Una ventata di ottimismo proveniente da Wall Street ha spinto al rialzo le piazze finanziarie europee, che hanno archiviato la giornata di contrattazioni in territorio prevalentemente positivo. A dare slancio ai mercati del Vecchio Continente sono stati principalmente due fattori: il calo dell’inflazione nel Regno Unito, risultato superiore alle attese, e le crescenti scommesse su un imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Bank of England (BoE). A questi elementi si aggiungono le dinamiche del mercato petrolifero, influenzate dalle nuove pressioni statunitensi sul Venezuela, e l’attesa per importanti dati macroeconomici americani e per gli sviluppi dei negoziati di pace in Ucraina.

Londra Guida i Rialzi in Europa Grazie al Crollo dell’Inflazione

La Borsa di Londra si è distinta con una performance particolarmente brillante, con l’indice FTSE 100 che ha registrato un significativo guadagno intraday, il maggiore da aprile. A innescare l’euforia degli investitori sono stati i dati sull’inflazione dei prezzi al consumo nel Regno Unito, che a novembre è scesa inaspettatamente al 3,2% dal 3,6% del mese precedente. Questo dato, il più basso degli ultimi otto mesi, si è rivelato inferiore sia alle previsioni degli economisti, che indicavano un calo al 3,5%, sia alle stime della stessa Bank of England, che si attendeva un 3,4%.

Il rallentamento dell’inflazione, guidato da un calo dei prezzi di cibo, bevande, alcol e tabacco, ha immediatamente alimentato le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della BoE nella riunione di giovedì. I mercati finanziari ora scontano una probabilità superiore al 90% di un taglio di un quarto di punto, che porterebbe il tasso di riferimento al 3,75%. Questa prospettiva ha dato un forte impulso al mercato azionario britannico, nonostante alcuni economisti ritengano la decisione ancora in bilico.

Il Petrolio Sale con le Tensioni in Venezuela, Energetici in Luce

Il settore energetico ha beneficiato di un rialzo del prezzo del greggio, che si è allontanato dai minimi dal 2021. A sostenere le quotazioni del petrolio sono state le nuove tensioni geopolitiche in Sud America. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha infatti ordinato un blocco “totale e completo” di tutte le petroliere soggette a sanzioni che entrano ed escono dal Venezuela. Questa mossa, volta ad aumentare la pressione sul governo di Caracas, ha spinto al rialzo i futures sul greggio.

Di conseguenza, i titoli energetici hanno registrato buone performance sui listini europei. A Piazza Affari, ad esempio, Eni ha guadagnato lo 0,44%, Saipem lo 0,78% e Italgas lo 0,7%. Fa eccezione Enel, che si posiziona in fondo al listino con un calo dell’1,3%.

Attesa per i Dati sull’Inflazione USA e i Negoziati in Ucraina

Mentre i mercati europei reagivano positivamente ai dati britannici, l’attenzione degli investitori globali è ora rivolta agli Stati Uniti. Dopo i dati di martedì che hanno mostrato un continuo raffreddamento del mercato del lavoro, giovedì saranno pubblicati i dati sull’inflazione di novembre. L’indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato del 2,7% su base annua, meno del previsto, ma il dato “core” (che esclude alimentari ed energetici) rimane osservato speciale dalla Federal Reserve. Questi numeri saranno cruciali per orientare le prossime mosse della banca centrale statunitense in materia di politica monetaria.

Un altro catalizzatore chiave per i mercati azionari europei sono i negoziati in corso per un accordo di pace in Ucraina. Negli ultimi giorni si sono registrati “significativi progressi” e una “forte convergenza” tra Bruxelles, Washington e Kiev, alimentando un cauto ottimismo. Tuttavia, la persistente incertezza geopolitica, con il nodo cruciale del Donbass ancora da sciogliere, continua a pesare sul sentiment degli investitori. Gli sviluppi di questi colloqui saranno determinanti per la stabilità e la direzione futura dei mercati.

Quadro Generale dei Mercati Europei

Nel complesso, le borse europee hanno mostrato un andamento positivo, seppur con performance differenziate. Oltre alla sovraperformance di Londra (+1,6%), anche le altre principali piazze hanno chiuso in rialzo. Il FTSE MIB di Milano ha registrato un progresso più contenuto dello 0,56%, mentre Francoforte e Parigi hanno mostrato aumenti moderati. Questa giornata positiva riflette un delicato equilibrio tra l’ottimismo per un possibile allentamento delle politiche monetarie e la cautela dettata dalle incertezze macroeconomiche e geopolitiche globali.

Di atlante

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