LAS VEGAS, USA – La corsa per la NBA Cup 2025 entra nel vivo e dalla Eastern Conference arrivano i primi, inappellabili verdetti. Saranno gli Orlando Magic e i New York Knicks a contendersi il titolo nella scintillante cornice di Las Vegas. Due prestazioni di forza, due vittorie nette che hanno spento i sogni di gloria dei Miami Heat e dei Toronto Raptors, delineando la prima semifinale del torneo.
Il Derby della Florida ai Magic: Bane incontenibile, notte fonda per Fontecchio
La sfida più attesa della notte, il derby della Florida, non ha tradito le aspettative, almeno in termini di intensità e capovolgimenti di fronte. A spuntarla sono stati gli Orlando Magic, capaci di imporsi per 117-108 sui Miami Heat in una partita dai due volti. Nonostante un avvio da incubo, sotto addirittura 15-0 nei primi minuti, i Magic hanno saputo riorganizzarsi e ribaltare l’inerzia del match.
L’inizio era stato tutto a favore di Miami, che aveva chiuso il primo quarto avanti 30-17, illudendo i propri tifosi. Ma la reazione di Orlando non si è fatta attendere: un secondo quarto di grande solidità ha permesso di ricucire lo strappo, arrivando all’intervallo lungo con un solo punto di svantaggio (57-56 per gli Heat). È stato nel terzo periodo che i padroni di casa hanno piazzato l’allungo decisivo, costruendo un vantaggio che hanno poi gestito con autorità fino alla sirena finale.
Il protagonista assoluto della serata è stato un fenomenale Desmond Bane, che ha eguagliato il suo massimo stagionale con una prestazione da 37 punti. La sua efficacia al tiro (14/24 dal campo) e la sua capacità di segnare canestri pesanti nei momenti cruciali hanno letteralmente demolito la difesa di Miami. Ottimo anche il contributo del rientrante Paolo Banchero, autore di 18 punti, e di un solido Jalen Suggs, che ha aggiunto 20 punti al bottino finale. Agli Heat non sono bastati i 21 punti di Norman Powell e i 20 di Tyler Herro per evitare l’eliminazione.
Serata da dimenticare, invece, per il nostro Simone Fontecchio. L’azzurro, impiegato per soli sette minuti, non è riuscito a trovare il fondo della retina, chiudendo per la prima volta in stagione con zero punti a referto. Un’uscita di scena amara per lui e per i suoi Heat, che vedono svanire il sogno di accedere alla Final Four.
Knicks inarrestabili: Brunson domina a Toronto
Nell’altra semifinale della Eastern Conference, i New York Knicks hanno offerto una prova di forza impressionante, espugnando la Scotiabank Arena di Toronto con un netto 117-101. Una vittoria che proietta i Knicks per la prima volta alle semifinali della NBA Cup e che conferma il loro eccellente stato di forma, con otto vittorie nelle ultime nove partite.
Il match è stato in equilibrio solo nel primo quarto, poi i Knicks hanno preso il largo. La svolta è arrivata in un secondo periodo a senso unico, dominato da New York con un parziale schiacciante di 34-13 che ha indirizzato definitivamente la partita. Da quel momento, i Raptors non sono più riusciti a rientrare, nonostante i generosi tentativi di un ottimo Brandon Ingram, autore di 31 punti.
A trascinare i Knicks è stato un sontuoso Jalen Brunson. Il playmaker ha chiuso con 35 punti, 26 dei quali segnati in un primo tempo stellare, il suo più prolifico della stagione. La sua leadership e la sua capacità di attaccare il canestro hanno mandato in tilt la difesa canadese. Ma tutta la squadra di New York ha girato a meraviglia, con cinque giocatori in doppia cifra. Da sottolineare la prestazione di Josh Hart (21 punti) e la solida doppia doppia di Karl-Anthony Towns (14 punti e 16 rimbalzi).
Per i Raptors, privi di pedine importanti come Immanuel Quickley e RJ Barrett, si tratta della sesta sconfitta nelle ultime sette partite, un momento di crisi che l’eliminazione dalla coppa non fa che acuire.
Attesa per Wembanyama e le sfide a Ovest
Mentre a Est si festeggiano i primi semifinalisti, a Ovest cresce l’attesa per gli altri due quarti di finale. I riflettori sono puntati sulla sfida tra i Los Angeles Lakers e i San Antonio Spurs, con il grande dubbio legato alla presenza di Victor Wembanyama. Il fenomeno francese, fermo dal 14 novembre per uno stiramento al polpaccio, ha ripreso ad allenarsi con la squadra, ma la sua partecipazione al match contro i Lakers è stata ufficialmente esclusa. Il suo rientro potrebbe avvenire nell’eventuale semifinale contro Oklahoma City o Phoenix, oppure nel match di regular season del 17 dicembre. Un’assenza pesante per gli Spurs, che dovranno fare a meno delle sue medie impressionanti (26.2 punti, 12.9 rimbalzi e 3.6 stoppate) per tentare l’impresa contro i campioni in carica.
