ROMA – Un sospiro di sollievo che si mescola a una consapevolezza crescente. La Roma di Gian Piero Gasperini torna a sorridere in campionato, piegando di misura un Como ostico e ben organizzato, e si gode un quarto posto in classifica che profuma d’Europa. Ma nel post-partita dell’Olimpico, deciso da una zampata del brasiliano Wesley al 60′, il tecnico giallorosso non si lascia andare a facili entusiasmi. Le sue parole, rilasciate ai microfoni di Sky Sport, sono un manifesto di pragmatismo e ambizione, un invito a guardare alla prestazione prima che al risultato, al percorso prima che alla meta finale.
“NON FIRMO MAI, MA SAREI CONTENTO”
Alla domanda diretta se metterebbe oggi la firma su un piazzamento Champions a fine stagione, Gasperini risponde con la sua consueta schiettezza: “Non firmo mai. Però sarei contentissimo, al meglio e al peggio non c’è limite”. Una frase che racchiude l’essenza del suo credo calcistico: mai porsi limiti, mai accontentarsi. Pur riconoscendo il valore di un traguardo prestigioso, l’allenatore sottolinea la sua priorità: “Più che il risultato finale, in questo momento a me interessa che si faccia questo tipo di gare. Abbiamo un pubblico con una passione incredibile, lo avvertiamo e quando vinci giocando bene c’è un entusiasmo in più che è molto contagioso. Questo è il primo obiettivo”.
La vittoria contro il Como, arrivata dopo due sconfitte consecutive in Serie A contro Napoli e Cagliari, assume quindi un valore doppio. Non solo per i tre punti che permettono alla Roma di consolidare la propria posizione e approfittare dei passi falsi delle dirette concorrenti, ma soprattutto per la qualità espressa in campo. “Abbiamo giocato la nostra miglior partita in casa”, ha ammesso con soddisfazione Gasperini, elogiando la coralità della manovra e la solidità difensiva, un marchio di fabbrica del suo calcio.
L’ANIMA DI UN GRUPPO CHE CRESCE
Il tecnico ha poi voluto dedicare un pensiero speciale ai suoi giocatori, vera forza motrice di questo progetto tecnico. “Questi ragazzi danno l’anima”, ha affermato con orgoglio. “Non è detto che con giocatori più forti avremmo lo stesso spirito o la stessa disponibilità. Per ora siamo una buona squadra che può migliorare, ma giocare contro di noi non è facile per nessuno”.
Un’analisi lucida che sposta l’attenzione dal singolo al collettivo, esaltando valori come il sacrificio e l’applicazione. Anche nell’analisi della gara, Gasperini ha preferito una visione d’insieme, pur concedendo una menzione speciale per l’ex Juventus Matìas Soulé, apparso tra i più ispirati: “Soulé ha fatto una grande partita, ma questa sera faccio fatica a fare distinguo nei rendimenti. Comunque tutte e due le squadre hanno fatto un grande match, poi noi siamo stati bravi”.
UNO SGUARDO AL FUTURO: LA SFIDA ALLA JUVENTUS
Con la vittoria contro i lariani, la Roma sale a 30 punti in 15 giornate, frutto di 10 vittorie e 5 sconfitte, un ruolino di marcia importante per una squadra in piena costruzione gasperiniana. Il focus si sposta ora inevitabilmente alla prossima, affascinante sfida: la trasferta allo Stadium contro la Juventus. Una partita che avrà un sapore particolare per molti, da Soulé allo stesso Gasperini. E a proposito di ex, il tecnico ha rassicurato sulle condizioni di Paulo Dybala, rimasto in panchina per tutti i 90 minuti: “Stavamo andando benissimo e non c’era bisogno di toccare niente. È un bello stimolo per Paulo, è un giocatore straordinario. Magari può essere pronto per domenica da ex”. Un messaggio che suona come un avvertimento per i bianconeri e come un’ulteriore iniezione di fiducia per l’ambiente giallorosso, che sotto la guida del “Gasp” continua a sognare in grande, un passo alla volta, senza mai firmare per nulla.
