Una ventata di ottimismo ha soffiato sui mercati finanziari asiatici, in particolare sulle piazze cinesi, dove un rinnovato entusiasmo per il settore tecnologico ha spinto gli indici a performance notevoli. Shanghai ha registrato un progresso dell’1,19%, seguita da Shenzhen con un ancora più robusto +1,68%. Anche la borsa di Hong Kong ha partecipato al rally, chiudendo con un guadagno dello 0,97%. Questa ondata positiva ha contagiato anche Seul, che ha terminato le contrattazioni con un solido +1,43%, mentre Tokyo ha mostrato un andamento più cauto (+0,26%) in attesa di decisioni cruciali di politica monetaria. In controtendenza, invece, Sydney, che ha ceduto un lieve 0,16%.

Riflettori puntati sulla Bank of Japan: verso una stretta storica

Il vero catalizzatore dell’attenzione globale è però la riunione di due giorni della Bank of Japan (BoJ), che inizierà domani. Le aspettative del mercato sono quasi unanimi nel prevedere un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base, che porterebbe il costo del denaro allo 0,75%. Si tratterebbe del livello più alto raggiunto in quasi tre decenni, un passo significativo nel processo di normalizzazione della politica monetaria dopo anni di tassi ultra-bassi o negativi. Questa mossa, ampiamente preannunciata dal governatore Kazuo Ueda, è motivata dalla necessità di contrastare un’inflazione che si è attestata intorno al 3% e di sostenere uno yen che ha mostrato segni di debolezza. Sul mercato valutario, lo yen appare in fase di stabilizzazione in attesa della decisione, scambiando a 155,30 contro il dollaro e poco sopra 182 contro l’euro. Gli analisti si interrogano non tanto sul “se”, ma sul “come” avverrà la stretta e quali saranno le indicazioni future, che potrebbero influenzare significativamente le strategie di carry trade globali, basate per anni sui prestiti a basso costo in valuta giapponese.

Europa: tra inflazione in calo e fiducia da misurare

Anche il Vecchio Continente si prepara a una giornata ricca di spunti, con gli indici europei attesi in territorio positivo, in scia all’ottimismo asiatico e ai future positivi su Wall Street. A catalizzare l’attenzione sono due dati macroeconomici di prim’ordine:

  • Inflazione nel Regno Unito: L’Office for National Statistics (ONS) ha comunicato che l’indice dei prezzi al consumo a novembre è rallentato più delle attese, attestandosi al 3,2% su base annua. Questo dato, inferiore al 3,6% di ottobre e alle previsioni degli analisti (3,5%), rappresenta il livello più basso degli ultimi otto mesi e rafforza le aspettative per un possibile taglio dei tassi da parte della Bank of England nella riunione di domani. Anche il dato “core”, che esclude le componenti volatili di energia e alimentari, ha mostrato un rallentamento al 3,2%.
  • Indice Ifo tedesco: A metà mattinata è atteso il rilascio dell’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese in Germania. Le previsioni indicano un possibile calo a 87,6 punti a dicembre, rispetto agli 88 di novembre. Un dato che, se confermato, segnalerebbe un persistente pessimismo tra le aziende tedesche riguardo alle prospettive economiche per la prima metà del 2026, gettando un’ombra sulla ripresa della più grande economia europea.

Il contesto globale: tra tech e attese per le banche centrali

Il rally dei titoli tecnologici cinesi, spinto da un rinnovato interesse per l’intelligenza artificiale e da politiche governative di supporto, si inserisce in un quadro globale complesso. Mentre l’Asia mostra segnali di vitalità, gli investitori di tutto il mondo restano in una fase di vigile attesa. Le decisioni delle banche centrali, in primis quella della BoJ ma anche quelle della Bank of England e della BCE, saranno determinanti per delineare la traiettoria dei mercati nelle prossime settimane. La stabilizzazione dello yen, il rallentamento dell’inflazione britannica e i segnali contrastanti provenienti dall’economia tedesca sono tutti tasselli di un puzzle economico globale che continua a evolversi, richiedendo un’attenta analisi e una gestione prudente del rischio da parte degli operatori.

Di atlante

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