Un campione non si misura solo in medaglie e record, ma anche nella grandezza del suo cuore. E Marcell Jacobs, l’uomo più veloce del mondo, ha dimostrato ancora una volta di possedere un cuore immenso. In una mattinata carica di emozione e solidarietà, il campione olimpico dei 100 metri ha vestito i panni di un messaggero speciale, portando sorrisi e doni ai bambini ricoverati negli ospedali di Bergamo e Brescia. Un’iniziativa promossa da Regione Lombardia che, in vista della sentita festa di Santa Lucia, ha voluto regalare un momento di spensieratezza a chi sta combattendo la propria gara più importante.
Una Giornata Speciale tra Bergamo e Brescia
Il tour della solidarietà di Marcell Jacobs è partito dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, per poi proseguire agli Spedali Civili di Brescia. Ad attenderlo non c’erano piste di atletica o blocchi di partenza, ma i corridoi dei reparti pediatrici, dove ha incontrato i piccoli “campioncini”, come li ha affettuosamente definiti l’assessore regionale Claudia Maria Terzi. Accompagnato da una delegazione istituzionale che includeva, oltre all’assessore Terzi, anche le assessore regionali Debora Massari e Simona Tironi, Jacobs ha distribuito doni, scattato foto e, soprattutto, ha regalato parole di incoraggiamento.
Presenti all’evento anche i vertici delle due strutture ospedaliere, il direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XIII, Francesco Locati, e il direttore generale dell’Asst Spedali Civili, Luigi Cajazzo, insieme alla consigliera regionale Claudia Carzeri a Brescia. Una sinergia tra mondo dello sport e istituzioni per testimoniare vicinanza e supporto concreto ai bambini e alle loro famiglie in un momento di difficoltà.
Le Parole Emozionate di un Campione e Padre
Visibilmente commosso, Marcell Jacobs ha condiviso i suoi sentimenti al termine della visita: “Per me è davvero una giornata speciale e sono onorato di aver potuto visitare i reparti per portare un momento di gioia e di buonumore ai bambini. Spero di aver trasmesso loro ancora più energia per continuare a lottare e vincere la loro sfida”.
Il campione ha poi aggiunto una riflessione profonda, dettata dalla sua esperienza di padre: “Da padre, ho provato un’emozione profonda nel vedere la forza e la determinazione con cui i genitori sono impegnati in questa lotta quotidiana accanto ai figli. E sono ammirato dai medici e dagli infermieri che in questi reparti danno la vita e l’anima per curare al meglio i bambini. Oggi ho imparato molto”. Parole che rivelano l’uomo dietro l’atleta, capace di empatia e di profonda ammirazione per chi, ogni giorno, affronta sfide ben più ardue di una finale olimpica.
Un Esempio di Valori e Sensibilità
L’iniziativa è stata fortemente voluta e lodata anche dalle rappresentanti di Regione Lombardia. L’assessore Debora Massari ha sottolineato come sia stato “un vero onore avere con noi Marcell Jacobs, un grande atleta e una grande persona. Oltre che per la sua storia sportiva, è un esempio per la sua sensibilità, la sua gentilezza e i valori che trasmette ai giovani”. Sulla stessa linea l’assessore Simona Tironi, che ha evidenziato come Jacobs abbia “dimostrato di avere un grande cuore” e di rappresentare uno di quegli “esempi belli e positivi” di cui i bambini e i ragazzi hanno un disperato bisogno.
La visita di Jacobs si inserisce in una tradizione, quella di Santa Lucia, particolarmente radicata nei territori di Bergamo e Brescia, dove la notte tra il 12 e il 13 dicembre è attesa con trepidazione dai più piccoli, che sperano di ricevere doni e dolci. Un gesto simbolico, quello del campione olimpico, che ha legato la magia della tradizione a un messaggio potente di speranza e vicinanza.
Lo Sport che Unisce e Ispira
Questa giornata speciale ha messo in luce il potere dello sport di andare oltre la competizione. La presenza di un’icona come Marcell Jacobs ha rappresentato per i piccoli pazienti una fonte di ispirazione, un simbolo di forza e resilienza. Un campione che insegna a non mollare mai, a credere nei propri sogni e a superare ogni ostacolo, sia su una pista che in un letto d’ospedale. Un messaggio che, grazie a questa splendida iniziativa, è arrivato forte e chiaro, lasciando una scia di gioia e speranza nei cuori di tanti piccoli guerrieri.
