Una vera e propria rivoluzione cromatica sta per investire le strade francesi. Con un’ordinanza datata 21 novembre 2025 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 2 dicembre, i Ministeri dell’Interno e dei Trasporti hanno decretato una modifica sostanziale per le targhe di immatricolazione temporanea. A partire dal 1° gennaio 2026, le targhe delle serie “WW” e “W Garage” abbandoneranno il tradizionale fondo bianco per adottare un inedito colore rosa acceso, mantenendo i caratteri in nero. Una scelta stilistica audace che nasconde un obiettivo molto concreto: porre un freno a un sistema che ha mostrato diverse criticità, generando abusi e confusione.
Le ragioni di una scelta cromatica senza precedenti
La decisione di introdurre una targa di un colore così distintivo non è casuale. Le autorità francesi hanno spiegato che l’obiettivo primario è quello di “facilitare i controlli su strada e contrastare gli abusi legati all’uso delle immatricolazioni temporanee”. Negli ultimi anni, si è registrato un uso improprio di queste targhe, spesso utilizzate ben oltre la loro scadenza per evitare l’immatricolazione standard, eludere le relative tasse e circolare senza un’adeguata copertura assicurativa. La quasi identità visiva con le targhe definitive, se non per le lettere iniziali “WW”, rendeva difficile per le forze dell’ordine identificare a colpo d’occhio i veicoli in situazione irregolare.
Il nuovo colore rosa renderà invece immediatamente riconoscibile la natura provvisoria del veicolo, anche a distanza, semplificando il lavoro degli agenti. Ma la novità più significativa, oltre al colore, è l’introduzione di un elemento di chiarezza fondamentale: sulla parte destra della targa sarà obbligatoriamente indicata la data di scadenza (mese e anno) del certificato di circolazione temporaneo. Questo dettaglio eliminerà ogni ambiguità sulla validità della targa, risolvendo anche il problema della riassegnazione delle stesse combinazioni alfanumeriche, che in passato ha causato l’invio di multe ingiuste a nuovi proprietari per infrazioni commesse dai precedenti utilizzatori della stessa sigla.
Chi sarà interessato dalla nuova normativa?
La misura coinvolgerà un numero considerevole di veicoli, stimato in oltre 400.000 immatricolazioni all’anno. Nello specifico, le nuove targhe rosa saranno obbligatorie per due categorie principali di immatricolazioni temporanee:
- Immatricolazione provvisoria WW: Questa categoria, la più diffusa, riguarda diversi casi. Vi rientrano i veicoli nuovi o usati importati dall’estero in attesa di ottenere la “carte grise” (la carta di circolazione) definitiva francese. Coinvolge anche i veicoli acquistati in Francia e destinati all’esportazione, e le auto dimostrative utilizzate da concessionarie e aziende del settore automobilistico. La durata standard di un certificato WW è di due mesi, prorogabile una sola volta per lo stesso periodo se l’immatricolazione definitiva non è stata ancora finalizzata.
- Targhe W Garage: Riservate esclusivamente ai professionisti del settore automobilistico come officine, carrozzieri e meccanici. Queste targhe permettono la circolazione di veicoli per motivi legati a prove tecniche, collaudi, riparazioni o trasferimenti tra sedi. Il certificato per le targhe W Garage ha validità annuale e viene rilasciato dopo approvazione da parte dell’Agence Nationale des Titres Sécurisés (ANTS).
È importante sottolineare che le targhe provvisorie attuali, con fondo bianco, rimarranno valide fino alla loro data di scadenza naturale. La transizione al nuovo sistema sarà quindi graduale, man mano che verranno emessi i nuovi certificati a partire dal 2026.
Un passo verso la trasparenza e la sicurezza
L’iniziativa, promossa anche da associazioni di automobilisti come “40 Millions d’Automobilistes”, è stata accolta come un’innovazione necessaria per portare ordine e giustizia in un ambito spesso problematico. La semplicità della soluzione – un colore distintivo e una data di scadenza visibile – si trasforma in un potente strumento contro la frode e il caos amministrativo. Questa misura non solo proteggerà gli automobilisti onesti da sanzioni ingiuste, ma migliorerà anche l’efficienza dei controlli, contribuendo a una maggiore sicurezza stradale complessiva.
La Francia si pone così all’avanguardia in Europa con una soluzione tanto semplice quanto efficace, dimostrando come un’innovazione apparentemente solo estetica possa avere un impatto profondo sulla regolamentazione e la trasparenza nel complesso mondo dei motori. Resta da vedere se questa “rivoluzione rosa” potrà ispirare soluzioni simili anche in altri Paesi europei che affrontano problematiche analoghe.
