Roma – “Il quadro internazionale in cui viviamo mette una volta di più la politica estera al centro del nostro dibattito pubblico. Di fronte a tante incognite, una certezza: l’Italia e il Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sono sempre più protagonisti a livello globale. Pace, sviluppo e crescita: questi i cardini della nostra azione, mettendo sempre la persona al centro”. Con queste parole, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha inaugurato oggi alla Farnesina la XVIII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo. Un appuntamento cruciale per la diplomazia italiana, che riunisce oltre 150 titolari delle sedi diplomatiche per una riflessione strategica sulle priorità e le sfide dell’azione internazionale del Paese.
L’evento, che si svolge a Roma il 15 e 16 dicembre per poi trasferirsi a Milano il 17 e 18, ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel suo intervento, il Capo dello Stato ha sottolineato come in “tempi difficili ci si affida alla diplomazia”, evidenziando la necessità di affrontare un ordine geopolitico segnato da “crepe sempre più estese e profonde” e nuovi focolai di instabilità. Mattarella ha richiamato l’importanza di organismi sovranazionali come l’Unione Europea per evitare “ambizioni velleitarie” in un contesto globale frammentato.
Pace, Sviluppo e Crescita: I Pilastri della Diplomazia Italiana
Il Ministro Tajani ha ribadito con forza i tre pilastri che guidano la politica estera del governo: pace, sviluppo e crescita. Un trinomio che riflette un approccio integrato, dove la sicurezza e la stabilità internazionale sono viste come precondizioni indispensabili per la prosperità economica e il benessere dei cittadini. “Lavorare con pazienza e determinazione per raggiungere la pace, salvare vite, portare aiuti, costruire ponti mettendo sempre la persona al centro”, ha affermato Tajani in un’altra recente occasione, una filosofia che permea l’azione diplomatica italiana.
Questo impegno si traduce in iniziative concrete su vari fronti. Dalla crisi in Medio Oriente, con l’Italia che si è distinta per l’assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza attraverso l’iniziativa “Food for Gaza”, al sostegno all’Ucraina con l’obiettivo di una “pace giusta” che non significhi la resa di Kiev. L’Italia, come ha sottolineato la Presidente Meloni in occasione del lancio della presidenza del G7, intende onorare la responsabilità di “tracciare la rotta”, difendendo il sistema internazionale basato sul diritto e lavorando per la fine dei conflitti.
Un Ruolo da Protagonista nel G7 e nel Dialogo con il Sud Globale
La presidenza italiana del G7, assunta il 1° gennaio 2024, rappresenta una piattaforma fondamentale per proiettare l’influenza del Paese. Tra le priorità dell’agenda italiana vi sono temi cruciali come il rapporto con le Nazioni in via di sviluppo e le economie emergenti, con un’attenzione particolare all’Africa attraverso il Piano Mattei. L’obiettivo è costruire un modello di partenariato “vantaggioso per tutti, lontano da logiche paternalistiche o predatorie”.
La Presidente Meloni ha evidenziato la scelta di ospitare il Vertice dei Leader in Puglia come un messaggio simbolico: un G7 che vuole “rafforzare il suo dialogo con le Nazioni del Sud globale” da una terra che è storicamente un ponte tra Occidente e Oriente. Altri temi centrali della presidenza italiana includono le questioni migratorie, il nesso clima-energia, la sicurezza alimentare e le sfide poste dall’intelligenza artificiale, per la quale si punta a sviluppare meccanismi di governance che la mantengano “incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo”.
Diplomazia della Crescita: Internazionalizzazione e Sostegno alle Imprese
La Conferenza degli Ambasciatori non si limita ai grandi temi geopolitici, ma pone un forte accento sulla “diplomazia economica”. Le giornate milanesi dell’evento, infatti, saranno dedicate alla Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese. Questo focus riflette la consapevolezza che la politica estera è uno strumento essenziale per la crescita economica del Paese.
L’azione della Farnesina e della sua rete diplomatico-consolare è volta a sostenere le aziende italiane nella penetrazione dei mercati, attrarre investimenti e promuovere il “Sistema Italia” nelle sue componenti economica, culturale e scientifica. La recente riforma della Farnesina, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026, mira proprio a rendere il Ministero più efficace e vicino alle esigenze di cittadini e imprese, con una struttura più snella e una direzione dedicata specificamente alla crescita e alle esportazioni.
Le Sfide all’Orizzonte: Migrazioni, Sicurezza e Nuove Frontiere
La conferenza affronta anche le sfide più pressanti dell’agenda internazionale. Una sessione specifica è dedicata alla “sfida migratoria quale priorità internazionale”, con l’intervento del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. L’approccio italiano, è stato spiegato, si basa su un’azione integrata che combina contrasto all’immigrazione irregolare, cooperazione con i Paesi di origine e transito e sviluppo di canali di migrazione legale.
Altri temi in discussione includono gli approvvigionamenti energetici, la sicurezza cibernetica e le nuove frontiere della diplomazia nell’era digitale. In un mondo sempre più interconnesso e instabile, la diplomazia italiana è chiamata a navigare complessità crescenti, tutelando l’interesse nazionale e promuovendo al contempo un ordine internazionale basato sulla cooperazione e sul rispetto dei diritti umani.
