TORINO – Una vittoria per chiudere il girone di Champions League, ma che lascia l’amaro in bocca e più di qualche interrogativo. La Juventus supera per 2-0 i ciprioti del Pafos all’Allianz Stadium, ma la serata è tutt’altro che tranquilla. Fischi assordanti al termine del primo tempo, un gioco a tratti sterile e la dura analisi di un Luciano Spalletti per nulla soddisfatto, sono il contorno di un successo che vale il consolidamento del piazzamento in vista dei playoff, ma non a placare gli animi di un ambiente esigente. A decidere il match sono state le reti, entrambe nella ripresa, di Weston McKennie e Jonathan David, quest’ultimo servito da un assist al bacio di Kenan Yildiz, il migliore in campo per distacco.

SPALLETTI SOTTO ACCUSA: “PRIMO TEMPO IMBARAZZANTE”

Le parole del tecnico bianconero al termine della gara sono pietre. “Era fondamentale vincere, ma nel primo tempo ci sono state situazioni imbarazzanti: non sono contento io e non lo sono nemmeno i ragazzi, ma con le vittorie si mettono a posto tante cose“, ha dichiarato Spalletti, senza mezzi termini. Un’analisi lucida e severa di una prima frazione di gioco in cui la Juventus è apparsa lenta, prevedibile e incapace di creare reali pericoli alla difesa del Pafos, rischiando anzi in più di un’occasione sulle ripartenze avversarie, con gli ospiti che hanno colpito anche un palo con Anderson Silva. “È stato fatto il minimo, dopo il gol del vantaggio abbiamo avuto più tranquillità – ha proseguito l’allenatore – e in difesa abbiamo concesso troppo: per il momento è così, prendiamoci le cose che abbiamo fatto nel secondo tempo“.

La strigliata nell’intervallo ha sortito gli effetti sperati. “Durante l’intervallo ho spiegato il nuovo modo di stare in campo e poi abbiamo parlato di alcune situazioni“, ha spiegato Spalletti. “Quando abbiamo il pallone, dobbiamo comandare e indirizzare la partita: a volte anche quando bisogna fare le cose semplici si vede che stiamo vivendo un momento particolare, magari con questa vittoria staremo più tranquilli per ritrovare le nostre capacità“.

LA REAZIONE DELLO STADIUM E LA DIFESA DI SPALLETTI

Il pubblico dell’Allianz Stadium non ha gradito la prestazione offerta nel primo tempo, accompagnando la squadra negli spogliatoi con una bordata di fischi. Un segnale forte, che non è passato inosservato. “Ovviamente quando sono al nostro fianco ci sentiamo più forti e abbiamo maggiori energie, ma questo denota che dobbiamo crescere anche dal punto di vista caratteriale“, ha commentato Spalletti, riconoscendo la necessità di una crescita mentale da parte dei suoi giocatori. Un rapporto, quello con i tifosi, da ricostruire a suon di prestazioni convincenti, come quella vista solo a sprazzi nella ripresa, quando lo stadio è tornato a cantare e a sostenere la squadra.

YILDIZ, LA STELLA CHE ILLUMINA LA NOTTE BIANCONERA

In una serata di ombre, la luce più brillante è stata senza dubbio quella di Kenan Yildiz. Il giovane talento turco, nominato MVP della partita dalla UEFA, è stato l’unico a provare a scuotere la squadra nel primo tempo con le sue giocate individuali. Nella ripresa, ha messo la sua firma sulla partita con l’assist perfetto per il raddoppio di Jonathan David. “Buono il mio assist per lui, io do sempre il 100% anche in allenamento per crescere e per aiutare la squadra“, ha detto Yildiz nel post-gara. “Anche il primo tempo contro il Pafos è stato positivo ma ci è mancato soltanto il gol, mentre nella ripresa abbiamo messo maggiore cattiveria“. Una prestazione che conferma la crescita esponenziale di un giocatore su cui la Juventus punta forte per il futuro.

La cronaca della partita ha visto la Juventus sbloccare il risultato al 67′ con un potente destro di Weston McKennie, servito da Andrea Cambiaso. Il raddoppio è arrivato al 72′, al termine di un contropiede orchestrato da Francisco Conceição, proseguito da Yildiz e finalizzato da Jonathan David, che ha così messo in cassaforte i tre punti.

PROSPETTIVE FUTURE E LA STRADA VERSO GLI OTTAVI

Con questa vittoria, la seconda consecutiva in Champions, la Juventus sale a nove punti in classifica dopo sei giornate. Un bottino che, pur non essendo esaltante, permette ai bianconeri di guardare con un cauto ottimismo alla fase ad eliminazione diretta. La strada è ancora lunga e le difficoltà non mancano, come evidenziato da una prestazione a due facce contro il Pafos. Spalletti si trova a gestire una squadra con evidenti limiti caratteriali e un organico che, a causa degli infortuni, lo costringe a scelte quasi obbligate, come il modulo 3-4-2-1. La speranza è che questa vittoria, seppur sofferta, possa restituire un po’ di serenità e consapevolezza a un gruppo che ha un disperato bisogno di ritrovare le proprie certezze.

Di nike

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