Un viaggio alle origini del mito, un’immersione nel processo creativo che ha dato vita a uno stile senza tempo. Parma celebra il genio di Giorgio Armani con una mostra preziosa e intima, allestita nella suggestiva cornice dell’Abbazia di Valserena, sede del Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’Università di Parma. Dal 13 dicembre 2025 all’8 febbraio 2026, l’esposizione, dal titolo “Giorgio Armani Archivio CSAC”, renderà omaggio allo stilista, scomparso lo scorso 4 settembre, attraverso un’eccezionale selezione di oltre cento opere originali.
I visitatori avranno l’opportunità unica di ammirare da vicino i primi vagiti creativi di Armani: figurini, schizzi e studi preparatori realizzati con tecniche miste su carta e cartoncino tra il 1975 e il 1980. Questi materiali, spesso corredati da annotazioni autografe e campioni di tessuto, non sono semplici disegni, ma testimonianze vivide del metodo di lavoro e della visione estetica che avrebbero rivoluzionato per sempre il mondo della moda. Si tratta di un nucleo eccezionale di testimonianze che consente di ripercorrere gli anni formativi e l’evoluzione del linguaggio creativo di una delle figure più iconiche della moda italiana nel mondo.
Un Archivio dal Valore Inestimabile
Le opere esposte sono state accuratamente selezionate dagli oltre 8.000 materiali che compongono il Fondo Giorgio Armani, donato personalmente dallo stilista allo CSAC negli anni Ottanta. Questa donazione lungimirante ha permesso di conservare e rendere accessibile un patrimonio di inestimabile valore, custodito nella sezione Media-Moda del Centro. L’iniziativa, firmata dall’Università di Parma e dallo stesso CSAC, prosegue l’omaggio alla figura di Armani, offrendo al pubblico la possibilità di scoprire l’origine di uno stile destinato a influenzare intere generazioni.
L’inaugurazione della mostra è fissata per sabato 13 dicembre alle ore 17, alla presenza del Rettore dell’Università di Parma, Paolo Martelli, e della Vicedirettrice dello CSAC, Sara Martin. Questo evento segna un momento importante di celebrazione e riflessione sull’eredità di un maestro che ha saputo interpretare e plasmare lo spirito del suo tempo.
La Rivoluzione Estetica di Armani
I disegni in mostra non raccontano solo la nascita di abiti, ma la genesi di una nuova concezione dell’eleganza e dell’identità. Le figure femminili, slanciate e stilizzate, evocano la cultura visiva degli anni Trenta e rivelano una nuova attitudine, che coniuga libertà di movimento, eleganza e consapevolezza. È qui che prende forma la celebre giacca destrutturata, capo simbolo della sua poetica, che reinterpreta il tailleur e lo trasforma in un emblema dell’eleganza contemporanea femminile.
Allo stesso tempo, il percorso espositivo svela la trasformazione della moda maschile. Armani si allontana dalla rigidità classica, introducendo linee più morbide e tessuti innovativi. La sua visione anticipa una quasi intercambiabilità tra il guardaroba maschile e quello femminile, in un gioco di codici di genere che si intrecciano e si ridefiniscono, inaugurando un’era di modernità e fluidità.
Armani e il Grande Schermo: un Legame Indissolubile
La mostra non si limita a esplorare il mondo della moda, ma getta una luce significativa sul rapporto privilegiato tra Giorgio Armani e il cinema. All’esposizione dei materiali originali si affianca infatti una rassegna stampa dedicata alla sua fulminea ascesa nel panorama internazionale e ai suoi primi, cruciali contatti con Hollywood.
A testimoniare questa consacrazione nel mondo della settima arte, saranno presenti in mostra i manifesti di due film che hanno segnato un’epoca:
- Io e Annie (Annie Hall) di Woody Allen: il film con cui Diane Keaton vinse l’Oscar nel 1978, indossando per la prima volta un completo Armani e lanciando uno stile androgino e sofisticato che divenne immediatamente iconico.
- American Gigolò di Paul Schrader: la pellicola del 1980 che, grazie al guardaroba interamente creato da Armani per il protagonista Richard Gere, rivoluzionò l’immaginario della moda maschile, trasformando l’abito in uno strumento di seduzione e affermazione di sé.
Un Evento Culturale a Tutto Tondo
L’omaggio a Giorgio Armani si arricchisce di ulteriori iniziative. La giornata inaugurale si concluderà con un concerto che offrirà un momento di meditazione musicale, in un dialogo suggestivo con gli spazi storici dell’Abbazia di Valserena. Questa esposizione non è dunque solo un tributo postumo, ma un’occasione per riflettere sul ruolo dell’archivio come strumento di memoria e conoscenza, e per celebrare un uomo che, come pochi altri, ha saputo trasformare la moda in una forma d’arte, un linguaggio universale capace di raccontare la società e le sue evoluzioni.
