BOLOGNA – Un riconoscimento che consolida una leadership nazionale e proietta l’ateneo nell’Olimpo delle università più “verdi” del pianeta. L’Università di Bologna ha conquistato il nono posto a livello mondiale e il primo in Italia nella nuova edizione del prestigioso ranking UI GreenMetric World University Rankings. Si tratta di una classifica internazionale che, dal 2010, misura l’impegno delle istituzioni accademiche nelle politiche di sostenibilità ambientale, analizzando quest’anno oltre 1.500 atenei da tutto il mondo. L’Alma Mater non solo si conferma per il nono anno consecutivo come la più sostenibile d’Italia, ma eccelle a livello globale, ottenendo un risultato straordinario: il primo posto assoluto nel campo della mobilità sostenibile.
LA CLASSIFICA GREENMETRIC: CRITERI E RISULTATI
Il ranking GreenMetric, curato dall’Universitas Indonesia, valuta le performance degli atenei attraverso sei macro-categorie di indicatori, volte a fornire un quadro completo delle loro politiche “green”. Queste categorie, con pesi diversi sul punteggio finale, sono:
- Ambiente e Infrastrutture (Setting and Infrastructure): valuta il rapporto tra spazi verdi e superficie totale, il budget dedicato alla sostenibilità e la presenza di strutture per la conservazione della biodiversità.
- Energia e Cambiamenti Climatici (Energy and Climate Change): con un peso del 21%, analizza i consumi energetici, l’uso di fonti rinnovabili, le politiche di riduzione delle emissioni di gas serra e l’implementazione di “smart building”.
- Rifiuti (Waste): considera le politiche e le azioni per il trattamento, il riciclo e la riduzione dei rifiuti, inclusi quelli organici, inorganici e speciali.
- Acqua (Water): esamina i programmi di riduzione del consumo idrico e le pratiche di riciclo dell’acqua.
- Trasporti (Transportation): analizza le iniziative per promuovere una mobilità a basso impatto ambientale, come l’uso di mezzi pubblici, piste ciclabili e veicoli elettrici.
- Formazione e Ricerca (Education and Research): misura l’integrazione dei temi della sostenibilità nei corsi di studio, i finanziamenti per la ricerca in ambito ambientale e l’organizzazione di eventi e pubblicazioni scientifiche sul tema.
In questo contesto, l’Università di Bologna ha saputo distinguersi, raggiungendo un punteggio totale di 9300, con performance eccellenti in particolare nelle categorie Trasporti (1800 punti) e Formazione e Ricerca (1800 punti). A livello mondiale, la classifica è guidata dall’università olandese di Wageningen, seguita dalla Nottingham Trent University (Regno Unito) e dall’Umwelt-Campus Birkenfeld (Germania).
IL SUCCESSO ITALIANO E IL PRIMATO NELLA MOBILITÀ
L’Italia mostra un’ottima performance complessiva, con diverse università nelle prime posizioni. Subito dopo Bologna, troviamo l’Università Luiss di Roma al 12° posto e l’Università di Torino al 13°, seguite dal Politecnico di Torino al 18°. Più distanziate, ma comunque con ottimi piazzamenti, l’Università dell’Aquila al 32° posto e il Politecnico di Milano al 92°.
Il risultato più eclatante per l’Alma Mater è senza dubbio il primo posto mondiale nella categoria “Trasporti”. Questo primato è il frutto di una strategia pluriennale che ha visto l’ateneo investire massicciamente in diverse direzioni: dal potenziamento del trasporto pubblico, con un sistema di abbonamenti annuali a tariffe agevolate per studenti e personale, alla promozione dell’uso quotidiano della bicicletta per gli spostamenti casa-università. A ciò si aggiunge la gestione di una flotta interna di veicoli elettrici e ibridi a disposizione del personale, a testimonianza di un impegno concreto per ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti.
LE PAROLE DEL RETTORE E LA VISIONE FUTURA
Il Rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, ha espresso grande soddisfazione per il risultato, sottolineando la “doppia responsabilità” degli atenei nell’attuale contesto di crisi climatica ed energetica. “Le università devono contribuire con la ricerca scientifica a trovare nuove soluzioni sul fronte della sostenibilità e devono dare il buon esempio, applicando politiche attente al rispetto dell’ambiente”, ha affermato.
Molari ha inoltre evidenziato come questo riconoscimento confermi l’efficacia dell’impegno dell’ateneo, concretizzato nel Piano Energetico. “Un programma ambizioso con cui stiamo continuando a ridurre i consumi e le emissioni di gas serra, promuovendo al tempo stesso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili”. Il successo nel ranking GreenMetric, presentato durante la conferenza annuale tenutasi a Taiwan presso la National Chi Nan University, non è quindi un punto di arrivo, ma una tappa fondamentale di un percorso che vede l’Università di Bologna come attore protagonista nella costruzione di un futuro più sostenibile.
