Washington D.C. – Doveva essere la serata in cui il mondo del calcio avrebbe conosciuto la composizione dei gironi per i Mondiali del 2026, i primi della storia a 48 squadre. E in parte lo è stata. Ma la cerimonia andata in scena al prestigioso John F. Kennedy Center for the Performing Arts di Washington si è trasformata in un vero e proprio palcoscenico per il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha ricevuto dalle mani dell’amico e presidente della FIFA, Gianni Infantino, il primo e inedito “Fifa Peace Prize – Football Unites the World”.
Una Cerimonia tra Calcio e Geopolitica
L’evento, trasmesso in mondovisione, ha visto la partecipazione dei leader dei tre paesi ospitanti: oltre a Trump, erano presenti anche la presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, e il primo ministro del Canada, Mark Carney. La serata, condotta da Heidi Klum e Kevin Hart, è stata arricchita da esibizioni di artisti di fama internazionale come Andrea Bocelli, Lauryn Hill e Robbie Williams, a testimonianza della volontà di trasformare il sorteggio in un grande show in stile americano. Ma il momento culminante, quello che ha catalizzato l’attenzione dei media globali, è stata la premiazione di Trump.
Infantino ha consegnato al presidente americano un trofeo, una medaglia e un certificato, motivando il riconoscimento per le sue “azioni eccezionali e straordinarie per la pace, capaci di unire le persone in tutto il mondo”. Trump, visibilmente soddisfatto, ha definito il premio “uno dei più grandi onori della mia vita”, ringraziando la sua famiglia e la First Lady Melania. La creazione di questo premio, annunciata dalla FIFA solo nel novembre 2025, era stata fin da subito oggetto di speculazioni che indicavano proprio Trump come il probabile, e poi confermato, primo vincitore.
Il Sorteggio e il Cammino dell’Italia
Nonostante la forte connotazione politica, la cerimonia ha ovviamente svolto la sua funzione primaria: il sorteggio dei 12 gironi da quattro squadre che comporranno la fase iniziale dei Mondiali 2026. Per la prima volta, 48 nazionali si contenderanno il titolo più prestigioso. Anche l’Italia, ancora impegnata nel percorso dei playoff, ha scoperto il suo potenziale destino. In caso di qualificazione, gli Azzurri di Gennaro Gattuso saranno inseriti nel Gruppo B insieme a uno dei paesi ospitanti, il Canada, alla Svizzera e al Qatar. Un girone che presenta diverse insidie, con il Canada che giocherà in casa e la Svizzera che rappresenta un avversario solido e ostico.
Per accedere al Mondiale, l’Italia dovrà prima superare in semifinale playoff l’Irlanda del Nord e poi affrontare in finale la vincente della sfida tra Galles e Bosnia.
Un’Alleanza Solida tra Sport e Politica
La serata di Washington ha messo in luce, ancora una volta, lo strettissimo legame tra Gianni Infantino e Donald Trump. Un rapporto consolidatosi a partire dal 2018, con l’assegnazione del Mondiale 2026 al trio nordamericano, e proseguito con numerosi incontri ufficiali e una vicinanza che, secondo alcuni critici, rischia di compromettere l’indipendenza e la neutralità della FIFA. La decisione di assegnare un premio per la pace a una figura politicamente divisiva come Trump ha sollevato un acceso dibattito internazionale, con organizzazioni per i diritti civili che hanno espresso preoccupazione, definendo il premio un insulto ai tifosi e mettendo in dubbio la trasparenza del processo di assegnazione.
Durante l’evento, Trump ha anche colto l’occasione per esaltare il successo organizzativo del torneo, annunciando di aver già stabilito un record di vendite di biglietti, molto prima del calcio d’inizio previsto per l’11 giugno 2026. “Il calcio è uno sport grandioso e sta arrivando in America,” ha dichiarato il presidente, sottolineando come l’evento rappresenti “104 Superbowl in un mese”.
Mentre le polemiche non si placano, il mondo del calcio attende ora che il pallone torni a essere l’unico protagonista. L’istantanea di Washington, però, rimarrà quella di un sorteggio in cui il prologo sportivo si è fuso in modo indissolubile con lo spettacolo e la geopolitica.
