Roma – Lo sport come scuola di vita, il calcio come metafora di un’esistenza fatta di cadute e rinascite, l’amore come motore inesauribile per non arrendersi mai. Sono questi i temi pulsanti che emergono dalle pagine di “Chi vive d’amore. Il cannoniere” (Edizioni Minerva), il romanzo scritto a quattro mani dal vicedirettore di Rai Sport, Massimo Proietto, e dal poeta e scrittore Antonio Barracato. L’opera è stata presentata nella prestigiosa “Sala Laudato Si'” del Palazzo Senatorio, in Piazza del Campidoglio a Roma, in un evento che ha visto la partecipazione di illustri personalità del mondo del giornalismo e dello sport italiano.

Un parterre d’eccezione in Campidoglio

A celebrare il lancio del libro, un pubblico di appassionati e addetti ai lavori ha ascoltato gli interventi di figure di spicco come Paolo Petrecca, direttore di Rai Sport, Simona Rolandi, amata conduttrice de “La Domenica Sportiva”, e Alberto Rimedio, voce inconfondibile delle telecronache della Nazionale italiana. A moderare l’incontro, con la consueta professionalità, è stato Marco Lollobrigida, anch’egli vicedirettore di Rai Sport. Presente anche la consigliera capitolina Francesca Leoncini, a testimonianza del valore culturale e sociale riconosciuto all’opera.

La storia di Paolino: un omaggio a “Pablito” e alla forza dei sogni

Il titolo del volume, che riecheggia i celebri versi di “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano, introduce la vicenda di Paolino Rinaldi, un giovane e talentuoso calciatore cresciuto nell’hinterland milanese. La sua è una storia di formazione, un percorso a ostacoli in cui i duri colpi della vita si intrecciano con la passione per il pallone, che diventa strumento di riscatto e salvezza.

Il nome del protagonista, “Paolino”, non è casuale. Come confermato dalla prefazione del libro, firmata da Federica Cappelletti Rossi, moglie dell’indimenticato campione del mondo Paolo Rossi e attuale presidente della Divisione Serie A Femminile della FIGC, il riferimento a “Pablito” è voluto e sentito. “Il protagonista assoluto è l’amore per lo sport, nella fattispecie per il calcio, che diventa ragione di vita e di riscatto per il personaggio principale, Paolino, nome a me molto caro perché era quello di mio marito”, scrive Cappelletti Rossi. “Nel libro c’è un invito a non arrendersi, ad affrontare con determinazione tutte le difficoltà, sebbene non si possa essere mai certi del raggiungimento della meta”.

Tuttavia, come precisato dagli stessi autori e dalle prime recensioni, le affinità con la leggenda del calcio italiano si fermano al nome e all’ispirazione. La storia di Paolino segue un percorso originale, fatto di vicende complesse e dolorose che mettono alla prova la sua determinazione, sottolineando l’importanza di valori come la famiglia e l’amicizia quali pilastri per ogni percorso di rinascita.

Un romanzo che va oltre il calcio

“Chi vive d’amore. Il cannoniere” si propone come un’opera capace di parlare a tutti, non solo agli appassionati di calcio. La collaborazione tra la penna giornalistica e concreta di Massimo Proietto e quella più lirica e artistica di Antonio Barracato ha dato vita a una narrazione potente, che utilizza lo sport come veicolo per esplorare temi universali. Il calcio diventa metafora della vita stessa, con le sue regole, le sue sfide, le sue sconfitte e le sue inaspettate vittorie.

Il romanzo è un inno alla perseveranza, all’impegno e alla forza di volontà, qualità indispensabili per realizzare i propri sogni, sia su un campo da gioco che nella vita di tutti i giorni. Gli autori riescono a creare un crescendo di emozioni, raccontando la crescita di un ragazzo destinato a diventare uomo e professionista, senza mai cadere in forzature emotive ma toccando corde profonde e universali.

Gli autori: due mondi, una visione comune

  • Massimo Proietto: Giornalista e vicedirettore di Rai Sport, ha iniziato la sua carriera giovanissimo nelle televisioni locali. Originario di Crotone, è noto per un giornalismo che unisce la cronaca alla sensibilità sociale. Dal 2018 è Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
  • Antonio Barracato: Poeta, scrittore e regista, è fondatore del Cenacolo Letterario di Cefalù e ideatore del Premio Internazionale “Città di Cefalù”. Autore di numerosi romanzi e raccolte poetiche, ha ottenuto oltre seicento riconoscimenti letterari.

Dall’incontro di questi due mondi apparentemente diversi, il giornalismo sportivo e la letteratura, è nata una storia che celebra lo sport nella sua accezione più nobile: quella di strumento di crescita personale, inclusione e riscatto sociale.

Di nike

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