Nuova Delhi – In una giornata definita storica per l’India, il Diwali, conosciuto anche come Deepavali, la vibrante e sentita “Festa delle Luci”, è stato ufficialmente iscritto nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. L’annuncio è avvenuto durante la 20ª sessione del Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, in corso dall’8 al 13 dicembre 2025 nella suggestiva cornice del Forte Rosso di Nuova Delhi. Si tratta della prima volta che l’India ospita questa importante sessione, un evento che ha riunito delegati da oltre 150 nazioni per esaminare decine di candidature provenienti da 78 paesi.
Il riconoscimento è stato accolto con enorme entusiasmo in tutta la nazione e dalla diaspora indiana nel mondo. Il Primo Ministro indiano, Narendra Modi, ha espresso la sua gioia attraverso i canali social, definendo il momento emozionante per l’India e per il mondo intero. “Per noi, il Deepavali è strettamente legato alla nostra cultura ed etica. È l’anima della nostra civiltà,” ha dichiarato Modi. “Personifica l’illuminazione e la rettitudine. L’inserimento del Deepavali nella lista del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO contribuirà a rafforzarne ulteriormente la popolarità globale.”
Cos’è il Diwali: Oltre le Luci, un Mosaico di Culture
Il Diwali è molto più di una semplice festa; è una celebrazione che dura generalmente cinque giorni e il cui significato trascende le barriere religiose, venendo osservato da milioni di indù, sikh, giainisti e alcuni buddisti. Il suo tema centrale e universale è la vittoria della luce sulle tenebre, del bene sul male e della conoscenza sull’ignoranza.
Le tradizioni associate al festival sono ricche e variegate:
- Illuminazione: Case, templi e spazi pubblici vengono adornati con diyas (lampade a olio in argilla), candele e luci colorate, creando un’atmosfera magica che simboleggia la luce interiore che protegge dall’oscurità spirituale.
- Rituali e Preghiere: Le famiglie si riuniscono per eseguire la puja (preghiera), in particolare in onore di Lakshmi, la dea della ricchezza e della prosperità.
- Decorazioni e Pulizie: Le case vengono pulite a fondo e decorate con rangoli, elaborati disegni artistici realizzati sul pavimento con polveri colorate, sabbia o petali di fiori.
- Convivialità: È un momento di forte coesione sociale, in cui ci si scambiano doni e dolci, si organizzano grandi banchetti e si fanno visita a parenti e amici.
Sebbene l’essenza rimanga la stessa, le storie e le motivazioni dietro la celebrazione variano tra le diverse fedi:
- Per gli indù, la storia più nota, specialmente nel nord dell’India, celebra il ritorno del re Rama ad Ayodhya dopo 14 anni di esilio e la sua vittoria sul demone Ravana.
- Per i giainisti, il Diwali segna il giorno in cui Mahavira, l’ultimo dei Tirthankara, raggiunse il nirvana, ovvero l’illuminazione e la liberazione spirituale.
- Per i sikh, la festa, nota anche come Bandi Chhor Divas, commemora la liberazione del sesto guru, Guru Hargobind, da una prigione dell’impero Moghul nel 1619, insieme a 52 principi.
Il Significato del Riconoscimento UNESCO
L’inclusione del Diwali nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale non riguarda la protezione di un monumento, ma la salvaguardia di un “patrimonio vivente”. Questa categoria dell’UNESCO riconosce pratiche, tradizioni, espressioni orali, arti performative e conoscenze che le comunità trasmettono di generazione in generazione. Il Diwali è il sedicesimo elemento indiano a entrare in questa prestigiosa lista, unendosi a tradizioni come lo Yoga (2016), il Kumbh Mela (2017), la Durga Puja di Calcutta (2021) e il Garba del Gujarat (2023).
Questo riconoscimento ha molteplici implicazioni. In primo luogo, aumenta la consapevolezza globale su una delle festività più importanti del mondo, promuovendone i valori di pace e armonia. In secondo luogo, rafforza gli sforzi per la salvaguardia di queste tradizioni comunitarie, assicurando che le conoscenze e le abilità artigianali, come la creazione di diyas e rangoli, continuino a prosperare. Infine, da un punto di vista economico e di “soft power”, consolida la posizione dell’India come culla di una civiltà ricca e diversificata, con potenziali ricadute positive sul turismo culturale e sulla valorizzazione delle industrie creative locali.
Un Momento di Orgoglio Nazionale
La decisione del Comitato, presieduto dall’ambasciatore indiano presso l’UNESCO, Vishal V. Sharma, è stata descritta dal Ministro della Cultura e del Turismo, Gajendra Singh Shekhawat, come un “giorno storico”. “Questo onore celebra il messaggio universale della nostra festa delle luci: la speranza sulla disperazione, l’armonia sulla divisione e la luce per tutti”, ha affermato, sottolineando come il patrimonio culturale indiano stia ricevendo un riconoscimento globale senza precedenti.
L’iscrizione del Diwali è un tributo non solo alla sua importanza spirituale, ma anche alla sua capacità di unire le persone, promuovere la coesione sociale e rafforzare i legami familiari e comunitari. È la celebrazione di una tradizione che non è semplicemente ricordata, ma che viene “vissuta, amata e tramandata”, un faro di luce che ora brilla ancora più intensamente sulla scena mondiale.
