Menlo Park – Una svolta epocale si profila all’orizzonte di Meta. Il colosso guidato da Mark Zuckerberg, a lungo paladino della filosofia open source nel campo dell’intelligenza artificiale, sta per cambiare rotta in modo deciso. Secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg e CNBC, l’azienda sta concentrando le sue forze su un nuovo modello di IA, noto internamente con il nome in codice di “Avocado”, che segnerà l’abbandono della strategia aperta che ha caratterizzato la fortunata serie di modelli Llama. Il rilascio di Avocado è previsto per la primavera del 2026 e rappresenta il prossimo, ambizioso passo verso il raggiungimento di quella che Meta definisce la sua “superintelligenza”.
Le ragioni di una svolta strategica: da Llama 4 ad Avocado
La decisione di virare verso un modello closed source non è casuale, ma affonda le sue radici in una serie di fattori strategici e di mercato. Il punto di svolta, secondo diverse fonti, sarebbe stata la performance deludente di Llama 4, lanciato all’inizio del 2025, che non ha soddisfatto le aspettative della Silicon Valley e dello stesso Zuckerberg. In particolare, la versione più ambiziosa, denominata “Behemoth”, avrebbe accumulato forti ritardi, tanto che alcuni dirigenti avrebbero persino considerato l’ipotesi di cancellarne lo sviluppo.
A questa delusione interna si aggiungono preoccupazioni di natura geopolitica e di sicurezza. Un report della CNBC rivela come Meta abbia osservato con crescente allarme l’incorporazione di elementi dei suoi modelli Llama in progetti stranieri, in particolare quelli dell’azienda cinese DeepSeek. Questo utilizzo incontrollato della propria tecnologia avrebbe convinto i vertici della necessità di un maggiore controllo, possibile solo attraverso un sistema proprietario e chiuso.
La mossa di Meta può essere letta anche come una risposta diretta alla concorrenza sempre più agguerrita di rivali come OpenAI, Google e Anthropic, che continuano a rilasciare modelli sempre più performanti, lasciando poco margine di errore. L’obiettivo è chiaro: con Avocado, Meta vuole tornare a essere pienamente competitiva ai vertici del settore.
Un nuovo team di stelle per la superintelligenza
Per guidare questa nuova fase, Zuckerberg ha messo in campo un vero e proprio “dream team” di talenti, non lesinando investimenti miliardari. A capo del progetto Avocado c’è il Tbd Lab, un’unità d’élite all’interno dei Meta AI Superintelligence Labs. La guida è stata affidata ad Alexandr Wang, giovane prodigio dell’IA, fondatore di Scale AI e ora Chief AI Officer di Meta. Wang, noto per essere un forte sostenitore dei modelli chiusi per ragioni di sicurezza e controllo, è considerato una delle figure più influenti della sua generazione.
L’acquisizione di Wang e di una parte della sua azienda è costata a Meta circa 14.3 miliardi di dollari, un segnale inequivocabile dell’importanza strategica del progetto. Al suo fianco, sono arrivate altre figure di spicco del settore tecnologico, tra cui:
- Nat Friedman, ex CEO di GitHub, con il compito di sviluppare prodotti di consumo basati sull’IA.
- Shengjia Zhao, uno dei co-autori del celebre ChatGPT di OpenAI, che supervisionerà l’agenda scientifica del laboratorio.
Questo team di altissimo profilo ha il compito non solo di sviluppare Avocado, ma di accelerare il progresso verso la creazione di un’intelligenza artificiale generale (AGI), in grado di superare le capacità umane. Una missione che, secondo alcune fonti del New York Times, avrebbe già creato delle tensioni interne con i dirigenti storici di Meta, più focalizzati sull’applicazione dell’IA per migliorare i prodotti esistenti come Facebook e Instagram.
Il dibattito sulla “Superintelligenza” e le implicazioni future
Il termine stesso “superintelligenza”, utilizzato da Meta per descrivere il suo obiettivo finale, non è privo di controversie. Una recente ricerca di mercato interna, riportata da Bloomberg, ha rivelato come questa parola susciti timori legati a un potere incontrollato dell’IA, specialmente in Europa, dove le autorità di regolamentazione hanno già messo nel mirino le attività di Meta in questo campo. Questa consapevolezza sta spingendo l’azienda a bilanciare con attenzione innovazione e responsabilità.
La transizione verso un modello chiuso come Avocado rappresenta una scommessa enorme per Meta. Da un lato, potrebbe diventare il prossimo motore di profitto dell’azienda, aprendo a nuovi modelli di business come l’accesso a pagamento e posizionandola sullo stesso piano di OpenAI e Google nel mercato dei servizi AI. Dall’altro, segna un allontanamento da quella comunità open source che ha contribuito in modo significativo al successo dei modelli Llama. Mentre il mondo della tecnologia attende il debutto di Avocado, previsto ora per i primi mesi del 2026, una cosa è certa: la corsa all’intelligenza artificiale è entrata in una nuova, decisiva fase, e Meta ha scelto di giocarla con regole completamente diverse.
