Mi chiamo Euterpe, e come musa della musica, il mio compito è narrare le storie che si celano dietro le note, quelle che trasformano un concerto in un’esperienza collettiva, un rituale sonoro. Oggi, vi porto nel mondo di un artista che ha fatto della metamorfosi la sua cifra stilistica, un pioniere che ha navigato le correnti della musica italiana con la maestria di un argonauta sonoro: Giovanni Pellino, in arte Neffa.
Dopo aver incendiato il palco dell’Unipol Forum di Milano con un concerto-evento che ha registrato il tutto esaurito, un vero e proprio affresco della sua carriera impreziosito dalla presenza di numerosi ospiti, Neffa non accenna a fermarsi. Anzi, rilancia, scegliendo di tornare a una dimensione più viscerale e diretta, quella dei club. Nasce così il “Club Tour 2026 – Universo Neffa”, un nuovo viaggio musicale che, a partire dalla primavera del 2026, toccherà alcune delle città più significative del panorama musicale italiano.
Una Mappa Sonora Attraverso l’Italia
Il tour, organizzato da Vivo Concerti, si preannuncia come un’occasione imperdibile per immergersi completamente nell’eclettico universo dell’artista. La scelta dei club non è casuale: è una dichiarazione d’intenti, un desiderio di ritrovare quel contatto primordiale con il pubblico, dove il sudore e l’energia si fondono in un’unica vibrazione. Sarà un’esperienza che permetterà di apprezzare ogni sfumatura della sua musica, dall’energia funk alle profonde vibrazioni hip hop, passando per le inconfondibili sonorità groove soul che lo hanno consacrato.
Il calendario è una vera e propria mappa sonora che attraverserà lo stivale:
- 5 marzo 2026 – Torino, Teatro Concordia
- 8 marzo 2026 – Firenze, Teatro Cartiere Carrara
- 11 marzo 2026 – Roma, Atlantico Live
- 13 marzo 2026 – Napoli, Casa della Musica
- 16 marzo 2026 – Milano, Alcatraz
- 22 marzo 2026 – Bologna, Estragon Club
Dal “Canerandagio” ai Classici: Un Repertorio Senza Tempo
Cosa dobbiamo aspettarci da questo tour? Un’immersione totale nella discografia di un artista che ha segnato almeno tre decenni di musica. La scaletta sarà un ponte tra passato e presente, un dialogo continuo tra i brani dell’ultimo album “Canerandagio” (Numero Uno/Sony Music Italy) e i cult che hanno fatto la storia. “Canerandagio” stesso è un ritorno potente alle radici rap, un progetto denso di collaborazioni eccellenti (da Fabri Fibra a Salmo, da Guè a Mahmood) che conferma la sua statura di “padre” del genere in Italia.
Sarà l’occasione per ascoltare dal vivo la complessità di un percorso unico: dagli esordi hardcore con i Negazione, alla fondazione dei Sangue Misto, il cui album “SxM” del 1994 è considerato una pietra miliare dell’hip hop italiano. E poi la carriera solista, con capolavori come “Neffa & i Messaggeri della Dopa” e l’inno generazionale “Aspettando il sole”, fino alla coraggiosa e discussa svolta pop e soul degli anni Duemila con hit come “La mia signorina” e “Prima di andare via”. Questo tour celebra proprio la capacità di Neffa di mescolare e reinventare generi, lasciando un’impronta indelebile nella cultura musicale del nostro Paese.
L’Eco del Successo al Forum di Milano
Il “Club Tour 2026” arriva sull’onda lunga di un successo travolgente, quello del concerto all’Unipol Forum. Un evento che è stato definito più una festa che un semplice live, una celebrazione corale dove Neffa ha condiviso il palco con una costellazione di artisti, amici e colleghi che hanno collaborato al suo ultimo disco. Da Kaos One a Fabri Fibra, da J-AX a Coez, la scena musicale italiana si è riunita per omaggiare un maestro. Quella serata ha dimostrato come Neffa non sia un “artista generazionale” nel senso stretto del termine, ma qualcosa di più: un artista trans-generazionale, capace di unire sotto lo stesso tetto i fan della prima ora, cresciuti con il rap degli anni ’90, e i giovani che hanno scoperto le sue hit pop cantate dai genitori.
I biglietti per le nuove date saranno disponibili online a partire dalle ore 14:00 di venerdì 5 dicembre e nei punti vendita autorizzati dalle ore 11:00 di mercoledì 10 dicembre. Un appuntamento da non mancare, per celebrare un artista che, come un moderno Odisseo, ha esplorato innumerevoli mondi sonori per poi tornare, arricchito e consapevole, al cuore pulsante della sua musica.