Dal cuore pulsante della politica italiana, giunge una notizia destinata a ridisegnare i contorni del collezionismo motoristico. Con una decisione che segna un punto di svolta, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare un decreto legislativo che introduce una vera e propria rivoluzione per i possessori di veicoli d’epoca e di interesse storico. Si tratta di una novità legislativa attesa da tempo dagli appassionati, che riconosce la specificità di un parco veicolare unico nel suo genere, composto da quasi 310.000 gioielli della meccanica, di cui 219.456 automobili e 90.443 motociclette.
Una Nuova Era per le Assicurazioni: Il Concetto di “Rischio Statico”
La novità più significativa del provvedimento risiede nella possibilità per i veicoli storici di fare a meno della tradizionale assicurazione RC Auto, optando per schemi assicurativi alternativi. La ratio di questa scelta, come spiegato nella relazione al decreto, si fonda su un dato statistico inconfutabile: i veicoli d’epoca e di interesse storico e collezionistico presentano un tasso di sinistrosità notevolmente inferiore rispetto ai veicoli di uso quotidiano. Spesso, questi mezzi sono custoditi gelosamente in garage o esposti in spazi museali, limitando la loro presenza su strada a raduni, manifestazioni o brevi uscite commemorative.
È in questo contesto che si inserisce il concetto di “rischio statico”. La nuova normativa, pur mantenendo fermo l’obbligo di garantire un congruo indennizzo ai soggetti lesi in caso di sinistro, in linea con quanto previsto dalla Direttiva (UE) 2021/2118, apre alla facoltà di utilizzare schemi assicurativi che tengano conto della ridotta circolazione di questi veicoli. Questo significa poter stipulare polizze che coprano principalmente i rischi legati alla staticità del veicolo (come incendio, furto o danni causati durante l’esposizione) a costi presumibilmente più contenuti rispetto alle polizze tradizionali, che calcolano il premio su una base di rischio legata alla circolazione costante.
Flessibilità per i Veicoli Stagionali e Deroghe Mirate
Il decreto legislativo, proposto dal Ministro per gli Affari Europei, Tommaso Foti, e dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, non si limita a rivoluzionare il mondo dei veicoli storici. Esso introduce importanti novità anche per altre categorie di mezzi di trasporto, dimostrando un approccio pragmatico e attento alle diverse esigenze di mobilità.
- Polizze Infrannuali: Per i veicoli il cui utilizzo è prettamente stagionale, come ad esempio i motoscafi, viene introdotta la facoltà di stipulare polizze di durata inferiore all’anno. Questa misura, definita “infrannuale”, consentirà un notevole risparmio per chi utilizza il proprio mezzo solo per pochi mesi, evitando di pagare un premio assicurativo per l’intero anno.
- Deroga per Rottami e Veicoli Inutilizzabili: Un’altra importante deroga all’obbligo assicurativo riguarda i veicoli in stato di rottame o privi di motore. La normativa specifica che la deroga si applica solo ai veicoli “stabilmente inidonei” all’uso, ad esempio perché privi di parti essenziali. Attenzione però: la deroga non è applicabile se il veicolo è semplicemente fermo per un guasto, in panne, senza benzina o se mancano elementi facilmente reintegrabili come ruote, batteria o sterzo. In questi casi, l’obbligo assicurativo permane.
- Competizioni Sportive: Per le gare e le competizioni sportive, l’organizzatore avrà la facoltà di contrarre un’assicurazione generale per la responsabilità civile in alternativa alla classica RC auto per ogni singolo veicolo partecipante.
Il Contesto Europeo e il Ruolo dell’IVASS
Questa riforma si inserisce in un quadro normativo più ampio, che recepisce la direttiva europea 2021/2118, volta a modificare la precedente direttiva sull’assicurazione della responsabilità civile auto. L’obiettivo è quello di chiarire e uniformare il perimetro di applicazione dell’obbligo assicurativo a livello comunitario. In passato, il dibattito si era acceso sull’obbligo di assicurare anche i veicoli fermi in aree private, una misura introdotta per adeguarsi alle normative europee. La nuova disciplina per i veicoli storici rappresenta un importante correttivo che tiene conto delle specificità del settore.
Infine, il decreto ripristina il compito dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) di vigilare sulla corretta gestione della banca dati elettronica degli attestati di rischio, con la facoltà di integrare le informazioni previste dal modello europeo. Questo garantirà maggiore trasparenza e correttezza nel mercato assicurativo.
Cosa Cambia per i Collezionisti?
Per i quasi 310.000 proprietari di veicoli storici in Italia, questa è una notizia di grande portata. I vantaggi attesi sono molteplici:
- Risparmio Economico: La possibilità di accedere a polizze basate sul rischio statico o a formule assicurative più flessibili si tradurrà, con ogni probabilità, in un significativo abbattimento dei costi assicurativi.
- Coperture su Misura: I collezionisti potranno scegliere coperture più adeguate all’uso effettivo del loro veicolo, che spesso è limitato a poche occasioni durante l’anno.
- Riconoscimento del Valore Culturale: La norma riconosce implicitamente il valore culturale e patrimoniale dei veicoli storici, distinguendoli dai mezzi di trasporto convenzionali e tutelandone la conservazione.
Si attende ora l’iter definitivo di approvazione e i successivi decreti attuativi per conoscere nel dettaglio le modalità con cui queste nuove forme assicurative verranno implementate dalle compagnie. Una cosa è certa: per il mondo del motorismo storico italiano si apre un capitolo nuovo, all’insegna della flessibilità e del giusto riconoscimento di una passione che è anche custode della storia industriale e del design del nostro Paese.
