GENOVA – Un’altra sconfitta, un altro passo falso che fa sprofondare la Sampdoria in una delle crisi più buie della sua storia recente. La vittoria interna contro la Juve Stabia sembrava aver ridato un barlume di speranza, ma la caduta per 1-0 nel sentitissimo derby ligure contro lo Spezia ha riportato bruscamente a galla tutte le fragilità di una squadra in piena crisi di gioco, di punti e di identità. I blucerchiati si ritrovano ora al penultimo posto in classifica nel campionato di Serie B, con un bottino desolante di appena 10 punti raccolti in 14 partite.
Derby fatale e numeri impietosi
La partita del “Picco” è stata l’emblema delle difficoltà doriane. Una squadra apparsa senza idee e incapace di pungere, punita a inizio ripresa da un gol di Artistico. Questo risultato non solo ha permesso allo Spezia di superare i rivali in classifica, ma ha anche evidenziato la drammatica sterilità offensiva della Sampdoria. Con sole 12 reti segnate, quello blucerchiato è il peggior attacco del torneo, un dato allarmante se si considera la presenza in rosa di un bomber del calibro di Massimo Coda, capocannoniere all-time della Serie B, e di giovani talenti come i nazionali Under 21 Cherubini e Pafundi. A pesare sono anche le 8 sconfitte stagionali, record negativo condiviso con il Mantova, squadra che però si trova sopra la zona retrocessione e in vantaggio nello scontro diretto.
La guida tecnica Gregucci-Foti non inverte la rotta
L’arrivo in panchina del duo composto da Angelo Gregucci e Salvatore Foti, subentrato all’esonerato Massimo Donati, non ha prodotto la scossa sperata. Nonostante l’esperienza e un cambio di guida tecnica, la squadra continua a mostrare limiti evidenti sia sul piano del gioco che su quello caratteriale. La sconfitta nel derby si aggiunge a quella in un altro scontro diretto cruciale, contro il Mantova, complicando ulteriormente il cammino verso una salvezza che, giornata dopo giornata, appare sempre più in salita.
Tifosi in contestazione e un futuro incerto
Il clima attorno alla squadra è rovente. I tifosi sono sul piede di guerra, con una contestazione aperta nei confronti del club e della dirigenza. Il ricordo della passata stagione, con una retrocessione sul campo poi evitata solo grazie al fallimento del Brescia che ha aperto le porte dei play-off, è ancora vivo e alimenta la frustrazione di una piazza che si sente tradita. La tensione è palpabile e si riflette inevitabilmente sulle prestazioni della squadra.
Ora lo sguardo è rivolto al futuro immediato e al mercato di gennaio. Il direttore sportivo Jesper Fredberg ha preannunciato una sessione “aggressiva”, ma prima ci sono quattro sfide fondamentali per chiudere il 2025 e cercare di raccogliere punti vitali. Il calendario propone nell’ordine:
- Carrarese in casa (7 dicembre)
- Palermo in trasferta (12 dicembre)
- Padova in trasferta (20 dicembre)
- Reggiana in casa (27 dicembre)
L’obiettivo è limitare i danni per poi affidarsi ai rinforzi invernali per tentare una disperata rincorsa alla salvezza. La Sampdoria è chiamata a una reazione immediata, per l’orgoglio, per la maglia e per una tifoseria che merita di più.
