Dhaka, Bangladesh – In una mossa che ridefinisce gli equilibri strategici nel Sud-est asiatico, la Bangladesh Air Force (BAF) ha ufficialmente avviato le procedure per l’acquisizione dei caccia di quarta generazione avanzata Eurofighter Typhoon. La firma di una lettera di intenti (LOI) con Leonardo S.p.A., colosso italiano dell’aerospazio e della difesa, è avvenuta il 9 dicembre 2025 presso il quartier generale dell’aeronautica a Dhaka. L’evento si è svolto alla presenza di figure di spicco, tra cui il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, il Maresciallo dell’Aria Hasan Mahmood Khan, e l’Ambasciatore d’Italia in Bangladesh, Antonio Alessandro, a testimonianza dell’importanza diplomatica ed economica dell’intesa.

Un Salto Quantico per la Difesa Aerea Bengalese

L’accordo con Leonardo rappresenta un tassello fondamentale nel più ampio piano di modernizzazione delle forze armate bengalesi, noto come “Forces Goal 2030”. Questo ambizioso programma mira a potenziare le capacità operative delle forze di terra, mare e aria del paese. Per l’aeronautica, l’introduzione degli Eurofighter Typhoon segnerebbe un notevole salto di qualità tecnologico. Attualmente, la flotta da combattimento della BAF è composta da circa 44 jet, in gran parte costituiti da modelli di fabbricazione cinese, come i Chengdu J-7, basati sul design del MiG-21 sovietico. L’acquisizione di un caccia occidentale di ultima generazione come il Typhoon consentirebbe al Bangladesh di allinearsi a standard operativi più elevati in termini di sorveglianza aerea, combattimento aria-aria e capacità di attacco al suolo.

Sebbene il numero esatto di velivoli non sia stato ancora ufficializzato, indiscrezioni della stampa locale parlano di una possibile commessa che potrebbe oscillare tra i 12 e i 16 caccia. Questo renderebbe il Bangladesh il primo operatore del Typhoon al di fuori dell’Europa e del Medio Oriente, un traguardo significativo sia per il paese asiatico che per il consorzio Eurofighter.

Il Ruolo Chiave di Leonardo e la Competizione Internazionale

Leonardo, che detiene una quota del 36% nel consorzio Eurofighter insieme a BAE Systems (Regno Unito) e Airbus (Germania e Spagna), non solo parteciperà alla produzione di componenti elettroniche e aeronautiche, ma agirà anche come prime contractor. Questo significa che l’azienda italiana avrà la responsabilità dell’assemblaggio finale dei velivoli, che avverrà presso lo stabilimento di Caselle (Torino), e della consegna al cliente. La scelta del Bangladesh non è casuale, ma si inserisce in un contesto di relazioni già consolidate con Leonardo. La BAF, infatti, opera già elicotteri AW109 e AW139 e ha acquisito in passato sistemi radar di sorveglianza aerea, come il KRONOS LAND, sempre forniti dall’azienda italiana.

La decisione di avviare trattative per il Typhoon giunge in un momento in cui il Bangladesh stava valutando anche altre opzioni. In particolare, era in corso una negoziazione per l’acquisto di 20 caccia cinesi Chengdu J-10. La firma della lettera d’intenti con Leonardo introduce una forte alternativa occidentale, che potrebbe ridefinire le future strategie di approvvigionamento della difesa bengalese. La scelta finale avrà implicazioni non solo militari, ma anche geopolitiche, segnalando un potenziale avvicinamento del Bangladesh all’orbita strategica occidentale.

Le Capacità dell’Eurofighter Typhoon

L’Eurofighter Typhoon è un caccia bimotore, supersonico e multiruolo, progettato per eccellere in una vasta gamma di missioni. Tra le sue caratteristiche principali spiccano:

  • Agilità e prestazioni di volo: Grazie alla sua configurazione aerodinamica con alette canard e ala a delta, il Typhoon è estremamente manovrabile.
  • Avionica avanzata: È equipaggiato con un’avionica digitale all’avanguardia, che include il radar a scansione elettronica attiva (AESA) Captor-E, in grado di tracciare simultaneamente un elevato numero di bersagli a grande distanza.
  • Capacità multiruolo: Il velivolo è in grado di passare rapidamente da missioni di superiorità aerea a missioni di attacco al suolo, grazie a un’ampia gamma di armamenti aria-aria e aria-superficie.
  • Guerra elettronica: Dispone di sofisticati sistemi di autoprotezione e di guerra elettronica che ne aumentano la sopravvivenza in ambienti ostili.

Una delegazione della Bangladesh Air Force ha già avuto modo di valutare le prestazioni del caccia durante una visita allo stabilimento Leonardo di Torino, dove ha effettuato voli di prova, consolidando l’interesse per la piattaforma.

Prospettive Future: Dalla Lettera d’Intenti al Contratto Finale

La firma della lettera di intenti è solo il primo passo di un percorso negoziale complesso. Le prossime fasi includeranno la definizione di dettagli cruciali come la configurazione operativa specifica dei velivoli, i pacchetti di addestramento per piloti e personale di terra, il supporto logistico e la fornitura di armamenti. Se i negoziati andranno a buon fine e si arriverà alla firma di un contratto vincolante, per il Bangladesh si aprirà una nuova era nel campo della difesa aerea, con implicazioni significative per la stabilità e la sicurezza dell’intera regione del Golfo del Bengala.

Di atlante

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