Le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Regno Unito hanno subito un’inattesa battuta d’arresto. L’amministrazione americana ha deciso di sospendere l’attuazione del “Technology Prosperity Deal”, un ambizioso accordo di cooperazione tecnologica siglato solo pochi mesi fa, a settembre, durante la visita di stato del Presidente Donald Trump nel Regno Unito. La notizia, riportata inizialmente dal Financial Times e confermata da funzionari britannici, getta un’ombra sulle trattative commerciali post-Brexit tra i due storici alleati.

Le Ragioni della Sospensione: Pressione per Concessioni Commerciali

Secondo fonti vicine ai negoziati, la decisione di Washington non sarebbe legata a dissapori nel settore tecnologico, bensì a una crescente insofferenza per la mancanza di progressi su un accordo commerciale più ampio. La Casa Bianca starebbe utilizzando la sospensione del patto tecnologico come leva per spingere Londra a fare concessioni significative in altri ambiti commerciali. In particolare, gli Stati Uniti sarebbero frustrati dalla riluttanza del Regno Unito ad affrontare le cosiddette “barriere non tariffarie”, ovvero quelle norme e regolamenti, specialmente in campo alimentare e sui beni industriali, che di fatto limitano l’accesso dei prodotti americani al mercato britannico.

Da anni, Washington preme affinché il Regno Unito riconosca gli standard statunitensi per i prodotti alimentari e agricoli, un punto che finora non ha trovato impegni specifici negli accordi. Sebbene il Regno Unito abbia già acconsentito all’importazione di 13.000 tonnellate di manzo statunitense senza dazi ogni anno, l’accordo prevedeva un impegno a lavorare per un accesso ancora maggiore al mercato per altri prodotti agricoli americani.

I Dettagli dell’Accordo Tecnologico Congelato

Il “Technology Prosperity Deal” era stato presentato come una pietra miliare nelle relazioni tra i due Paesi, un “cambiamento generazionale” secondo le parole del Primo Ministro britannico Keir Starmer. L’accordo, dal valore stimato di oltre 41 miliardi di dollari, mirava a rafforzare la collaborazione in settori strategici e ad alta crescita, considerati cruciali per la competitività economica e la sicurezza nazionale. Tra le aree chiave di cooperazione figuravano:

  • Intelligenza Artificiale (IA): Creazione di programmi di ricerca congiunti per lo sviluppo di modelli di IA condivisi in campi come la biotecnologia.
  • Quantum Computing: Collaborazione per avanzare in una delle tecnologie più promettenti del futuro.
  • Energia Nucleare e Fusione: Sforzi congiunti per promuovere tecnologie energetiche alternative e sostenibili.

L’intesa non si limitava alla ricerca, ma puntava anche a un maggiore allineamento normativo e a rafforzare i legami istituzionali sulle tecnologie avanzate. L’accordo era inoltre accompagnato da un pacchetto di investimenti da 1,6 miliardi di dollari da parte di grandi società finanziarie come PayPal, Bank of America e Citigroup, con la promessa di creare 1.800 nuovi posti di lavoro nel Regno Unito.

Il Contesto delle Trattative Commerciali Post-Brexit

La sospensione dell’accordo tecnologico si inserisce in un quadro negoziale complesso. Per il Regno Unito, un accordo commerciale con gli Stati Uniti è uno degli obiettivi principali della sua strategia post-Brexit, volto a dimostrare i benefici dell’uscita dall’Unione Europea. Gli USA sono già il principale partner commerciale singolo del Regno Unito, con un interscambio che supera i 230 miliardi di dollari annui.

Tuttavia, le trattative si sono rivelate più ardue del previsto. Oltre alla questione degli standard alimentari, altri punti di frizione includono la Digital Services Tax (DST) imposta dal Regno Unito, che colpisce i giganti tecnologici americani. Sebbene un funzionario britannico abbia definito la DST una “falsa pista”, negando che sia il problema principale, è innegabile che abbia contribuito a un clima di tensione. I negoziatori americani sono descritti come “molto duri”, ma da parte britannica trapela un cauto ottimismo sulla possibilità di “rimettere in carreggiata” i colloqui.

Implicazioni Future e la “Special Relationship”

Questa mossa da parte degli Stati Uniti rappresenta un chiaro segnale politico. Evidenzia come, nelle relazioni internazionali, anche gli accordi settoriali più promettenti possano diventare pedine in un gioco negoziale più vasto. La sospensione introduce incertezza e potrebbe complicare le decisioni di investimento in settori tecnologici strategici per entrambi i Paesi.

Nonostante la battuta d’arresto, un portavoce del governo britannico ha ribadito che “la nostra relazione speciale con gli Stati Uniti rimane forte” e che il Regno Unito è “fermamente impegnato a garantire che il Tech Prosperity Deal offra opportunità ai lavoratori di entrambi i Paesi”. Resta da vedere se questa pausa sarà temporanea, uno strumento tattico per accelerare i negoziati, o se segnerà un raffreddamento più duraturo nelle ambiziose agende commerciali transatlantiche.

Di atlante

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