Milano – Un esame di maturità in uno dei templi del calcio italiano. Il Como di Cesc Fabregas si presenta a San Siro per affrontare l’Inter di Cristian Chivu con la consapevolezza di chi, dopo aver stupito tutti, vuole dimostrare di poter recitare un ruolo da protagonista fino in fondo. La sfida, valida per la 14ª giornata di Serie A, mette di fronte non solo due squadre in salute, ma anche due filosofie di gioco affascinanti, con i nerazzurri che vantano il miglior attacco del campionato e i lariani una delle difese più solide.
Le scelte di Fabregas: rientra Smolcic, Douvikas scalpita
L’allenatore spagnolo ritrova un pezzo fondamentale della sua scacchiera difensiva. Ivan Smolcic, dopo aver scontato la giornata di squalifica contro il Sassuolo, è pronto a riprendersi il suo posto sulla fascia destra. Un rientro cruciale per dare solidità a un reparto che dovrà fronteggiare la potenza offensiva dell’Inter. Fabregas, tuttavia, deve fare i conti con diverse assenze di rilievo. Saranno infatti indisponibili Sergi Roberto, a causa di una lesione al retto femorale, e Edoardo Goldaniga, che sta recuperando da un problema al tallone. Restano da valutare attentamente anche le condizioni di Diao, alle prese con una lesione muscolare di basso grado al bicipite femorale, il cui impiego appare improbabile.
In attacco, crescono le quotazioni di Tasos Douvikas. L’attaccante greco, decisivo con il suo gol che ha sbloccato la partita vinta contro il Sassuolo, spera in una maglia da titolare. La sua candidatura è forte, anche se dovrà battere la concorrenza di Morata. Una scelta, quella del centravanti, che potrebbe rivelare molto sulle intenzioni di Fabregas: puntare sulla fisicità e il senso del gol di Douvikas o sull’esperienza e la capacità di dialogo con la squadra dello spagnolo.
Como, la mentalità non cambia: “Giocare con la nostra ambizione”
Nonostante la caratura dell’avversario e il prestigio del palcoscenico, Cesc Fabregas è stato chiaro in conferenza stampa: il Como non snaturerà la sua identità. “Vogliamo giocare la nostra partita, le nostre carte per provare a vincere e non vedo un’altra strada che continuare quello che stiamo facendo, andare là con la nostra ambizione e gioco“, ha dichiarato il tecnico, sottolineando la volontà di imporre il proprio calcio anche contro una delle squadre più forti d’Europa. Un approccio coraggioso che ha permesso ai lariani di diventare una delle sorprese più belle di questa Serie A, arrivando a occupare le zone alte della classifica.
Il Como si presenta a San Siro forte di una striscia positiva e della consapevolezza di aver già messo in difficoltà diverse big del campionato. La squadra gioca un calcio propositivo, basato su un possesso palla di qualità (è tra le prime del campionato in questa statistica, proprio insieme all’Inter) e su una pressione alta molto efficace.
L’Inter di Chivu, un avversario temibile e una storia da sfatare
Dall’altra parte, l’Inter di Chivu arriva alla sfida dopo aver superato agevolmente il turno di Coppa Italia contro il Venezia e con l’obiettivo di consolidare la propria posizione in vetta alla classifica. I nerazzurri sono una macchina da gol e possono contare su un attacco stellare guidato da Lautaro Martínez e Marcus Thuram. I precedenti storici sono nettamente a favore dell’Inter, che ha vinto le ultime nove sfide contro il Como in Serie A e non perde in casa contro i lariani dal lontano 1950. Una tradizione che il Como di Fabregas cercherà in tutti i modi di interrompere.
La partita si preannuncia equilibrata e tatticamente interessante, con due squadre che amano tenere il pallino del gioco. Sarà una sfida tra il miglior attacco e una delle migliori difese, tra l’esperienza di una grande del nostro calcio e l’entusiasmo di una neopromossa che sogna in grande.
Le probabili formazioni
Ecco come le due squadre potrebbero scendere in campo sabato alle 18:00 a San Siro:
- INTER (3-5-2): Sommer; Akanji, Acerbi, Bastoni; Diouf, Barella, Calhanoglu, Zielinski, Dimarco; Lautaro, Thuram. Allenatore: Cristian Chivu.
- COMO (4-2-3-1): Butez; Smolcic, Diego Carlos, Ramon, Valle; Perrone, Caqueret; Addai, Nico Paz, Jesus Rodriguez; Douvikas. Allenatore: Cesc Fabregas.
