ABU DHABI – Il sipario sta per calare sulla stagione 2025 di Formula 1 e l’atto finale, in programma sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi, si preannuncia come uno dei più incandescenti degli ultimi anni. Con tre piloti ancora in lizza per il titolo iridato, la tensione è palpabile e le parole dei protagonisti pesano come macigni. A gettare benzina sul fuoco delle previsioni è stato Charles Leclerc, pilota della Ferrari, che nella consueta conferenza stampa del giovedì ha espresso un parere netto: “Chi vincerà la stagione? Credo Lando Norris, 12 punti di vantaggio sono tanti”.
Una vera e propria investitura quella del monegasco, che vede nel pilota britannico della McLaren il naturale successore nell’albo d’oro. Norris si presenta all’appuntamento conclusivo con 408 punti in classifica, seguito a ruota dal rivale della Red Bull, Max Verstappen, a quota 396, e dal suo compagno di squadra, l’australiano Oscar Piastri, terzo con 392 punti. Un margine risicato che lascia aperti molteplici scenari e che promette una gara giocata sul filo dei nervi e della strategia.
L’analisi di Leclerc: tra pronostici e bilanci
Leclerc, dal canto suo, si prepara a vivere l’ultimo Gran Premio da spettatore interessato della lotta mondiale, consapevole di non poter giocare un ruolo da protagonista. “Sono qui solo per trarre il massimo dalla mia gara, non credo potrò avere un ruolo nella lotta mondiale. Sta a loro”, ha ammesso con onestà il ferrarista. Le sue parole riflettono una stagione complessa per la Scuderia di Maranello, caratterizzata da alti e bassi e da una performance generale che non ha soddisfatto le aspettative iniziali.
Analizzando il recente Gran Premio del Qatar, Leclerc ha parlato di un “weekend difficile”, ma dal quale il team ha tratto importanti insegnamenti. “Abbiamo capito però cosa è successo, ma avere una soluzione è un’altra storia. Abbiamo un’idea ma non una soluzione al 100%. Speriamo di poter cambiare qui ad Abu Dhabi”, ha spiegato, lasciando trasparire una cauta speranza per l’ultima uscita stagionale. Il bilancio personale del monegasco è comunque positivo: “A livello personale sono soddisfatto del mio lavoro, ma le prestazioni e i risultati non mi rendono soddisfatto”. Una riflessione amara che evidenzia il divario tra l’impegno profuso e i risultati ottenuti, anche a causa di una scelta strategica ben precisa del team: concentrare gran parte delle risorse sullo sviluppo della monoposto per il 2026, anno in cui entrerà in vigore un nuovo regolamento tecnico. “Abbiamo reagito bene come team, ma non è stato semplice perché non abbiamo portato aggiornamenti anche perché ora concentrati sul 2026. Speriamo nella prossima stagione”, ha concluso Leclerc.
La sfida a tre: tutte le combinazioni per il titolo
Il Gran Premio di Abu Dhabi sarà un intricato puzzle di calcoli e strategie per i tre contendenti al titolo. Vediamo nel dettaglio le combinazioni che potrebbero incoronare il nuovo campione del mondo:
- Lando Norris (McLaren – 408 punti): Il britannico è padrone del suo destino. Per laurearsi campione per la prima volta in carriera, gli basterà salire sul podio, indipendentemente dai risultati degli avversari. Le combinazioni a suo favore sono numerose:
- Vince il titolo se finisce 1°, 2° o 3°.
- Vince il titolo se finisce 4° o 5°, e Verstappen non vince la gara.
- Vince il titolo se finisce 6° o 7°, e né Verstappen né Piastri vincono la gara.
- Max Verstappen (Red Bull – 396 punti): Il quattro volte campione del mondo è chiamato a una rimonta non impossibile, forte della sua esperienza e della competitività della sua Red Bull. Per conquistare il suo quinto titolo consecutivo, l’olandese deve:
- Vincere la gara, sperando che Norris non faccia meglio del 4° posto.
- Arrivare 2°, con Norris non oltre l’8° posto e Piastri alle sue spalle.
- Arrivare 3°, con Norris non oltre il 9° posto e Piastri non meglio di 2°.
- Oscar Piastri (McLaren – 392 punti): L’australiano è l’outsider di lusso, il “dark horse” di questa volata finale. Le sue speranze sono appese a un filo, ma la matematica gli concede ancora una chance. Per compiere l’impresa, Piastri deve:
- Vincere la gara, con Norris che non va oltre il 6° posto.
- Arrivare 2°, con Norris fuori dalla zona punti (10° o peggio) e Verstappen non meglio di 4°.
Il ruolo degli “arbitri” e le incognite di Yas Marina
In questo scenario ad alta tensione, un ruolo cruciale potrebbe essere giocato dagli altri team, in particolare Mercedes e la stessa Ferrari. Liberi da vincoli di classifica iridata, piloti come George Russell e lo stesso Leclerc potrebbero inserirsi nelle posizioni di vertice, diventando involontari “arbitri” della contesa mondiale. Leclerc, tuttavia, ha messo in chiaro che correrà per la sua squadra: “Se mi troverò a lottare con uno dei contendenti, lo affronterò come qualsiasi altro pilota, perché sto lottando per la Ferrari e voglio ottenere il massimo dalla macchina”.
Il circuito di Yas Marina, con le sue caratteristiche tecniche, aggiunge un’ulteriore variabile. Sebbene modificato per favorire i sorpassi, rimane un tracciato esigente dove la qualifica avrà un peso specifico notevole. La gestione delle gomme e la strategia ai box saranno fondamentali per costruire una vittoria che, per uno dei tre pretendenti, avrà il sapore della storia.
Mentre i motori si scaldano per le prime prove libere, dove tra l’altro Arthur Leclerc prenderà il posto di Lewis Hamilton sulla Ferrari, l’attesa cresce. Sarà la consacrazione di Lando Norris, la rimonta epica di Max Verstappen o la sorpresa firmata Oscar Piastri? La risposta arriverà solo sotto la bandiera a scacchi di Abu Dhabi, al termine di una stagione che ha regalato emozioni fino all’ultimo respiro.
