In una serata che ha intrecciato la magia del cinema, l’eccellenza dell’imprenditoria italiana e la rinascita di un luogo iconico della cultura mondiale, si è tenuta il 4 dicembre la prima mondiale del nuovo attesissimo film documentario del regista premio Oscar Giuseppe Tornatore, intitolato “Brunello, il visionario garbato”. L’opera, un ritratto intimo e profondo dell’imprenditore umanista Brunello Cucinelli, ha avuto l’onore di inaugurare ufficialmente il nuovo Teatro 22 di Cinecittà, un gioiello tecnologico che si impone come il più grande e moderno teatro di posa d’Europa.
L’evento non è stato solo una celebrazione cinematografica, ma un vero e proprio manifesto della vitalità culturale e industriale italiana. La scelta di unire la visione di un maestro del cinema come Tornatore, la storia di un imprenditore che ha fatto dell’etica e della filosofia il cuore della sua azienda di fama mondiale, e la rinascita degli studi di Via Tuscolana, rappresenta un segnale potente per il futuro dell’audiovisivo e del Made in Italy. Il film, prodotto da Brunello Cucinelli Spa e MasiFilm in collaborazione con Rai Cinema, arriverà poi nelle sale italiane per un evento speciale di tre giorni, il 9, 10 e 11 dicembre, distribuito da 01 Distribution.
Un Battesimo d’Eccellenza per il Gigante di Cinecittà
Il Teatro 22, o ‘T22’, non è un semplice teatro di posa. Con la sua estensione che supera persino il celebre Teatro 5, caro a Federico Fellini, questa imponente struttura è il fiore all’occhiello del vasto “Progetto Cinecittà”. Finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il progetto rappresenta un complesso di opere realizzate in tempi record che proietteranno gli storici studi cinematografici in una nuova era. L’inaugurazione del T22 segna il compimento di un percorso ambizioso, volto a consolidare la posizione di Cinecittà come hub produttivo di livello internazionale, capace di attrarre le più grandi produzioni mondiali.
Manuela Cacciamani, Amministratore delegato di Cinecittà, ha espresso con emozione il significato di questa giornata: “Con questo evento inauguriamo una nuova casa per i sogni, consegnando al popolo del cinema un’opera grandiosa. Nel rispetto di tempi e regole, con professionalità, innovazione, e la voglia di pensare e realizzare opere ambiziose che ci elevano”. Ha poi sottolineato il parallelismo tra le due eccellenze celebrate: “Come Cinecittà, la storia di Brunello parla di artigianato che si fa arte; di un enorme mestiere giornaliero di cui al pubblico giunge il risultato; di un’umiltà costitutiva che ambisce a raggiungere il mondo”.
“Brunello, il visionario garbato”: Ritratto di un Capitalismo Umanistico
Il documentario di Giuseppe Tornatore, con le suggestive musiche del Maestro premio Oscar Nicola Piovani, esplora la vita e la filosofia di Brunello Cucinelli, l’imprenditore umbro che ha costruito un impero della moda basato su valori di dignità, bellezza e giustizia sociale. Il film, attraverso un sapiente mix di testimonianze, immagini d’archivio e momenti di finzione, ripercorre la parabola esistenziale di Cucinelli: dall’infanzia nelle campagne umbre fino alla creazione del borgo di Solomeo, trasformato in un simbolo tangibile del suo “capitalismo umanistico”. L’opera mostra come, partendo da umili origini, Cucinelli sia riuscito a fondare un’azienda di fama mondiale senza mai tradire i suoi principi, mettendo sempre l’essere umano al centro del processo produttivo.
Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, ha commentato con orgoglio la partecipazione al progetto: “Questo evento riunisce l’eccellenza di molti talenti, motivo di orgoglio per la cultura e l’impresa del nostro Paese”. Ha inoltre evidenziato come il documentario sia chiamato “a inaugurare un altro punto di eccellenza: il nuovo Teatro 22 di Cinecittà, uno spazio eccezionale per dimensioni e potenzialità che darà ulteriore prestigio e fama internazionale alla casa del cinema italiano nel mondo”.
Il Futuro di Cinecittà: un Hub Produttivo Europeo
L’inaugurazione del Teatro 22 è solo una tappa, seppur fondamentale, del più ampio piano di rilancio di Cinecittà. Grazie ai fondi del PNRR, gli studi si stanno dotando di infrastrutture all’avanguardia per competere a livello globale. Il piano di sviluppo, che prevede la costruzione di cinque nuovi teatri di posa e la ristrutturazione di altri quattro, aumenterà la capacità produttiva complessiva del 60% entro il 2026. L’obiettivo è trasformare Cinecittà nel più grande polo cinematografico d’Europa, un luogo dove la creatività e l’innovazione possano trovare la loro massima espressione.
La serata del 4 dicembre, quindi, non è stata solo la celebrazione di un film e di un nuovo spazio, ma la celebrazione di una visione. La visione di un cinema che sa raccontare storie universali, di un’imprenditoria che sa coniugare profitto e umanità, e di un’Italia che, attraverso la cultura, sa progettare il proprio futuro, costruendo nuove cattedrali per i sogni di domani.
