Una tragedia immane ha scosso la serata di sabato lungo l’autostrada A5 Torino-Aosta, dove una bambina di neanche tre mesi ha perso la vita in un drammatico incidente stradale. L’evento, avvenuto intorno alle 20:00 tra gli svincoli di Settimo Torinese e Volpiano, in direzione Aosta, ha assunto i contorni di un vero e proprio giallo, con la Procura di Ivrea che ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e fuga del conducente. Gli inquirenti sono alla ricerca di almeno due veicoli che sarebbero coinvolti nella carambola mortale e che si sarebbero poi dileguati senza prestare il minimo soccorso.
La Dinamica dell’Incidente: Un Furgone Pirata all’Origine della Tragedia
Secondo le prime ricostruzioni, basate sulle indagini e sulle testimonianze raccolte, l’auto sulla quale viaggiava la piccola con la madre, una Fiat 500X, sarebbe stata tamponata da un furgone. L’urto violento avrebbe innescato una carambola, facendo perdere alla donna il controllo del mezzo, che è finito fuori strada. In questa fase concitata, la bambina, assicurata al suo ovetto, sarebbe stata sbalzata fuori dall’abitacolo. Il conducente del furgone, dopo un primo, apparente tentativo di fermarsi, avrebbe invece proseguito la sua corsa, sparendo nel buio.
Ma la catena di eventi tragici non si sarebbe fermata qui. Gli inquirenti ipotizzano che, una volta sull’asfalto, la neonata sia stata investita da una terza auto, anch’essa allontanatasi dal luogo dell’incidente. Il conducente di questo secondo veicolo potrebbe non essersi accorto di nulla, a causa dell’oscurità e della velocità. Questa terribile sequenza di eventi è al centro delle indagini della Polizia Stradale, che sta analizzando meticolosamente le immagini delle telecamere di sicurezza autostradali e ascoltando i testimoni per ricostruire l’esatta dinamica e identificare i responsabili.
Le Indagini della Procura e gli Accertamenti Tecnici
La Procura di Ivrea, guidata dalla procuratrice Gabriella Viglione, ha immediatamente aperto un’inchiesta per fare luce sulla vicenda. Inizialmente si era ipotizzato un incidente autonomo, ma la raccolta di testimonianze ha rapidamente spostato l’attenzione sulla possibile responsabilità di altri veicoli. Sono in corso anche accertamenti tecnici per comprendere come mai l’ovetto, il sistema di ritenuta che avrebbe dovuto proteggere la piccola, sia stato proiettato fuori dalla vettura. Si sta verificando se il seggiolino fosse correttamente agganciato e se la bambina fosse allacciata in modo adeguato.
L’autopsia sul corpo della piccola sarà un elemento cruciale per determinare le cause esatte del decesso e stabilire se la morte sia sopraggiunta a causa dell’impatto iniziale o in seguito al successivo investimento. La madre della bambina, una donna di 35 anni, è stata ricoverata in stato di shock all’ospedale Giovanni Bosco di Torino, ma fortunatamente le sue condizioni non sono gravi ed è stata dimessa. Sul luogo della tragedia è accorso anche il padre della piccola, un uomo di 47 anni, residente con la famiglia a Quincinetto, al confine con la Valle d’Aosta.
Un Appello alla Responsabilità e alla Testimonianza
Questa tragedia solleva ancora una volta il tema della sicurezza stradale e dell’importanza della responsabilità individuale. La fuga dei conducenti coinvolti rappresenta un’aggravante di estrema gravità, che priva la famiglia della vittima anche della possibilità di ottenere giustizia. Le forze dell’ordine rivolgono un appello a chiunque abbia assistito all’incidente o possa fornire informazioni utili a contattare la Polizia Stradale. Ogni dettaglio, anche quello apparentemente più insignificante, potrebbe rivelarsi fondamentale per identificare i pirati della strada e dare un volto ai responsabili di questa assurda tragedia.
