Città del Messico – Una marea umana stimata in oltre 600.000 persone ha riempito la storica piazza dello Zócalo a Città del Messico per celebrare il settimo anniversario dall’inizio della “Quarta Trasformazione”, il progetto politico guidato dal Movimento Rigenerazione Nazionale (Morena). Al centro dell’evento, il discorso della presidente Claudia Sheinbaum, che ha rivendicato con forza i risultati del suo governo e ha lanciato un messaggio chiaro agli avversari: il cambiamento è irreversibile e il potere non tornerà nelle mani di pochi.

In un intervento carico di passione, Sheinbaum ha toccato i temi cardine della sua amministrazione, dalla lotta alla disuguaglianza alla sovranità nazionale, passando per la sicurezza e la difesa dei principi umanisti che, a suo dire, guidano l’azione del governo. “Non riusciranno a sconfiggere il popolo del Messico”, ha tuonato dal palco, accusando le opposizioni di orchestrare “campagne sporche” con il sostegno di forze conservatrici nazionali ed estere nel tentativo di frenare il progresso del Paese.

La “Quarta Trasformazione”: un progetto per il popolo

Il concetto di “Quarta Trasformazione” (spesso abbreviato in 4T) è centrale nella narrazione politica di Morena. Si pone in continuità con tre grandi momenti storici del Messico: l’Indipendenza, la Guerra di Riforma e la Rivoluzione. L’obiettivo, come ribadito da Sheinbaum, è quello di sradicare la corruzione, ridurre le profonde disuguaglianze sociali e promuovere uno sviluppo economico che metta “i poveri al primo posto”. “Abbiamo lasciato alle spalle un paese dominato da un’oligarchia per dare vita a un governo al servizio del popolo”, ha affermato la presidente, sottolineando come la separazione tra potere economico e potere politico sia un pilastro fondamentale del suo progetto.

Sheinbaum ha difeso la sua visione di un Messico libero, sovrano e giusto, dove il popolo è l’unico detentore del comando. Ha criticato aspramente il “neoliberismo” dei governi passati, accusandolo di aver lasciato in eredità povertà, disuguaglianza e una perdita di sovranità nazionale. Questo cambiamento, ha ammesso, ha generato una forte resistenza da parte di chi “non accetta la perdita dei privilegi e di una giustizia che era dispensata in modo selettivo”.

Le accuse all’opposizione e la difesa della democrazia

Una parte significativa del discorso è stata dedicata a respingere le critiche delle forze di opposizione. Sheinbaum ha deplorato i tentativi di “creare realtà fittizie”, come l’accusa di una presunta deriva autoritaria e di un indebolimento della democrazia. “Dimenticano le frodi elettorali del passato”, ha replicato, citando episodi come la controversa elezione del 1988 e del 2006. Secondo la presidente, oggi in Messico le elezioni sono libere, a differenza di quanto accadeva nei decenni precedenti.

Ha inoltre negato con forza ogni accusa di repressione, di mancanza di libertà di espressione o di presunti legami con la criminalità organizzata. “A quale leader dell’opposizione è stato impedito di parlare? A chi è stato arrestato per aver pensato in modo diverso?”, ha chiesto retoricamente, sostenendo che il suo governo rispetta pienamente le libertà fondamentali.

I risultati economici e la lotta alla criminalità

Per sostenere la sua narrazione, Claudia Sheinbaum ha elencato una serie di dati e risultati concreti. In campo economico, ha evidenziato l’importante aumento del salario minimo, passato da 88 pesos giornalieri nel 2018 a 315 pesos previsti per il 2026. Ha inoltre menzionato il controllo dell’inflazione, la crescita dell’occupazione formale, il rafforzamento del peso messicano e l’aumento delle riserve internazionali. Un altro punto d’orgoglio citato è stata la riduzione della povertà: secondo i dati del governo, tra il 2018 e il 2024, 13,5 milioni di messicani sono usciti da questa condizione.

Sul fronte della sicurezza, un tema particolarmente sensibile per il Paese, la presidente ha rivendicato una riduzione del 34% degli omicidi dolosi nell’ultimo anno. Un dato che ha messo in netto contrasto con l’aumento del 250% registrato durante le presidenze di Felipe Calderón ed Enrique Peña Nieto. Questo risultato è stato attribuito a una nuova strategia che, pur continuando la lotta ai cartelli, si concentra anche sulle cause sociali della violenza. Recentemente, il suo governo ha intensificato la cooperazione con gli Stati Uniti, estradando 55 boss del narcotraffico per dimostrare di non avere alleanze con nessun gruppo criminale.

Un futuro nel segno della continuità

L’evento dello Zócalo non è stato solo una celebrazione, ma anche una dimostrazione di forza e un chiaro segnale per il futuro. Sheinbaum, erede politica del popolare ex presidente Andrés Manuel López Obrador, ha promesso di continuare e rafforzare la Quarta Trasformazione. Con un altissimo indice di gradimento che oscilla tra il 70% e l’80%, la sua leadership appare solida, nonostante le sfide, in particolare quella della sicurezza, rimangano una preoccupazione per una parte significativa della popolazione.

Il discorso si è concluso con un appello all’unità e alla fiducia nel progetto di Morena, un progetto che, nelle parole della sua leader, continua a mettere al centro la giustizia sociale e la dignità del popolo messicano, in un momento cruciale per il futuro del Paese e dell’intera America Latina.

Di atlante

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