GORIZIA – Si è formalmente conclusa con un’emozionante cerimonia in Piazza della Transalpina, luogo simbolo di un confine superato, l’esperienza di GO!2025, la prima Capitale Europea della Cultura transfrontaliera della storia. Gorizia e la slovena Nova Gorica, insieme alla tedesca Chemnitz, hanno passato il testimone alle città designate per il 2026: Trenčín in Slovacchia e Oulu in Finlandia. Un passaggio di consegne che non segna una fine, ma l’inizio di una nuova fase, forte di un’eredità tangibile e di legami rinsaldati destinati a durare nel tempo.

Un Anno di Successi e Collaborazione

L’avventura di GO!2025 è stata un “anno memorabile”, come definito dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura, Mario Anzil, che ha visto le due città protagoniste di una progressione senza precedenti. I numeri, in attesa del bilancio ufficiale, parlano chiaro: a Gorizia si sono esibiti oltre duemila artisti in circa 1.600 eventi, tra cui 14 grandi concerti e altrettante mostre di rilievo, oltre a numerosi festival. Un’offerta culturale che ha attratto visitatori dall’Italia e dal mondo, facendo registrare un significativo aumento del 25% delle presenze turistiche in città. I dati relativi ai primi mesi dell’anno (febbraio-maggio) avevano già evidenziato un incremento di oltre 53.000 visitatori, con un’impennata dei pernottamenti stranieri (+67%).

Ma al di là delle cifre, il successo più grande, come sottolineato da Samo Turel, sindaco di Nova Gorica, è stato il rafforzamento dei legami tra le due comunità. “Si sono rafforzati i legami fra Gorizia e Nova Gorica che sono diventate un’unica destinazione turistica transfrontaliera”, ha dichiarato Turel, esaltando l’energia sprigionata in questi mesi. Un concetto ripreso con forza anche dal primo cittadino di Gorizia, Rodolfo Ziberna: “Dal 1 gennaio 2026, continueremo, come abbiamo sempre fatto, ma con uno stimolo ancora più grande, a lavorare assieme, per costruire un futuro di speranza per i nostri figli e per i figli dei nostri figli”. Questa esperienza ha trasformato le due città in un vero e proprio laboratorio di cooperazione europea, accelerando un processo di integrazione che ha dato vita a centinaia di progetti congiunti.

L’Eredità di GO!2025: Non Solo Eventi, ma Infrastrutture e Visioni Future

L’eredità di questo anno straordinario non si esaurisce con la fine del programma ufficiale. Decine di opere pubbliche realizzate sul territorio resteranno a disposizione delle comunità locali, simbolo tangibile di un investimento a lungo termine. Tra queste spicca l’imminente inaugurazione della Galleria Bombi a Gorizia, che, come annunciato dall’assessore comunale Patrizia Artico, è destinata a diventare il tunnel digitale più lungo d’Europa. L’apertura, prevista per il 16 dicembre, sarà segnata da un’opera immersiva dell’artista di fama mondiale Refik Anadol e rappresenterà una delle eredità più significative di GO!2025.

Le attività culturali, infatti, non si fermano. Molte installazioni e mostre rimarranno attive anche nei prossimi mesi e si sta già lavorando a un grande evento per l’8 febbraio 2026, per celebrare l’anniversario dell’inaugurazione di un’annata indimenticabile. La Regione Friuli Venezia Giulia, che si conferma tra le prime in Italia per investimenti nel settore, ha già in cantiere una serie di iniziative per consolidare l’eredità di GO!2025. “Investire in cultura è una scelta strategica di grande importanza, con ricadute positive”, ha affermato il vicegovernatore Anzil, “la cultura è uno straordinario strumento per contribuire a creare luoghi dove sia più bello vivere”.

Una Cerimonia Simbolica e una Festa Senza Confini

La cerimonia di chiusura, svoltasi venerdì 5 dicembre, è stata un evento ricco di momenti simbolici. Un corteo luminoso ha attraversato le due città, unendosi in Piazza della Transalpina, cuore pulsante di questa unione. Alla presenza di autorità italiane e slovene, tra cui il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, si è svolto il passaggio di consegne ufficiale, suggellato da un videomessaggio del commissario europeo per la cultura Glenn Micallef. Un tocco di magia è stato l’arrivo di Babbo Natale da Oulu, apparso su una locomotiva illuminata.

La serata si è conclusa con il “Borderless Party“, una grande festa che ha incarnato lo spirito dell’intero anno: un mix di musica internazionale, arte e persone di diverse nazionalità unite senza confini. Sul palco si sono alternati artisti come il dj tedesco Fritz Kalkbrenner, lo sloveno Nick Nicce, l’italiano Riki G e lo slovacco Fallgrapp, a simboleggiare ancora una volta l’Europa unita nella cultura.

GO!2025 si congeda, dunque, non come un punto di arrivo, ma come una promessa mantenuta e un trampolino di lancio verso un futuro di collaborazione sempre più stretta, dimostrando al mondo come la cultura possa realmente abbattere i muri e costruire ponti di dialogo e speranza.

Di euterpe

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