Il mondo dell’automobilismo sportivo ha un nuovo punto di riferimento. Con un evento globale trasmesso in diretta streaming, presieduto da Akio Toyoda in persona, Chairman of the Board of Directors, Toyota ha ufficialmente alzato il velo sulla sua nuova ammiraglia ad alte prestazioni: la Toyota GR GT. Questo lancio non rappresenta solo l’introduzione di un nuovo modello, ma segna il ritorno prepotente del colosso giapponese nel segmento delle supercar, un territorio che ridefinisce i limiti della tecnologia e del design. La presentazione, avvenuta oggi 5 dicembre, anticipa il debutto pubblico previsto per il Tokyo Auto Salon 2026, che si terrà dal 9 all’11 gennaio.

Un’Eredità Pesante, un Futuro Elettrizzante

La GR GT non è una vettura nata dal nulla. Nelle sue linee tese e nel suo lungo cofano anteriore riecheggia la storia delle sportive più iconiche del marchio. I video teaser diffusi nelle scorse settimane hanno volutamente accostato la nuova nata a due leggende: la Toyota 2000GT del 1967 e la mitica Lexus LFA. Un trittico che simboleggia un passaggio di testimone, un’evoluzione della specie che, partendo dal 6 cilindri in linea della 2000GT e passando per l’urlo del V10 della LFA, approda oggi a un sound inconfondibilmente V8, ma con uno sguardo rivolto al futuro dell’elettrificazione. Il progetto è stato guidato dalla filosofia dello Shikinen Sengu, un rituale giapponese di rinnovamento che in questo caso significa trasferire le competenze dei maestri che crearono la LFA alla nuova generazione di ingegneri di Gazoo Racing.

Cuore Ibrido, Anima da Corsa: La Meccanica della GR GT

Sotto il cofano della GR GT pulsa un propulsore che è una dichiarazione d’intenti. Abbandonando il downsizing, Toyota Gazoo Racing ha sviluppato un inedito motore V8 biturbo da 4.0 litri. Questo motore a corsa corta (87,5 x 83,1 mm) e lubrificazione a carter secco è abbinato a un sistema ibrido, con un motore elettrico integrato nel cambio automatico a otto rapporti. La trasmissione è in configurazione transaxle, posizionata al retrotreno per ottimizzare la distribuzione dei pesi, fissata su un eccellente rapporto 45:55 tra anteriore e posteriore. I dati preliminari, ancora in fase di omologazione, parlano di una potenza di sistema che punta ai 650 CV e 850 Nm di coppia, anche se alcune stime si spingono fino a ipotizzare potenze superiori, vicine agli 800 CV.

La base della vettura è un telaio interamente in alluminio, il primo nella storia di Toyota, progettato per massimizzare la rigidità e contenere la massa. La carrozzeria è realizzata in fibra di carbonio, con l’obiettivo di mantenere il peso a vuoto entro i 1.750 kg. A completare il quadro tecnico troviamo sospensioni a doppio braccio oscillante e un potente impianto frenante carboceramico, nascosto dietro cerchi che calzano pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2 sviluppati su misura.

Dal Motorsport alla Strada: GR GT e GR GT3

L’approccio di Toyota è chiaro e riassunto nello slogan “dal motorsport per costruire auto migliori”. La GR GT nasce come una “race car for the road”, un’auto da corsa omologata per l’uso stradale. Lo sviluppo è partito dall’abitacolo e dalla posizione di guida, coinvolgendo piloti professionisti come Hiroaki Ishiura e Tatsuya Kataoka per garantire che ogni aspetto fosse orientato al guidatore. L’interno, infatti, è un cockpit orientato al pilota, con sedili a guscio Recaro in carbonio e una commistione di lusso e sportività che avvicina l’ambiente più a Lexus che a Toyota.

Insieme alla versione stradale, è stata presentata anche la sua gemella cattiva: la GR GT3. Questa variante, priva della componente ibrida ma dotata di un’aerodinamica ancora più sofisticata, è destinata a competere nei campionati GT3 a partire dal 2027, portando la tecnologia sviluppata in pista direttamente nel cuore della produzione di serie.

Un Tridente per il Futuro

La sorpresa della presentazione non si è limitata alla sola GR GT. L’immagine teaser rilasciata da Toyota mostrava tre vetture. Oltre alla GR GT stradale (al centro) e alla GR GT3 da competizione (sulla destra), sulla sinistra si intravedeva un terzo modello. Si tratta di una supercar strettamente imparentata con la Lexus Sport Concept, che potrebbe chiamarsi LFR e rappresentare l’erede diretta della LFA. Questa strategia a tre punte dimostra la volontà del gruppo Toyota di presidiare il settore delle alte prestazioni con un’offerta diversificata, rafforzando sia il marchio sportivo GR sia quello di lusso Lexus. L’impegno, ribadito dalla presenza di Akio “Morizo” Toyoda, è quello di continuare a costruire auto capaci di emozionare e far divertire alla guida, unendo la tradizione dei grandi motori a combustione con le più moderne tecnologie di elettrificazione.

Di davinci

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