In una giornata densa di significato per il mondo bancario italiano, il Comitato Esecutivo e il Consiglio dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), riuniti oggi a Roma, hanno reso omaggio alla memoria di Maurizio Sella, figura di spicco e già presidente dell’associazione, recentemente scomparso. Il presidente in carica, Antonio Patuelli, ha aperto i lavori con una commemorazione sentita, sottolineando il ruolo cruciale che Sella ha avuto nel guidare l’ABI in anni complessi e di profonda trasformazione per il settore. La sua scomparsa, come dichiarato da Patuelli, “priva il mondo bancario di uno dei suoi più prestigiosi punti di riferimento”.
La riunione è stata l’occasione per definire le nuove cariche resesi vacanti, in un’ottica di continuità e nel rispetto delle norme statutarie. Le decisioni prese riflettono la volontà di affidare ruoli di grande responsabilità a figure di altissimo profilo professionale ed istituzionale, un segnale forte per la stabilità e il futuro dell’associazione e delle sue attività collaterali.
Le nuove nomine nel Comitato Esecutivo e nei Comitati interni
La prima e più significativa nomina ha riguardato la sostituzione di Maurizio Sella all’interno del Comitato Esecutivo. In base alle indicazioni statutarie, il suo posto è stato preso da Cesare Mirabelli, una personalità di eccezionale caratura nel panorama giuridico e istituzionale italiano. Già Presidente della Corte Costituzionale e vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), Mirabelli vanta anche una profonda conoscenza del settore finanziario, essendo stato Consigliere Superiore della Banca d’Italia e attualmente Presidente del Consiglio di Amministrazione di “Blu Banca”. La sua nomina porta all’interno del Comitato Esecutivo un bagaglio di esperienze e competenze unico, che sarà prezioso per affrontare le sfide legali e regolamentari che attendono il sistema bancario.
Un’altra posizione chiave precedentemente detenuta da Maurizio Sella era la presidenza del Comitato nomine e remunerazioni. Questo ruolo cruciale è stato affidato a Camillo Venesio, già vicepresidente dell’ABI. Venesio, Amministratore Delegato e Direttore Generale della Banca del Piemonte, è una figura molto rispettata nel settore, noto per la sua competenza e la sua visione strategica. La sua leadership sarà fondamentale per guidare le politiche di nomina e remunerazione all’interno dell’associazione, garantendo trasparenza ed equità.
Antonio Patuelli alla guida dell’Istituto Luigi Einaudi
Maurizio Sella non era solo una figura centrale in ABI, ma anche il fondatore e presidente dell’Istituto Luigi Einaudi per gli studi bancari e finanziari, un centro di eccellenza per la ricerca e la formazione in ambito economico-finanziario. Sella ha presieduto l’Istituto fino all’ultimo giorno, con una dedizione che ne testimonia la passione per la cultura economica.
Oggi, con una decisione unanime che sottolinea la stima e la fiducia riposte nella sua figura, il Comitato Esecutivo ha nominato Antonio Patuelli nuovo presidente dell’Istituto. Patuelli, attuale Presidente dell’ABI e del Gruppo La Cassa di Ravenna, raccoglie un’eredità importante. L’Istituto, intitolato al grande economista e primo Presidente eletto della Repubblica Italiana, ha il compito di promuovere studi, pubblicazioni, convegni e attività di formazione, contribuendo in modo significativo al dibattito pubblico e alla crescita delle competenze nel settore bancario, finanziario e assicurativo.
Un’eredità di innovazione e visione europea
Il ricordo di Maurizio Sella è stato il filo conduttore della giornata. Patuelli ha ricordato come Sella abbia guidato l’ABI dal 1998 al 2006, un periodo di otto anni che ha segnato una fase decisiva per il sistema bancario italiano, caratterizzata dalle privatizzazioni e dalle grandi aggregazioni che hanno dato vita ai moderni gruppi bancari. Furono anni in cui, sotto la sua guida, si abbandonò l’immagine delle banche come una “foresta pietrificata” per abbracciare un modello basato sul pluralismo, la competitività e un forte orientamento europeo.
L’impegno di Sella non si è mai esaurito, e anche dopo la sua presidenza ha continuato a essere un punto di riferimento, specialmente per le sue relazioni in Europa, offrendo un supporto prezioso all’attuale dirigenza dell’associazione. Le nomine di oggi, quindi, non rappresentano solo un avvicendamento di cariche, ma un impegno a portare avanti un’eredità fatta di rigore etico, competenza professionale e visione innovativa. Con figure del calibro di Patuelli, Mirabelli e Venesio, l’ABI si assicura una guida solida per navigare le complesse dinamiche economiche e finanziarie del nostro tempo.
