Quale suono possiede la trascendenza? Se l’anima avesse una voce, quali note sceglierebbe per elevarsi al di sopra del quotidiano? Domande antiche, che trovano una possibile, magnifica risposta nella programmazione che il canale Mezzo, disponibile al numero 49 della piattaforma satellitare gratuita Tivùsat, dedica ai vertici della musica sacra e strumentale. Un vero e proprio viaggio nell’architettura sonora dello spirito, un invito ad accomodarsi nella più prestigiosa delle sale da concerto, quella che non necessita di mura fisiche ma si edifica nell’ascolto attento e partecipe. Da Monteverdi a Mozart, passando per i giganti del Barocco Bach e Händel, Mezzo orchestra un mese di appuntamenti imperdibili, affidando queste partiture eterne a interpreti che ne hanno fatto la loro ragione di vita artistica.

Il Barocco Sacro: Architetture Divine in Musica

Il percorso di scoperta inizia alle origini del melodramma, con un’opera che ha letteralmente scolpito un prima e un dopo nella storia della musica: il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi. Composto nel 1610, questo monumento sonoro è un ponte gettato tra la polifonia rinascimentale e il nascente stile barocco, un’esplosione di colori, affetti e teatralità sacra. L’esecuzione proposta da Mezzo vede protagonisti l’Orkester Nord di Trondheim e il coro Vox Nidrosiensis, guidati dalla bacchetta esperta di Martin Wåhlberg, un’occasione rara per ascoltare un’interpretazione che unisce rigore filologico e passione nordica.

Il viaggio prosegue nel cuore della Germania luterana con Johann Sebastian Bach, il “Kantor” di Lipsia, di cui vengono presentati due capolavori assoluti. La prima è la monumentale Messa in Si minore BWV 232, un’opera che travalica i confini confessionali per diventare testamento spirituale universale. A darle vita sono gli English Baroque Soloists e il Monteverdi Choir, creature musicali plasmate da Sir John Eliot Gardiner, considerato uno dei massimi interpreti bachiani viventi. La sua lettura, frutto di una vita intera dedicata allo studio di Bach, promette di rivelare ogni dettaglio contrappuntistico e ogni anelito spirituale della partitura. A seguire, un gioiello di più raccolte dimensioni ma di non minore intensità: la Missa Brevis. L’interpretazione è affidata all’ensemble Pygmalion, guidato dal suo fondatore, il giovane e acclamato direttore Raphaël Pichon, noto per la sua energia e la sua capacità di infondere nuova linfa al repertorio barocco.

Dal rigore luterano di Bach si passa alla grandiosità oratoria di Georg Friedrich Händel con il suo Messiah. Un’opera che, sin dalla sua prima esecuzione a Dublino nel 1742, ha conquistato il cuore del pubblico mondiale, diventando un appuntamento irrinunciabile soprattutto nel periodo natalizio. A dirigerlo è il veterano statunitense John Nelson, la cui recente incisione di quest’opera è stata salutata dalla critica come un’interpretazione di riferimento, capace di unire drammaticità teatrale e profonda devozione. La sua lettura, che tiene conto delle diverse versioni approntate da Händel nel corso degli anni, si preannuncia come un’esperienza sonora di grande impatto emotivo.

L’Universo Classico di Mozart: tra Sinfonia e Concerto

Il palinsesto di Mezzo si apre poi alla luminosa classicità di Wolfgang Amadeus Mozart, esplorando due dei generi a lui più congeniali: la sinfonia e il concerto per pianoforte. Sarà possibile immergersi nell’ascolto delle sue ultime tre sinfonie, la trilogia composta nella prodigiosa estate del 1788. Si tratta della Sinfonia n. 39, con la sua solenne introduzione e la sua grazia cantabile; della celeberrima Sinfonia n. 40 in Sol minore, pagina di una tensione drammatica quasi preromantica; e infine della Sinfonia n. 41 “Jupiter”, culmine del sinfonismo classico per la sua complessità contrappuntistica e il suo slancio monumentale. Ad eseguirle, orchestre di prim’ordine come la Deutsche Kammerphilharmonie di Brema diretta da David Zinman, l’Orchestra Sinfonica di Stoccarda sotto la guida del compianto Gianluigi Gelmetti, e la English Chamber Orchestra con la direzione di Jeffrey Tate.

Spazio anche al dialogo intimo e virtuosistico tra solista e orchestra con una selezione dei più bei concerti per pianoforte di Mozart. In programma troviamo il Concerto n. 20 in Re minore, denso di atmosfere “sturm und drang”; il Concerto n. 23 in La maggiore, un capolavoro di lirismo e perfezione formale; il maestoso Concerto n. 24 in Do minore; e il testamentario Concerto n. 27 in Si bemolle maggiore, pagina velata di una sublime malinconia. A cimentarsi con queste vette del repertorio pianistico saranno solisti di fama internazionale come Zoltán Kocsis, Ivan Klanskì, André Previn e Aleksandar Madzar, pronti a svelare ogni sfumatura di queste opere immortali.

Il Palinsesto: Appuntamenti da non Perdere

Ecco un promemoria degli appuntamenti principali per non perdere nemmeno una nota di questa straordinaria offerta musicale:

  • Claudio Monteverdi, Vespro della Beata Vergine: Orkester Nord, Martin Wåhlberg.
  • Johann Sebastian Bach, Messa in Si minore: English Baroque Soloists, Sir John Eliot Gardiner, domenica 7 dicembre, ore 21:50.
  • Georg Friedrich Händel, Messiah: John Nelson, venerdì 12 dicembre, ore 22:00.
  • Johann Sebastian Bach, Missa brevis (Premiere): Pygmalion, Raphaël Pichon, domenica 14 dicembre, ore 21:55.
  • Wolfgang Amadeus Mozart, Piano Concerto n. 20: Ivan Klanskì, lunedì 15 dicembre, ore 21:30.
  • Wolfgang Amadeus Mozart, Sinfonia n. 39: Deutsche Kammerphilharmonie, David Zinman, lunedì 15 dicembre, ore 22:00.
  • Wolfgang Amadeus Mozart, Sinfonia n. 40: Sinfonieorchester Stuttgart, Gianluigi Gelmetti, lunedì 15 dicembre, ore 22:30.
  • Wolfgang Amadeus Mozart, Sinfonia n. 41 “Jupiter”: English Chamber Orchestra, Jeffrey Tate, lunedì 15 dicembre, ore 23:00.
  • Wolfgang Amadeus Mozart, Piano Concerto n. 24: André Previn, lunedì 22 dicembre, ore 21:15.
  • Wolfgang Amadeus Mozart, Piano Concerto n. 27: Aleksandar Madzar, lunedì 22 dicembre, ore 22:00.
  • Wolfgang Amadeus Mozart, Piano Concerto n. 23: Zoltán Kocsis, Jiri Belohlavek, in replica martedì 9 dicembre, ore 18:00.

Un’occasione unica, offerta da Mezzo, per riscoprire il potere della grande musica: non un semplice intrattenimento, ma un nutrimento per l’anima, un ponte sonoro che collega i secoli e ci parla, oggi come allora, di bellezza, fede e della profondità insondabile della condizione umana.

Di euterpe

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