Il 2025 si conferma un anno cruciale per il futuro della logistica urbana in Italia, suggellato da una partnership di grande valore strategico tra Stellantis Pro One, la divisione dedicata ai veicoli commerciali del colosso automobilistico, e Sic Europe, azienda leader nel trasporto, logistica e facility management. L’accordo, ufficializzato a luglio, ha già visto la consegna di oltre mille veicoli commerciali, un traguardo che testimonia la solidità di una collaborazione destinata a ridisegnare i contorni della distribuzione “last mile” in chiave sostenibile e innovativa.
Un’alleanza per la mobilità del futuro: i dettagli dell’accordo
L’intesa tra le due aziende prevede la fornitura complessiva di 1.200 veicoli commerciali, tutti appartenenti al segmento “large” e prodotti nel cuore industriale italiano, presso lo stabilimento Stellantis di Atessa, in provincia di Chieti. Questo polo produttivo, il più grande d’Europa per i veicoli commerciali leggeri, rappresenta un’eccellenza del Made in Italy, capace di gestire oltre 1.200 configurazioni diverse e con circa l’80% della produzione destinata all’export in 75 paesi.
La flotta destinata a Sic Europe include i modelli di punta della gamma Stellantis, veicoli noti per la loro robustezza, versatilità e affidabilità:
- Fiat Ducato
- Opel Movano
- Citroën Jumper
- Peugeot Boxer
Questi mezzi sono stati scelti per supportare l’espansione di Sic Europe, un operatore dinamico che gestisce una flotta di oltre 4.000 veicoli per le consegne dell’ultimo miglio su scala nazionale e internazionale. La fornitura è stata scaglionata nel corso del 2025: ai primi 600 veicoli consegnati nella prima parte dell’anno, se ne sono aggiunti recentemente altri 400, a dimostrazione di un piano di implementazione rapido ed efficiente.
Logistica urbana e sostenibilità: una visione condivisa
Questa collaborazione va oltre la semplice fornitura di mezzi. Rappresenta la convergenza di due visioni aziendali orientate al futuro. Da un lato, Stellantis Pro One consolida la sua leadership in un settore strategico come quello della logistica urbana, offrendo soluzioni personalizzate e tecnologicamente avanzate. Dall’altro, Sic Europe prosegue con determinazione nel suo percorso di innovazione e sostenibilità.
L’obiettivo dichiarato di Sic Europe è ambizioso e significativo: convertire progressivamente il 40% della propria flotta in veicoli a zero emissioni. L’accordo con Stellantis si inserisce perfettamente in questo piano di rinnovamento, fornendo i mezzi necessari per accelerare la transizione ecologica. La flotta di Sic Europe comprende già veicoli elettrici e a temperatura controllata, a testimonianza di un impegno concreto per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività.
Il contesto di mercato e il ruolo strategico di Atessa
L’accordo assume un valore ancora più rilevante se analizzato nel contesto del mercato dei veicoli commerciali leggeri in Italia. Dopo un primo semestre che ha visto una contrazione, il mercato ha mostrato segnali di ripresa nella seconda parte del 2025. In questo scenario, una commessa così importante non solo rafforza la posizione di Stellantis, ma infonde fiducia nell’intero settore.
Lo stabilimento di Atessa si conferma un asset strategico per Stellantis e per l’economia italiana. Nonostante le sfide del mercato che hanno portato a un ricorso alla cassa integrazione nella prima parte dell’anno, Stellantis ha confermato e rafforzato i piani industriali per il sito abruzzese. L’avvio della produzione dei nuovi Large Van elettrici è una testimonianza dell’impegno del gruppo verso la transizione ecologica e la centralità dello stabilimento italiano nella strategia “Pro One”. Questo piano mira a posizionare Stellantis come leader mondiale nel settore dei veicoli commerciali, con un’offerta completa che spazia dai furgoni ai pickup, con un forte focus sull’elettrificazione e soluzioni innovative come l’idrogeno.
La partnership con Sic Europe, quindi, non è un evento isolato, ma un tassello fondamentale di una strategia più ampia che punta a unire eccellenza produttiva, innovazione tecnologica e un impegno tangibile per un futuro più sostenibile. È la dimostrazione che la crescita economica e la responsabilità ambientale possono e devono procedere di pari passo, tracciando la rotta per la logistica del domani.
