Roma – L’attesa è quasi finita. Dopo due decenni, la Fiamma Olimpica si prepara a tornare in Italia, promettendo di accendere non solo il braciere dei Giochi Invernali di Milano Cortina 2026, ma anche i cuori di un’intera nazione. In una recente dichiarazione carica di emozione e orgoglio, il Presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026, Giovanni Malagò, ha delineato i contorni di un’edizione che si preannuncia rivoluzionaria sotto molti aspetti, destinata a lasciare un’eredità duratura ben oltre le medaglie e i record.

Un Viaggio Epico: La Staffetta della Fiamma

Il cuore pulsante dell’avvicinamento ai Giochi sarà senza dubbio il viaggio della Torcia Olimpica. Malagò ha descritto quella che sarà “un’incredibile avventura di 63 giorni”. Un percorso maestoso che si snoderà per 12.000 chilometri, attraversando tutte le 20 regioni italiane, 110 province, 60 città di tappa e oltre 300 comuni. La staffetta vedrà la partecipazione di 10.001 tedofori, un numero simbolico per un evento che vuole essere di tutti.

Il sacro fuoco, acceso come da tradizione a Olimpia il 26 novembre 2025, arriverà a Roma il 4 dicembre per la cerimonia di consegna al Comitato Organizzatore. Da lì, il 6 dicembre, prenderà il via ufficiale il suo tour italiano. Un itinerario studiato per toccare non solo le grandi città d’arte come Roma, con il suo Colosseo e la Fontana di Trevi, o Venezia con i suoi canali, ma anche luoghi simbolo del patrimonio culturale nazionale, includendo tutti i siti italiani patrimonio dell’UNESCO. Il percorso sarà un potente messaggio di unità e resilienza, collegando idealmente l’isola di Lampedusa alle vette del Monte Rosa, passando per borghi storici e luoghi di rinascita come Amatrice e il quartiere Scampia di Napoli.

Ogni giornata della staffetta si concluderà con l’accensione del braciere nella città di tappa, un momento di festa e celebrazione per le comunità locali, arricchito da spettacoli, musica ed eventi speciali organizzati anche grazie al supporto dei Presenting Partner del Viaggio della Fiamma, Coca-Cola ed Eni.

I Tedofori: Volti e Storie d’Italia

I tedofori selezionati rappresenteranno un mosaico della società italiana. Tra i nomi già annunciati figurano icone dello sport come il nuotatore Gregorio Paltrinieri, che avrà l’onore di aprire la staffetta a Roma, l’ex sciatrice Stefania Belmondo, il campione di salto in alto Gianmarco Tamberi e la calciatrice Cristiana Girelli. Ma a portare la torcia non saranno solo atleti. Il mondo della cultura e dello spettacolo sarà rappresentato da personalità come il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore, l’attrice Alessandra Mastronardi e il cantante Achille Lauro, a simboleggiare come i valori olimpici di passione, impegno e inclusione trascendano ogni campo.

Milano Cortina 2026: I Giochi della Svolta

Questa edizione dei Giochi si distingue per essere la prima nella storia ad essere assegnata congiuntamente a due città, Milano e Cortina, simbolo di un’Italia che sa unire le proprie eccellenze, dalla metropoli moderna alle iconiche vette dolomitiche. Come sottolineato da Malagò, sarà un evento che unirà “diverse regioni e culture unite dalla loro passione e dalle loro profonde radici negli sport invernali”.

Ma la vera rivoluzione di Milano Cortina 2026 risiede nell’impegno verso l’equilibrio di genere. Questa sarà l’edizione dei Giochi Olimpici Invernali più equilibrata nella storia, con una partecipazione femminile che raggiungerà il 47% del totale degli atleti, un record assoluto. Saranno ben 50 gli eventi femminili in programma e 12 discipline su 16 vedranno la piena parità di genere, un passo fondamentale nel percorso del Movimento Olimpico per promuovere la diversità e l’inclusione. Questo impegno si riflette anche a livello organizzativo, dove le donne costituiscono una parte significativa della leadership e della forza lavoro della Fondazione.

Sostenibilità e Legacy: Un Investimento per il Futuro

Altro pilastro fondamentale di Milano Cortina 2026 è la sostenibilità. La scelta di utilizzare in gran parte impianti già esistenti, distribuiti su un’area vasta che comprende Lombardia, Veneto e le province autonome di Trento e Bolzano, risponde alla volontà di evitare la costruzione di “cattedrali nel deserto” e di garantire una legacy positiva e duratura per i territori. L’impatto economico previsto è notevole: uno studio di Banca Ifis stima un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro, tra spesa turistica e investimenti infrastrutturali. L’evento mira a essere un motore di sviluppo, migliorando la mobilità, l’accessibilità e promuovendo un turismo più sostenibile.

Mentre la macchina organizzativa procede a pieno ritmo, con la gran parte degli impianti già pronti o in via di completamento, l’entusiasmo cresce in tutto il Paese. “Dopo due decenni di attesa, la fiamma olimpica torna in Italia”, ha concluso Malagò, “e non vedo l’ora di dare il benvenuto a voi e al mondo intero a Milano Cortina il prossimo anno”. Un invito che suona come una promessa: quella di Giochi indimenticabili, capaci di unire, ispirare e mostrare il volto migliore dell’Italia.

Di nike

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