Roma – Il 2025 si chiude con una nota di cauto ottimismo per il settore finanziario italiano. In una recente intervista con l’agenzia ANSA, Massimo Mocio, presidente di Assiom Forex, l’associazione che riunisce gli operatori dei mercati finanziari, ha definito l’anno come “molto buono”, caratterizzato da una “volatilità sana” che ha creato diverse “occasioni per comprare”. Le sue parole offrono una prospettiva rassicurante in un panorama globale denso di incertezze, soprattutto per quanto riguarda il settore tecnologico e dell’intelligenza artificiale (AI), al centro di un acceso dibattito tra analisti.
Il Dibattito sulla Bolla AI: Perché Mocio è Ottimista
La questione centrale, che tiene banco tra gli investitori, è se l’inarrestabile ascesa dei titoli legati all’AI sia sostenibile o se, al contrario, siamo sull’orlo dello scoppio di una bolla speculativa simile a quella delle dot-com di inizio millennio. Su questo punto, Mocio si posiziona con chiarezza: “Personalmente non sono nel campo di coloro che sostengono che lo scoppio della bolla dell’AI e del tech sia vicino”. Questa fiducia, spiega, non è campata in aria, ma poggia su basi solide: i fondamentali economici delle aziende coinvolte.
A differenza della bolla di fine anni ’90, dove molte società avevano valutazioni stellari a fronte di profitti inesistenti, oggi i giganti del tech, pur vantando multipli di Borsa elevati, “stanno registrando risultati in forte crescita”. Questo, secondo Mocio, è il discrimine fondamentale: l’attuale euforia è sostenuta da utili concreti e da una rivoluzione tecnologica che sta già trasformando l’economia reale. Gli investimenti nel settore sono stati imponenti, superando i 350 miliardi di dollari solo nel 2025, e le aziende leader come Nvidia continuano a siglare contratti miliardari, legando a sé il destino finanziario dell’intero comparto.
La Strategia del “Buy on Dip” e un Mercato Maturo
Un altro elemento chiave dell’analisi di Mocio è il cambiamento di mentalità del mercato. Le tensioni geopolitiche, pur rimanendo sullo sfondo, non sembrano più spaventare come un tempo. “I mercati si sono assuefatti ai rischi geopolitici e guardano più ai fondamentali”, afferma il presidente di Assiom Forex. Questa “assuefazione” indica una maggiore maturità degli investitori, che ora riescono a filtrare il rumore di fondo per concentrarsi su dati macroeconomici, politiche monetarie e, soprattutto, performance aziendali.
In questo contesto si inserisce un comportamento sempre più diffuso, specialmente tra gli investitori retail americani: il “buy on dip”. Si tratta della strategia di acquistare durante le fasi temporanee di ribasso, interpretando le correzioni non come un segnale di panico, ma come un’opportunità per entrare sul mercato a prezzi più vantaggiosi. “Ci sono tante cassandre in giro”, osserva Mocio, “ma credo che il mercato sia nel mood di ‘buy on dip'”. Questo atteggiamento contribuisce a sostenere le quotazioni e a limitare la profondità delle vendite, creando un mercato più resiliente.
La Stabilità del Sistema: Le Rassicurazioni di BCE e Bankitalia
A corroborare la visione ottimistica di Mocio concorrono anche le analisi delle massime istituzioni finanziarie. Il presidente di Assiom Forex ricorda infatti che “i recenti rapporti di stabilità finanziaria redatti da Bce e Bankitalia non evidenziano particolari rischi”. Effettivamente, gli ultimi report della Banca d’Italia per il 2025 confermano che la stabilità finanziaria del Paese resta “complessivamente solida”. Pur in un quadro internazionale incerto, i rischi interni sono contenuti, lo spread BTP-Bund si è ridotto e il sistema bancario italiano mostra una redditività elevata e una forte patrimonializzazione.
Tuttavia, le stesse istituzioni invitano a non abbassare la guardia. Bankitalia sottolinea come il rischio di “correzioni improvvise” sui mercati globali sia aumentato, soprattutto se le valutazioni dovessero discostarsi dai fondamentali economici. Anche la Bank of England ha recentemente lanciato un allarme sul rischio di una bolla speculativa sull’IA, paragonando le attuali valutazioni ai livelli massimi raggiunti prima della crisi delle dot-com.
Mocio, da uomo di mercato, riconosce questa complessità: “Certo è una fase dei mercati molto interessante e serve grande flessibilità e versatilità di chi gestisce i rischi perché vi sono trasformazioni molto rapide”. La sua è dunque una chiamata alla prudenza attiva, non alla paura paralizzante. Un invito a navigare le acque di un mercato in rapida evoluzione con competenza e visione strategica, cogliendo le opportunità che una “sana volatilità” è in grado di offrire.
