Nuova Delhi – In una decisione di portata storica, il Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO ha sancito l’ingresso del Caftano Marocchino nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. La proclamazione è avvenuta durante la 20ª sessione del Comitato, in corso dall’8 al 13 dicembre 2025 presso l’iconico Forte Rosso di Nuova Delhi, in India. Questo riconoscimento globale celebra non solo la magnificenza estetica di un indumento, ma anche il complesso universo di savoir-faire, tradizioni e significati culturali che esso rappresenta per il Marocco.

Un’Eredità Intrecciata nella Storia

Il dossier di candidatura, riccamente documentato, ha presentato il caftano non come un semplice abito, ma come una testimonianza vivente della storia plurale del Marocco. Le sue origini, che alcuni studiosi fanno risalire al periodo medievale e alla dinastia merinide del XVI secolo, raccontano di secoli di evoluzione e contaminazioni culturali. Indossato inizialmente nelle corti reali e dai dignitari, il suo uso si è progressivamente diffuso tra le varie classi sociali, diventando un elemento imprescindibile del guardaroba femminile marocchino. La sua foggia è il risultato di un sincretismo unico, in cui si fondono influenze arabe, amazigh (berbere) ed ebraiche, a testimonianza della diversità che costituisce il mosaico culturale del Regno.

Tradizionalmente, ogni città marocchina, da Fès a Tétouan, ha sviluppato un proprio stile distintivo, con variazioni nelle lunghezze, nei tagli e nei ricami, sebbene oggi si assista a una maggiore uniformità stilistica. L’essenza del caftano risiede nella maestria degli artigiani, i maalem, le cui abili mani trasformano tessuti pregiati come seta, broccato, velluto e chiffon in opere d’arte. Ricami elaborati, spesso realizzati con fili d’oro e d’argento, perle e pietre preziose, adornano l’abito, rendendo ogni pezzo unico.

Più di un Abito: Un Simbolo Culturale

L’iscrizione da parte dell’UNESCO riconosce il caftano come un “fatto sociale totale”, un elemento che permea l’intera comunità, dalla sua concezione alla sua realizzazione e al suo utilizzo. È l’abito per eccellenza delle cerimonie più importanti della vita: matrimoni, battesimi, feste religiose e celebrazioni familiari. Durante i matrimoni, ad esempio, la sposa può arrivare a indossare fino a sette caftani diversi, ognuno con un significato simbolico preciso. Questo indumento è un potente veicolo di trasmissione intergenerazionale; le madri lo passano alle figlie, insieme alle conoscenze e alle tradizioni ad esso legate, perpetuando un’eredità culturale di inestimabile valore.

È importante distinguere il caftano, che è un abito unico, dalla takchita, un altro capo tradizionale marocchino composto da due pezzi distinti, spesso indossati insieme. Entrambi sono completati dalla mdama, una cintura, spesso riccamente decorata, che cinge la vita e valorizza la silhouette.

La Decisione del Comitato UNESCO

La 20ª sessione del Comitato, presieduta da Vishal V. Sharma, delegato permanente dell’India presso l’UNESCO, ha esaminato numerose candidature provenienti da tutto il mondo. La candidatura marocchina ha superato con successo il vaglio, ponendo fine a un dibattito che ha visto il ritiro di alcune proposte di modifica da parte di altre delegazioni, consolidando così il riconoscimento dell’origine e della specificità culturale marocchina del caftano. L’approvazione finale è stata accolta come una vittoria per la diplomazia culturale del Marocco e un tributo alla sua capacità di preservare e valorizzare il proprio patrimonio.

Con questa nuova iscrizione, il numero di elementi iscritti nelle liste del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO continua a crescere, superando le 780 pratiche provenienti da 150 paesi. Questo patrimonio, come definito dalla Convenzione del 2003, comprende tradizioni orali, arti dello spettacolo, pratiche sociali, rituali e conoscenze artigianali che le comunità riconoscono come parte integrante della loro identità culturale. L’obiettivo della Lista non è solo onorifico, ma mira a garantire una maggiore visibilità e a promuovere misure di salvaguardia per queste tradizioni viventi, sostenendo le comunità depositarie di tali saperi.

Uno Sguardo al Futuro: Tra Tradizione e Modernità

Il riconoscimento dell’UNESCO arriva in un momento in cui il caftano marocchino gode di una notevole popolarità anche sulla scena della moda internazionale. Stilisti di tutto il mondo traggono ispirazione dalle sue linee fluide e dalla sua eleganza senza tempo, reinterpretandolo in chiave moderna. Questa consacrazione globale non solo protegge le radici storiche e artigianali del caftano, ma ne incoraggia anche l’evoluzione, assicurando che questo simbolo di femminilità, raffinatezza e identità culturale continui a brillare, attraversando epoche e confini, senza mai perdere la sua anima profondamente marocchina.

Di davinci

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