MASSA MARITTIMA (Grosseto) – Una giornata di caccia si è trasformata in tragedia nei boschi della Maremma. Irio Pii, un cacciatore di 82 anni, è morto dopo essere stato colpito da un proiettile al torace. L’incidente è avvenuto nelle campagne di Massa Marittima, in provincia di Grosseto, durante una battuta di caccia al cinghiale. Lo sparo fatale è partito dal fucile di un compagno di caccia, un amico di lunga data, rendendo la vicenda ancora più drammatica.
LA DINAMICA DELL’INCIDENTE: LE IPOTESI AL VAGLIO
L’incidente si è verificato intorno a mezzogiorno in località Poggione, in un’area boschiva tra Montebamboli e Pian de’ Mucini. Irio Pii, membro della squadra di cacciatori “Marsiliana e Valpiana”, stava partecipando a una battuta al cinghiale con i suoi compagni. Sulla dinamica esatta dell’accaduto stanno indagando i Carabinieri della Tenenza di Massa Marittima, del Norm di Follonica e i Carabinieri Forestali. Le ipotesi principali sono due: una è che il proiettile sia rimbalzato su un masso o una pietra, deviando la sua traiettoria e colpendo mortalmente l’anziano. L’altra ipotesi è che Pii si sia spostato dalla postazione di caccia (“posta”) che gli era stata assegnata, finendo sulla linea di tiro di un compagno.
I soccorsi, allertati immediatamente dai compagni di caccia, sono giunti rapidamente sul posto. La centrale del 118 ha inviato un’ambulanza e ha attivato anche l’elisoccorso Pegaso 2, data la gravità della situazione. Purtroppo, nonostante i disperati tentativi di rianimazione da parte del personale sanitario, per l’82enne non c’è stato nulla da fare e il decesso è stato constatato sul luogo dell’incidente.
CHI ERA IRIO PII: UNA VITA PER LA CACCIA E LA COMUNITÀ
Irio Pii era una figura molto conosciuta e stimata non solo a Massa Marittima, ma in tutto l’ambiente venatorio locale. Originario di Verona, si era trasferito in Maremma da molti anni, dove aveva costruito la sua vita. Descritto come un cacciatore esperto e un abile maneggiatore di armi, era anche un rinomato giudice cinofilo in numerose gare. La sua passione lo aveva portato a ricoprire diverse cariche all’interno delle associazioni venatorie. La sua tragica scomparsa ha lasciato un profondo vuoto nella comunità, che si è stretta attorno alla famiglia. Pii lascia la moglie Rosaria Guerrieri e due figlie, Ilaria e Laura. La sua morte ha colpito così profondamente il mondo venatorio locale che diverse squadre di caccia hanno deciso di annullare le battute previste in segno di lutto.
La sindaca di Massa Marittima, Irene Marconi, che aveva un legame di parentela con la vittima, si è recata sul luogo della tragedia per esprimere il suo cordoglio e quello dell’intera amministrazione comunale.
LE INDAGINI E IL DIBATTITO SULLA SICUREZZA
La salma di Irio Pii è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Grosseto, a disposizione dell’autorità giudiziaria che probabilmente disporrà l’autopsia per fare piena luce sulle cause del decesso. I Carabinieri hanno ascoltato tutti i cacciatori presenti alla battuta per ricostruire con esattezza i fatti. Questo tragico evento, il secondo mortale in Maremma in meno di un mese, ha inevitabilmente riacceso il dibattito sulla sicurezza durante l’attività venatoria. Si discute sulla necessità di regole più stringenti, controlli più severi e sull’eventuale introduzione di un limite di età per i cacciatori, al fine di prevenire il ripetersi di simili tragedie.
