ORLEANS, FRANCIA – Un sabato da incorniciare, di quelli che entrano di diritto nella storia dello sport italiano. La scherma azzurra ha vissuto una giornata di trionfi straordinari su più fronti, illuminando le pedane internazionali con un bottino complessivo di ben cinque medaglie. Il risultato più eclatante arriva dal Grand Prix di sciabola femminile di Orleans, in Francia, uno degli appuntamenti più prestigiosi del circuito mondiale, dove l’Italia ha realizzato una magnifica doppietta: Michela Battiston ha conquistato una storica medaglia d’oro, la prima in carriera in un Grand Prix, mentre la giovanissima Mariella Viale ha colto un eccezionale bronzo.

Il capolavoro di Michela Battiston: un oro sognato e meritato

A 28 anni, la sciabolatrice friulana dell’Aeronautica Militare ha coronato un sogno. Michela Battiston, nata a Palmanova, ha disputato una gara magistrale, un percorso netto che l’ha portata sul gradino più alto del podio. Dopo due medaglie d’argento conquistate in carriera ad Algeri nel 2022 e a Tunisi a gennaio 2025, è finalmente arrivato il metallo più prezioso. La sua cavalcata trionfale è stata caratterizzata da una determinazione feroce e da una freddezza glaciale nei momenti decisivi. Dopo aver superato al primo turno la tedesca Lena Stemper (15-8), ha affrontato una serie di derby azzurri ad altissima tensione: prima ha sconfitto Martina Criscio per 15-11 e poi Claudia Rotili per 15-14. Ai quarti di finale, un altro assalto al cardiopalma contro la bulgara Yoana Ilieva, vinto all’ultima stoccata per 15-14, le ha garantito l’accesso alla zona medaglie.

In semifinale, ha trovato dall’altra parte della pedana la compagna di nazionale Mariella Viale, in un derby che ha assicurato all’Italia una presenza in finale. Con grande esperienza, la Battiston ha avuto la meglio sulla giovane avversaria con il punteggio di 15-8. L’atto conclusivo, contro l’ungherese Anna Spiesz, è stato un thriller di emozioni. Sotto 12-14, l’azzurra ha annullato due match point all’avversaria, completando una rimonta incredibile e chiudendo l’assalto sul 15-14, per poi lasciarsi andare a un urlo di gioia liberatorio.

La prima volta di Mariella Viale: un bronzo che vale oro

Se l’oro di Michela Battiston rappresenta il coronamento di una carriera, il bronzo di Mariella Viale è la folgorante ascesa di un nuovo talento. A soli 20 anni, la sciabolatrice napoletana, originaria di San Sebastiano al Vesuvio e in forza alle Fiamme Oro, ha conquistato il suo primo podio in un Grand Prix a livello assoluto, un risultato che proietta la giovane atleta nell’élite mondiale della specialità. La sua prestazione è stata superlativa, un mix di tecnica, coraggio e spensieratezza. Partita dalle qualificazioni, ha dimostrato un carattere da veterana, superando avversarie quotate fino a raggiungere la semifinale. La sconfitta nel derby contro la più esperta Battiston non scalfisce minimamente il valore della sua impresa, che la vede salire sul terzo gradino del podio a pari merito con la francese Sara Balzer. Per la Viale, già protagonista a livello giovanile, si tratta di una consacrazione tra le “grandi” e di una promessa per il futuro della sciabola italiana.

Non solo Orleans: l’Italia del fioretto brilla in Asia

La giornata di festa per la scherma italiana è stata completata dai risultati eccezionali provenienti dalle pedane asiatiche, dove era in scena la Coppa del Mondo di fioretto.

  • A Busan, in Corea del Sud, Martina Batini ha conquistato una splendida medaglia d’oro. Per la trentaseienne pisana si tratta di un ritorno al successo nel massimo circuito a otto anni e mezzo dall’ultima volta, la terza vittoria in carriera.
  • Sullo stesso podio coreano è salita anche Martina Favaretto, che ha ottenuto un’importante medaglia di bronzo, confermando il suo ottimo stato di forma.
  • A Fukuoka, in Giappone, è arrivato anche il bronzo di Giulio Lombardi nella prova maschile, a testimonianza della profondità e della qualità del movimento del fioretto azzurro.

Le altre prestazioni azzurre

Nella prova di sciabola maschile a Orleans, il miglior risultato per i colori italiani è stato il settimo posto di Leonardo Dreossi. L’atleta friulano ha raggiunto i quarti di finale, ottenendo il suo miglior piazzamento in carriera in un Grand Prix, un risultato che fa ben sperare per il futuro. Buona anche la prova di Cosimo Bertini, quattordicesimo, anche lui al miglior risultato di sempre.

Un sabato, dunque, che ha visto l’Italia della scherma grande protagonista sulla scena mondiale, capace di vincere e convincere in diverse specialità e continenti, unendo l’esperienza di atlete affermate all’entusiasmo di giovani talenti emergenti. Un segnale di forza e vitalità per tutto il movimento, che continua a regalare emozioni e a portare in alto il tricolore.

Di nike

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