ROMA – Un fascio di luce e parole per squarciare il velo dell’indifferenza e accendere i riflettori sui diritti e sul valore di ogni persona. In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, celebrata il 3 dicembre, la facciata principale di Palazzo Chigi si è illuminata al calar della sera, proiettando un messaggio potente e inequivocabile. Diciotto parole chiave, un flusso di coscienza che è anche un programma politico e sociale: “Insieme, diritti, amore, consapevolezza, servizi, futuro caregiver, prendersi cura, sostegni, accessibilità, dignità, lavoro, progetto di vita, cambio di prospettiva, opportunità, talento, indipendenza, fiducia, persona”.

L’iniziativa, simbolica ma di grande impatto, ha concluso una giornata densa di appuntamenti istituzionali, volti a sottolineare l’impegno del governo sul tema dell’inclusione. Un gesto che va oltre la mera celebrazione, per trasformarsi in una dichiarazione d’intenti visibile a tutta la nazione dalla sede più rappresentativa del potere esecutivo.

Un Manifesto Luminoso per un Cambio di Prospettiva

La scelta delle parole proiettate non è stata casuale. Ognuna di esse rappresenta un pilastro fondamentale del nuovo approccio alla disabilità che le istituzioni intendono promuovere. Si parte dal concetto di “insieme”, a sottolineare che la sfida dell’inclusione si vince solo con uno sforzo collettivo, per poi passare ai “diritti”, fondamento imprescindibile di ogni società civile. Termini come “dignità”, “indipendenza” e “lavoro” ribadiscono la necessità di superare una visione assistenzialistica, per puntare alla piena realizzazione dell’individuo.

Particolarmente significativa è l’inclusione di concetti come “progetto di vita”, che richiama la recente riforma legislativa volta a costruire percorsi personalizzati e partecipati, e “futuro caregiver”, che accende i riflettori su una figura centrale ma spesso invisibile del sistema di cura. L’obiettivo, come suggerisce l’espressione “cambio di prospettiva”, è quello di guardare alla persona nella sua interezza, valorizzandone “talento” e potenzialità, e non definendola attraverso i suoi limiti.

La Presentazione del Nuovo Piano di Azione Nazionale

La proiezione su Palazzo Chigi ha fatto da cornice a un momento istituzionale cruciale: la presentazione del nuovo Piano di Azione Nazionale per la promozione dei diritti delle persone con disabilità. L’evento, svoltosi nel Cortile d’Onore alla presenza di numerose cariche istituzionali, ha delineato le future linee di intervento del governo.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e la Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, insieme ad altri membri del governo e ai rappresentanti delle principali federazioni del settore, come FISH e FAND. La Ministra Locatelli ha definito il Piano una “traccia operativa e concreta” per il futuro, ribadendo l’importanza di un approccio che valorizzi le competenze di ogni individuo. “Dobbiamo vedere le potenzialità e non i limiti”, ha dichiarato, sottolineando come l’inclusione lavorativa sia uno strumento fondamentale per la crescita dell’intero Paese.

Le Iniziative e le Voci della Giornata

La giornata è stata animata da diverse iniziative di sensibilizzazione, che hanno visto il coinvolgimento attivo di associazioni impegnate sui temi dello sport e del lavoro. Tra i momenti più toccanti, la testimonianza dell’atleta paralimpica Nicole Orlando e l’esibizione dell’orchestra inclusiva “Allegro Moderato”, il cui primo violino è un ragazzo con sindrome di Down. Questi eventi hanno offerto un esempio concreto di come il talento e la determinazione possano superare ogni barriera.

La Giornata internazionale, istituita dall’ONU nel 1992, ha l’obiettivo di promuovere il dibattito pubblico sul diritto universale alla partecipazione di ogni individuo alla vita sociale, culturale ed economica. L’iniziativa di Palazzo Chigi si inserisce in un contesto più ampio di azioni governative, che includono la riforma delle procedure di accertamento dell’invalidità civile, lo stanziamento di fondi significativi per l’autonomia, il sostegno ai caregiver familiari e il potenziamento dei servizi per gli studenti con disabilità.

Il messaggio luminoso proiettato sulla sede del governo non è stato, quindi, solo un omaggio, ma un promemoria costante. Un impegno a trasformare quelle parole in fatti concreti, per costruire una società dove l’inclusione non sia uno slogan da celebrare un giorno all’anno, ma una realtà vissuta quotidianamente.

Di veritas

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