Una serata che rischiava di trasformarsi in un incubo si è conclusa in un trionfo che sa di impresa. Il Milan compie una rimonta straordinaria allo Stadio Olimpico Grande Torino, battendo i padroni di casa per 3-2 dopo essere stato sotto di due gol. Protagonista assoluto è Christian Pulisic, l’americano che, debilitato dalla febbre nei giorni precedenti, entra dalla panchina e cambia il volto della partita con una doppietta da favola, regalando ai rossoneri la vetta della classifica in coabitazione con il Napoli.
Un avvio da incubo per i Rossoneri
La partita per il Milan, guidato in panchina da Landucci data la squalifica di Massimiliano Allegri, era iniziata nel peggiore dei modi. Il Torino di Marco Baroni, aggressivo e determinato, ha messo subito alle corde un Milan apparso contratto e impreciso. Dopo appena dieci minuti, un tocco di mano in area di Tomori ha indotto l’arbitro Chiffi a concedere il calcio di rigore. Dal dischetto, Nikola Vlasic è stato glaciale, spiazzando Maignan per il gol del vantaggio granata. Il colpo è stato duro, ma il peggio doveva ancora venire. Al 17′, su una rapida ripartenza orchestrata dallo stesso Vlasic, Duvan Zapata ha trafitto per la seconda volta la difesa rossonera con un potente diagonale, portando il risultato sul 2-0. In meno di venti minuti, il piano partita del Milan sembrava già compromesso.
Nel momento più buio, però, è arrivata la fiammata che ha tenuto vive le speranze. Al 24′, Adrien Rabiot ha raccolto un pallone sulla trequarti e ha lasciato partire un tiro potentissimo e preciso da fuori area che si è insaccato all’incrocio dei pali, riaprendo di fatto la contesa. Una perla balistica che ha scosso la squadra, costretta però a subire un’altra tegola poco dopo: al 31′, Rafael Leão ha accusato un problema muscolare all’inguine ed è stato costretto a lasciare il campo.
La mossa del Re: Pulisic cambia la storia
Nella ripresa, il Milan è rientrato in campo con un altro piglio, ma la difesa del Torino ha retto l’urto, con il portiere Israel autore di un paio di interventi decisivi. La svolta, quella vera, è arrivata al minuto 66. Landucci ha deciso di giocarsi la carta Christian Pulisic, inserendolo al posto di Bartesaghi. Mai cambio fu più profetico. All’americano sono bastati una manciata di secondi, appena 43 secondo alcune cronache, per lasciare il segno. Su un cross di Saelemaekers, “Capitan America” si è fatto trovare pronto in area, ha controllato il pallone e con un sinistro chirurgico ha siglato il gol del 2-2.
L’inerzia della partita era completamente cambiata. Il Torino, che aveva assaporato la vittoria, si è trovato in bambola, mentre il Milan ha cavalcato l’onda dell’entusiasmo. Il forcing rossonero è stato premiato al 77′: su un’azione rifinita da Ricci, è stato ancora Pulisic a colpire, firmando la sua doppietta personale e completando un’incredibile rimonta. Nel finale, ci sarebbe stata gloria anche per la tripletta, ma la rete è stata annullata per fuorigioco. Poco male: al triplice fischio, è esplosa la gioia dei giocatori e dei tifosi del Milan per una vittoria che vale molto più dei tre punti.
Implicazioni di classifica e il dramma del Toro
Con questo successo, il Milan sale a 31 punti, agganciando il Napoli in testa alla classifica di Serie A e mandando un messaggio chiaro alle rivali per lo scudetto. È una vittoria che dimostra il carattere e la profondità di una rosa capace di sopperire ad assenze pesanti e a momenti di difficoltà. Per il Torino, invece, si tratta della terza sconfitta consecutiva in campionato, un periodo nero che lascia l’amaro in bocca, soprattutto per come è maturata questa battuta d’arresto dopo un’ora di gioco quasi perfetta.
