Ashgabat, Turkmenistan – In un intervento di grande risonanza geopolitica, il presidente russo Vladimir Putin, parlando al Forum Internazionale per la Pace e la Fiducia nella capitale turkmena, ha delineato la sua visione delle attuali dinamiche globali, elogiando il ruolo delle Nazioni Unite e rafforzando i legami economici con l’Asia Centrale. Le sue dichiarazioni, riportate dall’agenzia di stampa Tass, offrono uno spaccato significativo della strategia del Cremlino in un contesto internazionale in rapida evoluzione.
Un Elogio Inatteso all’ONU e la Visione di un Ordine Multipolare
Nel suo discorso, Putin ha definito le Nazioni Unite come “l’unico meccanismo che garantisce un equilibrio di interessi nel mondo”, affermando che l’organizzazione “sta adempiendo al proprio mandato con dignità”. Questo apparente sostegno all’ONU arriva in un momento di forti tensioni globali e potrebbe essere interpretato come un messaggio volto a sottolineare l’importanza del multilateralismo, seppur secondo una visione russa. Il presidente ha infatti immediatamente collegato questo punto alla sua ormai consolidata promozione di “un mondo multipolare”, auspicando la “costruzione di relazioni interstatali basate sul rispetto reciproco degli interessi”. Questa visione, spesso ribadita da Putin in contesti internazionali come i vertici SCO e BRICS, si contrappone a un ordine mondiale che Mosca percepisce come dominato da un’unica potenza, e cerca di affermare la Russia come uno dei poli centrali di questo nuovo equilibrio.
Il forum di Ashgabat, intitolato “Pace e fiducia: unità di obiettivi per un futuro sostenibile”, ha visto la partecipazione di numerosi leader regionali, tra cui i presidenti di Turchia, Iraq, Kazakistan e altri stati dell’Asia Centrale, offrendo a Putin una piattaforma ideale per promuovere questa visione. La sua presenza è stata anche l’occasione per una serie di incontri bilaterali di alto profilo, incluso un colloquio con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, incentrato sulla ricerca di una soluzione al conflitto in Ucraina.
L’Asse Economico con il Turkmenistan: Dati e Prospettive
Al di là delle dichiarazioni di carattere geopolitico, il fulcro dell’intervento di Putin ha riguardato il consolidamento delle relazioni economiche con il Turkmenistan. Il presidente russo ha annunciato con enfasi che “le aziende russe intendono implementare nuovi progetti di investimento in Turkmenistan”. A sostegno di questa affermazione, ha citato dati economici impressionanti: “Nei primi 10 mesi del 2025, il fatturato commerciale è già cresciuto del 35%”. Questo tasso di crescita supera notevolmente quello registrato nell’intero anno precedente, segnalando una decisa accelerazione della cooperazione economica bilaterale.
Questa partnership strategica, definita da Putin “un brillante esempio di come dovrebbero essere costruite le relazioni tra partner nel moderno mondo multipolare”, si concentra su settori chiave come l’energia e i trasporti. La collaborazione si estende a iniziative multilaterali di vasta portata, come lo sviluppo del corridoio di trasporto Nord-Sud e progetti nella regione del Mar Caspio. Con investimenti russi in Turkmenistan che già ammontano a circa 3,5 miliardi di dollari, l’intenzione è quella di approfondire ulteriormente questa interdipendenza economica.
La Russia si conferma così uno dei principali partner commerciali del Turkmenistan, con un interscambio annuo che si attesta intorno a 1,5 miliardi di dollari. La crescita registrata nel 2025 è un segnale della volontà di Mosca di rafforzare la propria influenza economica in Asia Centrale, una regione strategicamente cruciale dove si intersecano anche gli interessi di altre potenze globali.
Il Contesto Regionale e le Implicazioni Future
La visita di Putin ad Ashgabat si inserisce in una strategia più ampia di Mosca volta a consolidare le alleanze in Asia. La partecipazione al forum, che celebra anche il 30° anniversario della proclamazione della neutralità del Turkmenistan, ha permesso a Putin di lodare il percorso del paese ospitante, definendolo un fattore di stabilità per l’intera regione. Inoltre, il leader russo ha ricordato che Ashgabat presiederà la Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) nel 2026, assicurando il pieno sostegno di Mosca.
L’intensificazione dei rapporti con il Turkmenistan rappresenta un tassello fondamentale nel “pivot verso l’Asia” della Russia, una strategia che mira a diversificare le partnership economiche e politiche. In questo quadro, il rafforzamento dei corridoi logistici e la cooperazione in ambito energetico non sono solo questioni economiche, ma assumono una valenza strategica di prim’ordine, contribuendo a ridisegnare le mappe del commercio e dell’influenza globale in linea con la visione multipolare promossa dal Cremlino.
