“La bellezza salverà il mondo”. È da questa celebre e intramontabile intuizione di Fëdor Dostoevskij che prende le mosse il nuovo, intenso lavoro di Anna Maria Travagliati. Giornalista, modella e autrice, la Travagliati ha presentato la sua ultima fatica letteraria, “Le luci della bellezza. A chi il peccato del suo occultamento?”, pubblicata da Armando Editore nella collana “Scaffale aperto”. Un saggio che si configura come una profonda e coraggiosa riflessione sul valore salvifico ed educativo della bellezza in un’epoca dominata dalla fluidità delle identità e dall’influenza pervasiva dei social network.
In un mondo che ci spinge verso “un’immersione apneica negli abissi dei social network”, come scrive la stessa autrice, generando “confusione, disagio e svuotamento interiore”, la proposta della Travagliati è tanto semplice quanto rivoluzionaria: educarsi alla bellezza. Non si tratta di un mero richiamo all’estetica superficiale, ma di un invito a riscoprire la bellezza come energia vitale, forza morale e culturale in grado di dare senso, respiro e profondità alle nostre esistenze. L’opera si propone di insegnare a riconoscere il bello, a custodirlo gelosamente, a trasmetterne la forza dinamica e a crearne di nuovo, affinché possa diventare un ingranaggio fondamentale per la salvezza individuale e collettiva.
Un Coro di Voci Illustri per Celebrare la Bellezza
Per dare corpo e concretezza a questa sua indagine, Anna Maria Travagliati ha scelto di non essere una voce solitaria. Ha intessuto un dialogo polifonico, raccogliendo le testimonianze e le riflessioni di chi, nella propria vita e professione, ha fatto della bellezza una vera e propria missione. Il risultato è un mosaico ricco e sfaccettato, in cui ogni tessera illumina un frammento diverso di questo complesso concetto.
Tra le personalità coinvolte, spiccano nomi di primissimo piano del panorama culturale italiano e internazionale:
- Licia Colò, che con la sua profonda sensibilità per la natura ci ricorda la bellezza intrinseca del nostro pianeta.
- Il compianto Giovanni Gastel, maestro della fotografia, che attraverso i suoi scatti ha saputo catturare l’anima e l’eleganza, lasciando una testimonianza indelebile della sua visione del bello.
- Liliana Cosi, étoile della danza, che incarna la bellezza del gesto e del movimento.
- Lo scrittore Sergio Bambarén, le cui opere evocano la bellezza della ricerca interiore e del contatto con l’oceano.
- Il poeta Davide Rondoni, che esplora la bellezza attraverso il potere evocativo della parola.
- Il regista Pupi Avati, cantore della bellezza malinconica e autentica della provincia italiana.
- L’architetto Mario Botta, che plasma la bellezza attraverso forme e spazi che dialogano con il paesaggio.
- Il cantante Albano Carrisi, che da decenni trasmette la bellezza attraverso la sua inconfondibile voce e la musica.
Queste voci autorevoli, provenienti da ambiti diversi, si uniscono in un dialogo aperto, unite dalla convinzione che la bellezza sia un bene comune e una responsabilità condivisa.
Le Ombre del Presente: Social Network e Confronto Generazionale
Il saggio non si sottrae dall’analizzare le ombre che minacciano la percezione e la fruizione della bellezza nel nostro tempo. Una parte significativa del libro è dedicata all’impatto dei social network, un tema cruciale affrontato con l’acume e la lucidità del professor Paolo Crepet. L’analisi si concentra su come queste piattaforme, anziché favorire la creazione di una bellezza autentica, spesso la distorcano, riducendola a un’immagine superficiale e omologata, alimentando fragilità psicologiche e un senso di inadeguatezza, soprattutto tra i più giovani.
Un altro spunto di riflessione di grande interesse è il confronto tra le generazioni, affidato alla voce esperta del regista e sceneggiatore Enrico Vanzina. Attraverso il suo contributo, il libro esplora le differenze nella percezione della bellezza e dei valori tra i giovani di oggi e quelli degli anni ’60, offrendo una prospettiva storica che arricchisce ulteriormente il dibattito.
Dalla Moda alla Scrittura: il Percorso dell’Autrice
Anna Maria Travagliati, originaria di Tolfa, porta in questo libro la ricchezza di un percorso professionale poliedrico. Volto noto nel mondo della moda, con una lunga carriera tra passerelle, set fotografici e produzioni televisive, ha saputo unire l’esperienza nel mondo dell’immagine a una solida formazione culturale, culminata con una laurea in Filologia moderna. Questa dualità le permette di affrontare il tema con un approccio unico, che fonde vissuto personale e analisi critica, invitando il lettore a interrogarsi su cosa significhi essere attratti dal bello e su come questo possa trasformarsi in uno strumento di crescita e consapevolezza.
Gli Appuntamenti con il Pubblico
Il libro, uscito il 5 dicembre, ha già incontrato il pubblico in un firmacopie che si è tenuto presso il Centro Congressi La Nuvola a Roma. La presentazione ufficiale del volume è invece attesa per giovedì 22 gennaio alle ore 18.00, presso la prestigiosa sede del Pio Sodalizio dei Piceni, sempre nella Capitale. Un’occasione preziosa per dialogare direttamente con l’autrice e approfondire le tematiche di un libro che si preannuncia come un contributo essenziale al dibattito culturale contemporaneo.
