltre rivisto al rialzo le stime di crescita del PIL per l’Eurozona, portandole all’1,4% per il 2025, e prevede un’inflazione in linea con l’obiettivo del 2% nel medio termine.
Dall’altra parte della Manica, la Bank of England ha invece optato per un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, portando il tasso di riferimento al 3,75%. Questa mossa, decisa con una maggioranza risicata di 5 voti a 4, riflette le preoccupazioni per la crescita economica del Regno Unito.
Inflazione USA in Rallentamento a Sorpresa
Una delle notizie più significative della giornata è giunta dagli Stati Uniti, dove i dati sull’inflazione hanno mostrato un andamento più mite delle attese. I prezzi al consumo a novembre sono aumentati del 2,7% su base annua, un dato inferiore alle stime che si attestavano al 3,1%. Anche il dato “core”, che esclude le componenti più volatili di energia e alimentari, è sceso al 2,6%, segnalando un potenziale allentamento delle pressioni inflazionistiche. Questo dato potrebbe influenzare le future decisioni della Federal Reserve, anche se la lettura è complicata dalla recente chiusura parziale degli uffici governativi che ha ritardato la raccolta dei dati.
Andamento dei Mercati Europei: Tecnologia in Spolvero
In questo contesto, le borse europee hanno chiuso la seduta in territorio positivo. L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha registrato un guadagno dello 0,3%. Tra le principali piazze, spicca la performance di Madrid (+0,6%), seguita da Londra e Parigi (+0,3%) e Francoforte (+0,1%). A trainare i listini è stato soprattutto il comparto tecnologico, che ha segnato un progresso dello 0,6%, beneficiando del clima di maggiore fiducia.
Anche altri settori hanno mostrato un andamento positivo:
- Energia: +0,4%, in scia al rialzo dei prezzi del petrolio.
- Utility: +0,3%, sostenute dall’aumento del prezzo del gas naturale.
- Assicurazioni: +0,2%
- Banche: +0,1%
Mercato Obbligazionario e Valutario
Sul fronte dei titoli di Stato, si è registrato un lieve calo. Lo spread tra BTP e Bund si è mantenuto vicino ai 70 punti base (69,8 punti), con il rendimento del decennale italiano al 3,54% e quello del Bund tedesco al 2,84%. Questi valori indicano una relativa stabilità della fiducia degli investitori verso il debito sovrano italiano.
Nel mercato dei cambi, l’euro si è mostrato stabile nei confronti del dollaro, con il cambio attestato a 1,1721. La moneta unica attende di capire le future mosse delle banche centrali per definire una direzione più chiara.
Materie Prime e Criptovalute
Il settore delle materie prime ha visto il petrolio in rialzo, con il WTI che ha guadagnato lo 0,3% a 56,11 dollari al barile e il Brent in crescita dello 0,1% a 59,77 dollari. Anche il gas naturale ha registrato un moderato aumento, salendo dello 0,2% a 27,41 euro al megawattora. L’oro ha continuato la sua corsa, guadagnando lo 0,1% e raggiungendo i 4.324 dollari l’oncia, confermando il suo ruolo di bene rifugio.
Infine, nel mondo delle criptovalute, il Bitcoin ha mostrato un andamento positivo, con un rialzo dell’1,6% che lo ha portato a 87.333 dollari, pur rimanendo al di sotto della soglia psicologica dei 90.000 dollari.
