Panoramica dei Mercati Asiatici: Tra Ottimismo e Cautela

La giornata finanziaria sui mercati dell’Asia e del Pacifico si è chiusa con un andamento eterogeneo, riflesso di un clima di attesa e di analisi da parte degli investitori. A sostenere il sentiment positivo su alcune piazze è la crescente fiducia in un imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense, una mossa attesa per mercoledì prossimo che potrebbe portare a una riduzione dello 0,25%. Questa aspettativa ha infuso una dose di ottimismo, spingendo al rialzo listini come quello di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 che ha archiviato la seduta con un guadagno dello 0,18%, e di Shanghai, il cui indice Composite ha segnato un incremento dello 0,55%.

A dare ulteriore slancio alla borsa cinese sono stati i recenti dati sulle esportazioni, che hanno mostrato una crescita superiore alle attese a novembre (+5,9% su base annua), e gli annunci di nuovi stimoli alla domanda interna da parte del partito comunista. Sulla stessa onda positiva si sono mosse anche Taiwan, con un robusto +1,15%, e Seul, che ha chiuso con un solido +1,34%. In controtendenza, invece, la borsa di Sidney, che ha ceduto un lieve 0,12%.

Al momento della scrittura, risultano ancora aperte e in territorio negativo le piazze di Hong Kong (-1,13%), Mumbai (-0,52%) e Singapore (-0,46%), a testimonianza di una cautela che permane tra gli operatori.

Focus su Tokyo: Brillano gli Immobiliari e gli Esportatori

A Tokyo, la seduta è stata caratterizzata da acquisti mirati su specifici settori. In particolare, hanno registrato un vero e proprio balzo i titoli del comparto immobiliare, con Mitsubishi Estate che ha chiuso in rialzo del 5,47% e Sumitomo Realty del 3,51%. Ottima performance anche per i titoli legati all’export, che beneficiano di un’eventuale debolezza dello yen e delle prospettive di una domanda globale rinvigorita. Tra questi si distinguono:

  • Nissan (+3,08%)
  • Suzuki (+1,64%)
  • Toyota (+0,92%)
  • Nikon (+1,42%)
  • Casio (+1,37%)

In netta controtendenza, invece, il colosso dell’elettronica Sony, che ha lasciato sul terreno lo 0,74%.

Europa e USA: Attesa per i Dati Macro e le Mosse delle Banche Centrali

Spostando lo sguardo verso l’Occidente, i contratti future sui principali indici europei preannunciano un avvio di seduta negativo. Questo nonostante un dato macroeconomico decisamente positivo proveniente dalla Germania: la produzione industriale di ottobre ha infatti registrato un aumento inatteso e significativo dell’1,8% su base mensile, superando ampiamente le previsioni degli analisti che si fermavano a un +0,4%. Un segnale di resilienza per la prima economia europea che, tuttavia, non sembra sufficiente a fugare i timori degli investitori.

L’attenzione è ora rivolta alla pubblicazione dell’indice Sentix sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona, per il quale si prevede un lieve miglioramento a -6,2 punti. Dagli Stati Uniti, invece, sono in arrivo le previsioni dei consumatori sull’inflazione, un dato che sarà attentamente scrutato dalla Fed in vista della sua decisione sui tassi.

Al contrario dei mercati europei, i future sui listini statunitensi si mostrano positivi, suggerendo un’apertura in rialzo per Wall Street, sostenuta proprio dall’attesa per la mossa espansiva della banca centrale.

Materie Prime, Valute e Spread: I Movimenti sul Mercato Globale

Sul fronte delle materie prime, si registra un rialzo per il petrolio, con il Wti che guadagna lo 0,22% attestandosi a 60,21 dollari al barile. In calo, invece, il prezzo del gas naturale in Europa, che cede lo 0,24% a 27,21 euro al MWh. In territorio negativo anche l’oro, che perde lo 0,19% scendendo a 4.214,86 dollari l’oncia.

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario europeo, lo spread tra i BTP decennali italiani e i Bund tedeschi risale a 68,4 punti base. Il rendimento del titolo italiano cresce di 2 punti base al 3,5%, mentre quello tedesco aumenta di 2,3 punti, raggiungendo il 2,82%. In crescita anche il rendimento del titolo decennale francese, che si attesta al 3,55% (+3,1 punti).

Nel mercato valutario, il dollaro si indebolisce leggermente contro l’euro, con il cambio a 85,74 centesimi di euro. La valuta statunitense si mantiene invece stabile nei confronti dello yen giapponese (155,28) e della sterlina britannica (75,03 penny).

Di atlante

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