UDINE – Il Bluenergy Stadium si prepara ad ospitare la sfida tra Udinese e Napoli, in programma per domenica 14 dicembre, ma lo farà in un clima di massima allerta. Il Prefetto di Udine, Domenico Lione, ha firmato un decreto che impone severe restrizioni alla vendita dei biglietti, con l’obiettivo di prevenire disordini e garantire la sicurezza pubblica. La decisione, drastica ma ponderata, vieta la vendita dei tagliandi a tutti i residenti nella Regione Campania.
Questa misura restrittiva è stata adottata in esecuzione di una determinazione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (CASMS), che ha classificato l’incontro come connotato da “elevati profili di rischio”. Una valutazione che affonda le sue radici nei gravi episodi di violenza verificatisi il 4 maggio 2023, data che sancì la vittoria del terzo scudetto del Napoli proprio sul campo friulano.
I fantasmi del passato: gli scontri del 4 maggio 2023
La memoria di quella serata resta una ferita aperta. Al fischio finale, la gioia incontenibile dei tifosi partenopei sfociò in un’invasione di campo pacifica per celebrare un trionfo atteso 33 anni. Tuttavia, la festa si trasformò presto in un teatro di scontri quando gli ultras dell’Udinese, lasciata la Curva Nord, si diressero verso i supporter avversari armati di cinghie e bastoni. Ne scaturì una rissa violenta che provocò diversi feriti, alcuni dei quali trasportati in ospedale con traumi e fratture. Solo il massiccio e tempestivo intervento delle forze dell’ordine riuscì ad evitare conseguenze ben più gravi, ristabilendo l’ordine e disperdendo le frange più violente delle due tifoserie. I procedimenti giudiziari successivi hanno portato a numerose condanne e all’emissione di circa quaranta DASPO, la maggior parte a carico dei tifosi friulani.
Le specifiche del divieto: chi può acquistare i biglietti
Il decreto prefettizio non si limita a un divieto generalizzato. Entra nel dettaglio per regolare l’accesso allo stadio, cercando di bilanciare le esigenze di sicurezza con il diritto di assistere all’evento sportivo. Le disposizioni principali sono le seguenti:
- Divieto assoluto per i residenti in Campania: Nessun residente nella regione, a prescindere dal possesso di tessere di fidelizzazione, potrà acquistare biglietti per qualsiasi settore dello stadio.
- Settore ospiti riservato: La vendita dei tagliandi per il settore ospiti sarà esclusivamente riservata ai sottoscrittori del programma di fidelizzazione della S.S.C. Napoli (fidelity card) che risiedono in regioni diverse dalla Campania.
- Incedibilità del titolo d’ingresso: È stato inoltre disposto il divieto di cessione dei biglietti. Questa misura è volta ad impedire che i tagliandi acquistati da persone autorizzate possano finire nelle mani di soggetti a cui è interdetto l’acquisto.
La vendita dei biglietti per il settore ospiti, al costo di 45 euro, terminerà inderogabilmente alle ore 19:00 di sabato 13 dicembre e non sarà possibile acquistarli il giorno della partita. Per accedere all’impianto sarà necessario esibire un valido documento d’identità che attesti la residenza.
Un precedente non isolato: la gestione dell’ordine pubblico nel calcio
La decisione del Prefetto di Udine si inserisce in un contesto più ampio di gestione dell’ordine pubblico legato alle partite di calcio considerate “a rischio”. Non è un caso isolato nel panorama della Serie A, dove spesso le autorità competenti adottano misure preventive per evitare il contatto tra tifoserie rivali. Questi provvedimenti, sebbene impopolari e spesso vissuti come una penalizzazione per l’intera tifoseria, sono ritenuti necessari per garantire che l’evento sportivo si svolga in una cornice di sicurezza. La rivalità tra le tifoserie di Udinese e Napoli ha purtroppo altri precedenti, come gli incidenti avvenuti all’esterno dello stadio Friuli nel febbraio 2010, che portarono all’arresto di otto tifosi napoletani e alla condanna di nove persone.
La speranza, condivisa da tutti gli amanti dello sport, è che in futuro si possa tornare a vivere le partite di calcio come un momento di festa e di sana competizione, senza la necessità di ricorrere a misure così restrittive che limitano la passione dei veri tifosi.