I mercati finanziari europei hanno vissuto una giornata di sostanziale attesa, caratterizzata da una cautela diffusa tra gli investitori. I principali listini del Vecchio Continente si sono mossi in ordine sparso, con gli occhi puntati sulla prossima riunione della Federal Reserve statunitense, dalla quale si attendono indicazioni cruciali sulle future mosse in materia di politica monetaria, in particolare riguardo a un possibile taglio dei tassi di interesse nel 2026. A sostenere le piazze finanziarie, tuttavia, è intervenuto un poderoso slancio del comparto della difesa, galvanizzato da notizie provenienti dalla Germania.
Il Riarmo Tedesco Scuote i Mercati: Un Piano da 52 Miliardi
La notizia che ha catalizzato l’attenzione degli operatori è stata l’indiscrezione, riportata da fonti internazionali, secondo cui il parlamento tedesco sarebbe pronto ad approvare la prossima settimana un pacchetto record di 29 contratti per appalti militari, per un valore complessivo di 52 miliardi di euro. Questa mossa si inserisce in una più ampia strategia del governo di Berlino volta a rafforzare le proprie capacità militari, con l’obiettivo di diventare la principale potenza militare in Europa. L’annuncio ha immediatamente messo le ali ai titoli del settore della difesa in tutta Europa. A Francoforte, il colosso Rheinmetall ha registrato un’impennata del 4%, mentre la svedese Saab ha segnato un progresso del 3%. L’onda lunga degli acquisti ha beneficiato anche l’italiana Leonardo, che ha visto le sue azioni salire del 3%, e Fincantieri, in crescita dell’1,2%.
Gli analisti sottolineano come questo piano di riarmo rappresenti una svolta epocale per la Germania e per l’intero continente, con possibili impatti significativi non solo sugli equilibri geopolitici ma anche sulla crescita economica e sull’inflazione. Il piano tedesco prevede investimenti in equipaggiamento militare di base, veicoli da combattimento, sistemi missilistici e satelliti di sorveglianza.
Andamento dei Listini e dei Settori
Nonostante l’iniezione di fiducia proveniente dal settore della difesa, il quadro generale dei mercati europei è rimasto interlocutorio. L’indice paneuropeo Stoxx 600 si è mosso sulla linea della parità, con un leggero rialzo dello 0,05%. Tra le principali borse, Francoforte (DAX) ha mostrato la performance migliore, chiudendo in positivo con un +0,4%. Più deboli, invece, Londra (FTSE 100) con un -0,04%, Parigi (CAC 40) a -0,3% e Madrid (IBEX 35) a -0,07%.
Oltre alla difesa, hanno mostrato una buona intonazione anche altri settori:
- Assicurazioni: in crescita dello 0,9%
- Banche: in progresso dello 0,2%
- Utility: in rialzo dello 0,1%, sostenute anche dall’aumento del prezzo del gas, salito dell’1,8% a 27,36 euro al megawattora.
In controtendenza, invece, il comparto dell’energia, che ha ceduto lo 0,5% nonostante un leggero aumento del prezzo del petrolio.
Materie Prime, Valute e Titoli di Stato
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha registrato un modesto rialzo. Il WTI (West Texas Intermediate) ha guadagnato lo 0,3%, attestandosi a 59,08 dollari al barile, mentre il Brent ha raggiunto i 62,70 dollari, anch’esso in crescita dello 0,3%. Poco mosso l’oro, con una quotazione attorno ai 4.205 dollari l’oncia. In territorio negativo, invece, il Bitcoin, che ha ceduto l’1,2%, scendendo a 90.177 dollari.
Nel mercato valutario, l’euro si è apprezzato sul dollaro, con il cambio che è salito a 1,1647.
Per quanto riguarda i titoli di Stato, lo spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi decennali è salito a 71 punti base. Il rendimento del BTP a 10 anni si è attestato al 3,55%, mentre quello del Bund tedesco ha raggiunto il 2,84%. Questo leggero aumento del differenziale riflette una maggiore cautela degli investitori in attesa delle decisioni della Fed e delle loro possibili ripercussioni sui mercati obbligazionari globali.
